PRINCESS MAFIA

By Noemi_07159

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ARABELLA AMETISTA ROMANO è una giovane ragazza di 16 anni che dopo la morte di sua madre e del compagno verrà... More

PROTAGONISTI🎥
CAPITOLO 1
CAPITOLO 2
CAPITOLO 3
CAPITOLO 4
CAPITOLO 5
CAPITOLO 6
CAPITOLO 7
CAPITOLO 8
CAPITOLO 9
CAPITOLO 10
CAPITOLO 11
CAPITOLO 12
CAPITOLO 13
CAPITOLO 14
PROTAGONISTI 2🎥
CONTINUO PROTAGONISTI
CAPITOLO 15
CAPITOLO 16
CAPITOLO 17
CAPITOLO 18
CAPITOLO 19
CAPITOLO 20
CAPITOLO 21
CAPITOLO 22
CAPITOLO 23
CAPITOLO 24
CAPITOLO 25
CAPITOLO 26
CAPITOLO 27
CAPITOLO 28
CAPITOLO 29
CAPITOLO 30
CAPITOLO 31
CAPITOLO 32
CAPITOLO 33 🔴
CAPITLO 34
CAPITOLO 35
CAPITOLO 36
CAPITOLO 37
CAPITOLO 39
CAPITOLO 40
CAPITOLO 41
CAPITOLO 42
CAPITOLO 43
CAPITOLO 44
CAPITOLO 45
CAPITOLO 46
CAPITOLO 47
CAPITOLO 48
CAPITOLO 49🔴
PROLOGO
~PRINCESS MAFIA 2~
INFORMAZIONI SU PRINCESS MAFIA 2

CAPITOLO 38 🔴

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By Noemi_07159

POV'S AXEL:

Il giorno dopo i medici anche se riluttanti le avevano dato il permesso di andare a casa

sarebbe dovuta però rimanere a riposo tutto il giorno e avrebbe dovuto assumere dei farmaci, impresa ardua dato che lei li odiava

AXEL: buongiorno principessa

Arabella in risposta si girò dall'altra parte e mi ignorò continuando a dormire

AXEL: forza Arabella bisogna ritornare a casa, i tuoi partono e li devi andare a salutare

ARABELLA: lasciami stare ho sonno, mi fa male la testa e ho ancora la febbre

AXEL: questo perché sei stata una sconsiderata

Alla fine stufo mi finii di preparare con le cose che mi aveva portato mia madre ieri sera e la presi in braccio

Pensavo che avrebbe fatto una scenata per farsi mettere giù, alla fine come fanno tutte quante, e invece si accoccolò di più contro il mio petto

AXEL: ci stai prendendo fin troppo gusto

Lei non mi rispose, quindi pensai si fosse addormentata poi invece sentii una leggera pressione sul collo

merda mi stava facendo un succhiotto

AXEL: Arabella piccola mia, il mio autocontrollo vacilla ogni volta che mi trovo con te e se fai così lo perderò del tutto

Dissi stringendola di più e continuando la mia camminata verso la macchina

ARABELLA: questo era solo un piccolo ringraziamento, quando starò bene mi farò perdonare meglio

AXEL: oh puoi scommetterci micetta

Prima di chiudere lo sportello della macchina gli lanciai un'ultimo sguardo malizioso per poi mettermi alla guida verso casa Romano

Eravamo arrivati da un po' e dopo aver salutato e strillato i ragazzi Arabella si decise di lasciarli andare

ARABELLA: Xander se andate veramente in Spagna voglio che mi porti tre dei dolci più buoni del luogo

ALEXANDER va bene tesoro

MASSIMO: sei proprio come tua nonna, pensate al cibo anche nei momenti no incredibile

Lo sguardo del signor Romano era talmente buffo che dovetti girarmi dall'altra parte per evitare di scoppiare a ridergli in faccia

ACE: va bene noi andiamo, Ara mi raccomando non fare casini e prendi le medicine, se scopro che la ferita è messa peggio di adesso te la taglierò direttamente io

ARABELLA: che bel saluto così mi commuovi papà soprattutto se è riferita a tua figlia malata, comunque sta tranquillo sarò come un'angioletto

Il padre la guardò un po' incerto poi chiamato dagli altri la salutò un'ultima volta per poi partire

Arabella invece era andata di nuovo a letto visto che la febbre era ancora alta e le mancavano le forze

***
Se mi avessero spiegato meglio la situazione sicuramente non mi sarei mai preso questo incarico o almeno non da solo

La febbre durante la notte saliva non permettendole di dormire e io per preoccupazione rimanevo sveglio vicino a lei per controllare che non salisse ulteriormente

Durante il giorno sembrava sparire del tutto ma se non era quello il problema allora erano i suoi sbalzi d'umore

Un giorno stavamo parlando tranquillamente di cose a caso quando siamo entrati nell'argomento mafia

