os sterek

By forever_nabi

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┌───────────────────────┐ raccolta di one shot sulla ship sterek, all'interno son pr... More

«ci credi nel destino, Stiles?»
un incontro stravolgente pt. I
un incontro stravolgente pt. II
di nuovo insieme
ricominciare a respirare
il mio sexy tutor personale
il vice-sceriffo
band
wedding planner
una seconda possibilità
bacio di natale
un amore fuori dalle regole
bullo
daddy
messaggi anonimi pt. I
messaggi anonimi pt. II
«profumi di casa sourwolf»
confessioni
corsa contro il tempo➳sequel confessioni
mamma alpha
un nuovo cuore pt.I
un nuovo cuore pt. II
the kissing booth
la principessa del branco
a volte bisogna solo lasciarsi andare pt. I
a volte bisogna solo lasciarsi andare pt. III
«possiamo essere strani e diversi insieme»
Derek amava Stiles
c'è una linea sottile tra l'odio e l'amore
esperienze
la volpe e il lupo
«ha bisogno anche di te, entrambi abbiamo bisogno di te..amore mio»
l'insegnante di piano pt. I
l'insegnante di piano pt. Il
litigare per poi fare pace
il giocatore di basket e il ballerino
«non credevo che uno sguardo potesse farmi innamorare» pt. I
avviso
«non credevo che uno sguardo potesse farmi innamorare» pt. II
hogwarst
the end

a volte bisogna solo lasciarsi andare pt. II

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By forever_nabi

LEGGETE IN FONDO PER FAVORE.

«Mike hai capito quello che ti ho detto?»

«certo Stiles ma voglio che tu continui il caso, sei il più bravo e Hale è molto furbo. Non importa se conosce il tuo nome e se ci sei andato a letto, anzi questo potrebbe essere il modo per avvicinarti a lui. Sfrutta al meglio questi giorni, invitalo ad uscire e quando tornerete a Los Angeles, chiedigli quel lavoro. Non potrà rifiutare di certo se le cose andranno bene tra voi e così riuscirai a concludere il caso ancora prima di quello che pensavamo»

Stiles concluse la chiamata per poi sospirare, aveva la sensazione che quella storia non sarebbe finita bene. La sera prima era riuscito ad ignorare Derek e ha non avere un qualsiasi discorso con lui. Ma ora sarebbe stato costretto a fingere di interessarsi a lui, ce l'avrebbe fatta, infondo era il suo lavoro.

«Stiles, allora cos'hai organizzare per venerdì?»

il ragazzo sobbalzò, stava raccogliendo dei fiori dal giardino della vicina, la signora Connor. L'anziana aveva dei bellissimi fiori e ogni volta che Stiles doveva andare a trovare sua mamma, gliene faceva prendere un po' dal suo giardino. Si girò, trovandosi davanti il suo migliore amico, Derek, Jackson e altri due ragazzi.

«B-bhe stavo pensavo di, ehm»

«Non avevi detto che saremmo andati al nuovo pub che hanno aperto? Fanno il karaoke e c'è anche un'area in cui si può ballare. Avevo consigliato a Stiles di andare a vedere uno spogliarello ma mi ha fatto ricordare che le nostre ragazze ci avrebbero ucciso se l'avrebbero scoperto»

Stiles ringraziò Jackson con lo sguardo, non avevano avuto un bel rapporto al liceo perché il ragazzino andava dietro a Lydia. La biondo fragola era fidanzata con il capitano di lacrosse e Stiles credeva non meritasse una ragazza del genere. Ma poi aveva compreso che Jackson l'amava veramente e ora era amici di entrambi ed aspettava con ansia il giorno in cui si sarebbero sposati.

«Mi sembra un'ottima idea, non voglio essere ucciso il giorno del mio matrimonio. Stiles, quasi dimenticavo, loro sono Boyd, il ragazzo di Erika, un'amica di Malia e Cora, invece questo è il suo ragazzo Isaac»

Stiles salutò i due e solo in quel momento si ricordò dell'appuntamento che Scott gli aveva scritto quella mattina. Sarebbero andati a provare gli abiti per il matrimonio, Stiles aveva mandato le misure per lo smoking la settimana prima e ora l'avrebbe dovuto provare.

