Blackmail.

By _Payne_

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"Facciamo un patto, qualche scopata quando voglio io e spariranno, in caso contrario sai bene cosa potrei far... More

- Blackmail.-
> Capitolo DUE.
> Capitolo TRE.
> Capitolo QUATTRO.
> Capitolo CINQUE.
> Capitolo SEI.
> Capitolo SETTE.
> Capitolo OTTO.
> Capitolo NOVE.
> Capitolo DIECI.
> Capitolo DODICI.
> Capitolo TREDICI.
> Capitolo QUATTORDICI.
> Capitolo QUINDICI.
Scusate
> Capitolo SEDICI.
>Capitolo DICIASSETTE.
> Capitolo DICIOTTO.
Liam's Pov. >Capitolo VENTI
> Capitolo DICIANNOVE.

> Capitolo UNDICI.

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By _Payne_

''Amore, ma che succede?'' Sussulto sentendo la sua voce e sono sicura che le mascelle dei miei genitori potrebbero toccare terra.
Mi giro di scatto nella sua direzione incontrando il suo sguardo furbo e il suo tipico sorrisetto sgembo, gli lancio un'occhiataccia e il piccolo sorrisino che aveva sul viso si allarga un pò.

''Voi siete?'' Chiede porgendo la mano ai miei genitori. Loro ricambiano il gesto cortese sorridendo leggermente e presentandosi come i "i genitori di Alexa".

"Sono contenta che tu abbia trovato un ragazzo Alexa'' mia madre mi rivolge un sorriso e non so se si possa definire un vero e proprio sorriso,anche se sembra lontanamente sincero.

''Sei qui da un mese e già sei impegnata in una relazione, mi domando quali metodi usi il ragazzo per prenderti e farti ragionare" ammicca mio padre con un tono tagliente.

Liam ridacchia e conoscendolo so che non starà zitto, prego con tutta me stessa che almeno stavolta si risparmi la sua battutina.

"Oh, sono sicuro che lei non vuole sapere come la prendo'' mi tira ancora più vicino a lui,non possonegare però che la cosa non mi dispiace affatto.

''Liam!'' Dico fra i denti, dandogli una gomitata e se soltanto gli sguardi potessero uccidere, lui sarebbe già sepolto.

''Sono allibito'' Dice mio padre scambiando qualche sguardo con mia madre che ,posso dire, non sa cosa fare.

"Tu sei allibito? Ma se-"

''Shh, stai calma'' Mi sussurra all'orecchio il ragazzo dietro di me.
Da quando Liam é qui la situazione è leggermente migliorata, io sono senza dubbio più calma di prima e questo mi fa pensare che lui ha qualche strano potere su di me, riesce a stravolgere il mio umore in qualsiasi caso , ma il fatto che riesca a calmarmi non è proprio da tutti, é come se stessi riponendo fiducia in lui,non è così che deve essere, non dovrebbe almeno.

''Non tornerò a casa, ora potete pure andarvene''

Dopo qualche proposta del tipo "Alexa, facci parlare" e qualche urlo, sono fuori. Un problema in meno, ora devo risolverne un altro.

"Tu!'' Dico indicandolo.

''Mi devi delle spiegazioni! Ti avevo detto implicitamente di pararmi il culo se necessario, non di mettere su un teatrino!''

''Almeno se ne sono andati, no? E poi in che altro modo avrei potuto fare?"

"Non lo so ma ora penseranno che stiamo seriamente insieme, potevi trovare una scusa migliore cazzo" sbuffo per poi aggiungere un "Vado a farmi una doccia''

''Serve una mano?'' Sorride leggermente e mi fa letteralmente andare il cervello in panne.

''No,grazie''

"Ma ti piacerebbe"

Non rispondo e vado in camera mia dove prendo quello che mi serve dall'armadio, poi mi dirigo in bagno.
Quando l'acqua calda scorre sui miei muscoli tesi, provo una sensazione di puro sollievo, anche se non posso far a meno di pensare alla figura di merda fatta con i miei genitori, non che me ne importi tanto, però non so nemmeno cosa pensano adesso.
Io e Liam fidanzati? Non so se dureremmo più di due minuti senza prenderci a parolacce. Non dureremmo in tutti i sensi. Non sono fatta per stare con qualcuno, e credo che nel mondo non ci sia qualcuno fatto per sopportare i miei complessi, o almeno c'era.
Scaccio via tutti i pensieri dalla testa e cerco di capire cosa voglio io realmente, ma data la mia mentalità questo pensiero tarderà molto ad arrivare.
Odio quando qualcuno se ne và, non é corretto secondo me, deve esserci un motivo più che valido per uscire dalla vita di una persona, o forse non ne esistono davvero.
Spero che cambierò idea, forse devo superare questa cosa.
Spero di trovare qualcuno in grado di farmi cambiare idea, anche se la colpa é solo mia; dovrei superare tutto questo ma ormai non ci posso riuscire più.