Non so come e neanche perché ma lei ad un certo punto ha cominciato a spingermi fuori dalla camera urlandomi contro

Ero rimasto perplesso davanti alla sua porta non capendo cosa fosse successo e quando decisi di andare via lei mi riaprii la porta piangendo

Era successo anche con i ragazzi rimasti a casa e quella devo ammetterlo è stata veramente una scena fantastica

I loro volti perplessi e scioccati sono ancora impressi nella mia mente e nel mio telefono

Sono passati quattro giorni e adesso sembra che la situazione sia messa abbastanza bene

La febbre è scomparsa insieme agli sbalzi d'umore, il dolore è diminuito diventando quasi solo un leggero ricordo e la stanchezza, be quella è una cosa che le appartiene

Tra qualche minuto dovrebbe prendere le sue medicine perciò le sto preparando la colazione

Posso essere anche un'uomo appartenente alla mafia ma sono in grado di preparare dei pancake senza bruciarli, o almeno la maggior parte

Quando stavo per salire sentii dei passi scendere le scale così mi misi appoggiato al bancone aspettando la mia micetta

POV'S ARABELLA:

Questa mattina mi sono svegliata più energica del solito

Sembra come se in questi giorni non fossi stata male o che non abbia niente sulla coscia

Cerco con la mano Axel, che dovrebbe essere sdraiato di fianco a me, ma invece di trovare il calore del suo corpo sento solo le lenzuola fredde

Per questo mi alzo lentamente dal letto e con ancora il sonno stampato sulla faccia scendo al piano terra

Entrando in cucina lo trovo ad aspettarmi appoggiato al bancone vicino ai fornelli con un piatto di pancakes davanti a lui

ARABELLA: oh wow non sapevo che un ragazzo come te sapesse anche cucinare

AXEL: che ti posso dire sono pieno di sorprese

Mi avvicinai e gli lasciai un tenero bacio sulle labbra e poi presi il piatto sedendomi sul ripiano vicino al lavandino

Riluttante misi in bocca il cibo che mi aveva preparato ma quando assaggiai il primo boccone sbarrai gli occhi

Diavolo era buonissimo, pancakes con pistacchio e granella di cioccolato fondente la fine del mondo

Finii di tutta fretta il cibo leccando anche il piatto per prendere i residui di crema colata dai pancakes

Tutta felice appoggiai il piatto nel lavandino e guardai Axel

Quando puntai i miei occhi nei suoi una scarica elettrica partii dal mio basso ventre fino alla punta dei piedi

Si muoveva scomposto sulla sedia, aveva gli occhi sbarrati e lucidi di desiderio e si mordeva nervosamente il labbro

ARABELLA:sai ora che ci penso ho un debito con te

Scesi lentamente dal ripiano e sensualmente mi misi seduta sulle sua gambe

A quel punto le braccia di Axel mi presero per i fianchi e mi fece sedere in modo tale da farmi sentire la sua erezione in mezzo alle natiche

AXEL: oh me lo ricordo bene, senti l'effetto che mi hai fatto solo mangiando quel cazzo di pancake

Mise le mani sotto alla mia maglietta e cominciò ad accarezzarmi i fianchi lentamente

AXEL: non sai quanto voglia ho di scoparti in questo momento

Con le mani cominciò a salire verso l'alto verso i seni e quando non sentì la presenza del reggiseno si lasciò sfuggire un verso animalesco e li strinse fra le mani

A quel gesto improvviso schiacciai la schiena contro la sua per chiedere più contatto e mi lasciai sfuggire un gemito

AXEL: però non posso, ti devi ancora riprendere e non voglio farti mele

Prima che potesse anche solo azzardarsi a mollare la presa sul mio corpo gli bloccai le mani e gli risposi velocemente

ARABELLA: no merda non ti azzardare, adesso sto bene non sento più dolore ma al contrario sono eccitata in una maniera assurda quindi ti prego fammi stare bene

Rimase fermo senza fare niente per un po' di tempo e quando stavo per dire qualcosa la sua presa divenne più rude

AXEL: bene micetta ti accontento ma se ti farò male dimmelo subito

In risposta mi girai mettendomi a cavalcioni su di lui e iniziai a baciarlo con fervore

Avendo come pigiama solo una maglietta di uno dei miei fratelli le sue mani si misero subito in contatto con il mio fondoschiena

Lo palpò e schiaffeggiò ripetutamente facendomi bagnare ed eccitare in modo vergognoso

All'improvviso si alzò dalla sedia e dovetti avvolgere la gambe intorno al suo bacino facendo così scontrare però le nostre intimità