:

Stiles si era decisamente ubriacato, aveva provato ad avvicinarsi a Derek negli ultimi due giorni ma ogni volta si bloccava. Si sentiva a disagio e non riusciva a dire una parola, non sapeva come comportarsi. Jackson l'aveva sfidato a chi beveva più bicchieri di vodka e il moro, dopo il sesto bicchiere, non aveva capito più niente. Si era svegliato con un tremendo mal di testa il mattino dopo e per fortuna si era ritrovato nel suo letto. La sveglia faceva solo le otto del mattino perciò non era un ritardo, sarebbe dovuto andare da Scott alle nove e mezza. Si girò dall'altro lato quando la sua faccia colpi una schiena di muscoli, con uno strano tatuaggio.

«Stiles torna a dormire»

merda, porc- quella era la voce di Derek Hale, cosa diavolo faceva nel suo letto? Erano ancora andati a letto insieme? Lo sapeva che non doveva esagerare a bere, quando di ubricavano iniziava a straparlarlare come quando era ragazzino. E se aveva detto qualcosa sulla missione? Era fottuto.

«I tuoi pensieri mi impediscono di dormire»

cosa diavolo voleva dire? Leggeva nella mente per caso? Ottimo, ci mancava solo quello.

«Non leggo nella mente Stiles, stai tranquillo»

okay, quel tipo era veramente inquietante. Forza Stiles, alzati da qui e mandalo via. Ora.

«Bene, ehm, buongiorno. Ora è meglio se va-»

«vado via, si, questa è la seconda volta in una settimana che me l'ho dici»

Stiles si era alzato, per fortuna aveva i boxer addosso.

«Non mi sono approfittato di te, anche se tu volevi farlo ma alla fine ti ho convinto a dormire con la promessa che sarei restato con te. Hai parlato di un certo Albe, che lui mi avrebbe tradito, non ho ben capito ma suppongo fosse per l'alcool»

merda, lo sapeva. Doveva stargli lontano, fanculo Mike e la sua missione del cazzo. Stiles camminò verso la porta del bagno, prima di tornare indietro e guardare Derek.

«Si, ora me ne vado, ci vediamo più tardi»

Devo resistere solo fino a stasera, non toccherò un'altra goccia di alcool e in caso succederà, mio padre mi scorrerà a casa. Non succederà più niente, niente di niente.

«Figliolo sei bellissimo»

Stiles guardò suo padre attraverso lo specchio della sua stanza, sorridendogli.

«Grazie papà, lo sei anche tu»

ed era vero, poche volte l'aveva visto vestito in modo elegante.

«Dov'eri finito? Malia ci ha buttati giù dal letto alle sei del mattino, zio e papà sono letteralmente scappati perché quella pazza di nostra cugina ha iniziato ad urlare e dire che le scarpe non andavano più bene»

Derek alzò lo sguardo al cielo, sarebbe stata una lunga giornata ma almeno l'aveva iniziata nei migliori dei modi. Aveva osservato Stiles per ore prima di riuscire finalmente ad addormentarsi e poi l'aveva visto quella mattina con lo sguardo smarrito e i capelli sparati in ogni direzione. Aveva indossato il suo completo, per poi uscire di casa e allontanarsi dalla urla e i ringhi di Malia. Per fortuna abitavano in mezzo alla riserva, se avessero avuto dei vicini avrebbero già chiamato la polizia.

«Derek»

il soggetto si fermò, prima di essere raggiunto da suo padre e Peter.

«Sei scappato anche tu?»

Derek annuì solo, ricominciando a camminare a fianco dei due uomini.

«Come va con Stiles?»

il corvino si era bloccato, per poi vedere il ghigno di suo zio, doveva aspettarselo, Peter sapeva ogni cosa.

«Derek, quando consulti i libri della biblioteca, dovresti almeno rimetterli a posto o chiuderli, se non vuoi farci sapere quello che ti succede. Avere un compagno è raro ma Stiles è umano e non sarà facile, lo sai»