Torno in cucina intrappolata nel groviglio dei miei pensieri fin troppo confusi.

''Così ti chiami Alexandra e non mel'hai mai detto?'' Dice mentre sgranocchia qualcosa, sinceramente non mi importa nemmeno sapere cosa.

''Purtroppo sì, non chiamarmi in quel modo orrendo però, mi bastano già i tuoi soprannomi''

''Va bene Alexandra''

''Muori''

[***]

Sono giorni che non lo vedo, beh effettivamente l'ho visto ma non ha osato degnarmi di uno sguardo, troppo impegnato a flirtare con la troia di turno. Non so nemmeno perché sto pensando a questa cosa.
Proprio ieri a lezione ho conosciuto un ragazzo, si chiama Logan, diciamo che é carino ma non troppo.
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere, poi mi ha invitato ad uscire. Gli ho detto che ci avrei pensato, alla fine non ho niente da perdere, né nessuno a cui chiedere il permesso e tanto meno nessun motivo per disdire l'appuntamento ma è come se mi sentissi in colpa per qualche strana ragione che nemmeno io riesco a trovare.
Guardo la mia immagine riflessa nello specchio del terribile bagno della scuola.
Mi do una sistemata più che veloce ed esco di fretta.
Me ne pento davvero tanto quando il suoi occhi si incatenano ai miei, é come se li sentissi bruciare nei miei, sulla mia pelle.
Abbasso leggermente il capo,per sfuggire al suo sguardo.

''Chi si rivede, tigrotta, lo sai cosa mi servirebbe stasera?'' Taglia la distanza avvicinandosi a me, fino a renderla quasi inesistente. Indietreggio fin quando la mia schiena non tocca la parete fredda del corridoio

''Un pallottola in testa?'' Chiedo ironicamente.

''Come sei gentile, comunque no, mi serviresti tu'' Mi costringe a guardarlo, prendendo il mio mento con due dita.

''Ho già un impegno'' dico una mezza bugia, beh effettivamente é vero solo che non é confermato. Sposto in modo abbastanza brusco la sua mano dal mio viso.

''Sarebbe?''

''Sarebbe che devi farti i cazzi tuoi''

''Mh, cosa ho fatto stavolta?''

''Proprio niente" faccio per andarmene, ma mi blocca prendendomi per il polso.

"Che impegni hai?''

''Ho conosciuto un ragazzo carino e simpatico, tutto il contrario di te che sei uno stronzo''

''Tu non ci vai''

''E perché no dovrei?'' Esco bruscamente dalla sua presa possessiva ma bella, appagante ma allo stesso tempo dolorosa.

"Le foto, prima cosa. Seconda cosa io ho deciso così''

''E chi sei tu per decidere cosa devo fare io?''

La campanella suona interrompendo il nostro conflitto, non potremmo mai andare d'accordo, é provato. I nostri caratteri sono così simili e così divergenti allo stesso tempo, rendondo le cose più difficili di quanto già non siano.

''Parliamo dopo'' é arrabbiato, lo sento dal tono della sua voce, forzato a rimanere calmo. Sbuffo e torno in classe, sedendomi sempre al solito posto, vicino a Niall.

[***]

Come sempre ha vinto lui,ho dovuto disdire l'appuntamento con Logan, dicendogli che la prossima volta sarei stata disponibile, anche se é normale che non ci sarà una prossima volta.
Entro in casa sua, non lo saluto neanche,semplicemente gli rivolgo un'occhiataccia.

"Credi che rimarrai imbronciata tutta la serata?'' Chiede quando nota che non ho intenzione di rivolgergli una parola.

''Tu vuoi litigare, vero?'' Chiedo indifferente.

''Ti sbagli''

''Mi spieghi cosa vuoi da me? Dovrei essere felice? Mi stai praticamente privando della mia libertà, devi sapere sempre tutto, se non ti va bene una cosa non posso farla, non sei mio padre, vuoi sesso su sesso, non ti stanchi mai, pensi solo a te stesso e a cosa vuoi tu, non pensi mai a come possa rimanerci io,non ti interessa affatto come sto? Cosa ne penso? Sono stanca Liam, sei un egoista'' Mi sfogo, ovviamente non riesco mai a stare zitta.

''Hai detto bene, non mi importa.'' Sento che le parole mi feriscono, non capisco perché, né come.

Mi spinge al muro,facendomi quasi male,poi prende il mio viso con una mano, costringendomi a guardarlo.

''Hai capito, non mi interessa, adesso sai cosa fare, non voglio obiezioni''

"Per un attimo avevo creduto che fossi diverso, un giorno sei premuroso, l'altro uno stronzo,qual èil tuo problema?'' dico con una nota d'amarezza nella voce.

''Non ho nessun problema"

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