Un gemito uscí dalle bocche ti entrambi e mentre continuammo a baciarci Axel salii le scale per andare verso la mia stanza

chiuse la porta e mi ci sbatté contro

AXEL: non sai da quanto cazzo stavo aspettando questo momento

non risposi mi limitai a baciarlo mentre velocemente gli tolsi la maglietta

Passai le mani sul suo petto indugiando sull'addome sul quale riuscivo a tracciare la forma dei suoi addominali

Dalla bocca baciai la mascella, la spella, il petto per poi risalire e baciarlo sotto l'orecchio

Dovette essere uno dei suoi punti deboli visto che appena compiuto il gesto si sbrigò ad andare verso il letto

Si levò velocemente i pantaloni rimanendo in boxer per poi raggiungermi e distendermi sul materasso

La maglietta era stata già tolta per questo si catapultò con la bocca a succhiarmi il capezzolo del seno destro

Misi le mani sulle lenzuola stringendole a causa del piacere che stavo provando in quel momento

Dopo aver dato le stesse attenzioni anche all'altro cominciò a tracciare una scia di baci verso il basso e una volta arrivato all'orlo delle mutande alzò lo sguardo come a chiedermi il permesso

Annuì vigorosamente avida di provare ancora quel piacere, così con un veloce scatto me le tolse

Mise le sue mani nel mio interno coscia per farmi allargare e piegare leggermente le gambe e senza preavviso leccò la parte più sensibile del mio corpo

Roteai gli occhi al cielo e autonomamente portai le mie mani verso i suoi capelli stringendoglieli

Rifece la stessa azione per tre volte prima di aggiungere due dita all'interno della mia fessura e succhiare son decisione quel piccolo bottoncino che mi procurava piacere

Cominciò a muovere le dita lentamente cercando di capire quali fossero i punti e i movimenti giusti da colpire e una volta capito cominciò a pomparle velocemente

Non ci volle molto prima di sentire una pressione formarsi nel basso ventre vista la grande eccitazione che provavo, ma proprio quando ero pronta a essere devastata dal piacere i movimenti di Axel si fermarono

ARABELLA: no no no non ti fermare cazzo

AXEL: sta tranquilla micetta non ho la minima intenzione di fermarmi ma ho urgente bisogno di entrare dentro di te

Si alzò dal letto e prese dal suo portafoglio un preservativo

Si abbassò i boxer e rimasi stupefatta dalla sua lunghezza

Dire che fosse ben dotato era poco, cavolo non ero esperta di queste cose ma quel pene doveva essere fuori dalla norma

Degludí a vuoto e appoggiai la testa sul cuscino cercando di togliere il nervosismo

AXEL: ei se non te la senti possiamo anche non farlo

ARABELLA : no non è questo, però cazzo è enorme

Axel scoppiò a ridermi in faccia, si posizionò meglio tra le mie gambe e mi lasciò un bacio a stampo

AXEL: sta tranquilla farò piano ti prometto che non farà male

Indirizzò la sua erezione verso la mia fessura facendola entrare solo per metà prima di entrare completamente con una botta decisa

Mi si mozzò il respiro per l'improvvisa sensazione di pienezza ma quando ci feci l'abitudine mi mossi sotto di lui incitandolo a muoversi

Uscí piano e mi penetrò di nuovo con più forza facendomi urlare dal piacere

Le botte erano così decise che dovetti allacciargli le gambe intorno alla vita e appoggiare i talloni sul suo sedere per avvicinarlo il più possibile

E da lì i colpi che finora avevo considerato veloci aumentano di velocità portandomi in paradiso

Il sesso dolce con cui avevamo iniziato era diventato del sesso feroce e selvaggio che non permetteva a nessuno dei due di dire una parola se non gemiti

Quando lo sentii irrigidirsi capii che stava per venire per questo decisi di prendere il controllo

Con una mossa decisa senza farlo uscire da me invertii le posizioni mettendomi a cavalcioni su di lui

La sua faccia era estasiata e bandita di sudore per colpa dell'andamento che avevano assunto

Mi arpionò i fianchi e mi aiutò con i movimenti

Girai in modo circolare e quel movimento permise a lui di toccare i punti giusti e a me di farlo arrivare quasi al limite

AXEL: cazzo Arabella sei fantastica però va più veloce mi stai facendo impazzire

Ormai ero arrivata anche io al limite così vogliosa di raggiungere l'apice cominciai a saltellare sopra di lui

Nella stanza si sentivano solo i nostri gemito e le botte che causavano le botte dei nostri bacini quando si incontravano per colpa dei forti colpi

Axel levò una mano dal mio fianco e la portò al centro delle mie gambe cominciando a fare movimenti circolare sul clitoride

A quel punto non resistetti più e venni investita da un'orgasmo squassante che mi fece vibrare tutte le membra

Subito dopo di me venne anche lui in un profondo gemito

Uscí lentamente da me permettendomi di accasciarmi al suo fianco

Ero felice e appagata come non mai, una sensazione della quale non avrei mai voluto farne a meno

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