il giovane non aveva detto una parola, aveva avuto il consenso di suo padre, il suo alpha e quella era la cosa più importante. Lo sapeva che non sarebbe stato facile con Stiles ma avrebbe dovuto essere sincero con lui, entrambi sarebbero dovuti essere sincero con l'altro. Quel ragazzino era logorroico quando era ubriaco, quella mattina aveva omesso un piccolo particolare. Stiles gli aveva detto che era un'agenda sotto copertura e stava spiando un uomo davvero sexy. Poi aveva raccontato quella storia di Albe e Derek aveva collegato i punti. I giorni prima del viaggio si era sentito osservato ma non aveva nemmeno spracato tempo per capire chi fosse. Aveva solo memorizzato un profumo frizzante ma dolce, il suo lupo aveva ululato e probabilmente era per quello che la sera prima di tornare a Beacon si era trovato in quel bar. Era stato spinto dalla sua parte mannara ad andare in quel locale perché c'era Stiles ed erano finiti a letto. Solo non capiva il motivo per cui quel ragazzo l'ho stesse spiando? Oltre il suo segreto da lupo mannaro, aveva una semplice azienda di designer.
Stiles era andato a casa di Scott e tutta l'ansia che non aveva dimostrato in quei giorni, era uscita in quel momento. Stiles era entrato, aveva visto il volto disperato di Melissa e le urla di Jackson. Aveva salito le scale e una volta davanti al suo migliore amico, l'aveva preso per le spalle e fatto sedere sul letto.

«Ora mi ascolti bene, okay? Sei fidanzata con Malia da cinque anni e nonostante tutti gli alti e bassi che avete avuto, siete rimasti insieme. Hai conosciuto la sua famiglia, i suoi amici e nonostante hai timore per suo padre, lui ha capito quanto tu rendi e renderai felice sua figlia. E questo ad un padre basta, tu la ami e farai di tutto per lei, lo so io e lo sanno tutti. Ti conosco da quando eri piccolo e andavi in giro con l'orologio grande di tuo padre. Non hai mai preso una decisione importante senza essere sicuro fosse la cosa giusta per te. Mi hai chiamato una notte di due anni fa solo per dirmi che avevi comprato un anello per Malia ed era stato felice per te. Perché lo sapevo che ci avevi ragionato su e che voi siete fatti per stare insieme, avrete una famiglia bellissima. Perciò ora ti alzi, finisci di prepararti e andiamo ad aspettare la tua sposa su quel fottuto altare»

Scott abbracciò il suo migliore amido, ringraziandolo di cuore, molte volte non ce l'avrebbe fatta se non avesse avuto Stiles al suo fianco.

«Papà, se io e Scott avremmo dei bambini e loro saranno mannari, come farò a spiegarglielo?»

Peter aveva sistemato la collana di Malia, pronti a camminare lunga la navata, a consegnare sua figlia nelle mani di quel McCall.

«Cosa? Peter non glielo hai detto? Scott deve saperlo, soprattutto se devono sposarsi»

Peter aveva guardato la sorella per poi sbuffare,

«va bene, lo farò ora»

«cosa? No papà, io mi devo sposare».

Talia di avvicinò a sua nipote,

«tesoro, lui merita di sapere e ti amo perciò vedrai che andrà bene»

Peter apri una porte, camminando rapidamente e facendo quasi venire un attacco di panico a Scott? Che Malia avesse cambiato idea e se ne fosse andata?

«McCall, prima della cerimonia dobbiamo fare un discorso»

Scott tirò un sospiro di sollievo, annuendo e sperò che non fosse quel discorso perché lui e sua figlia l'aveva già fatto, tante volte.

«Se provi a scappare, ti avverto che ti ucciderò»

il ragazzo annuì, deglutendo a fatica e iniziando a sudare leggermente.

«Dio, che diavolo sto facendo? Non so nemmeno come si faccia a dire ad uno stupido umano cosa siamo, senza farlo svenire, urlare e scappare»

Scott assunse la sua espressione confusa da cucciolo indifeso - come l'ha definiva Stiles.

«C-cosa intende Signor Hale?»

Peter sbuffò, passandosi una mano sul viso

«ascolta ragazzo, nel mondo esistono molte creature, non solo gli umani e gli animali che conosci»

Scott era sempre più confuso e l'uomo si stava irritando, come doveva fare? Poi prese le spalle del ragazzo, sbattendolo al muro, premette una mano sulla bocca del più piccolo e poi illuminò i suoi occhi di giallo. L'urlo che fece Scott fu attutito dalla mano e se l'altra mano di Peter non fosse appoggiata con forza al suo petto, sarebbe caduto a terra.

«La nostra famiglia è composta da lupi mannari, dal primo all'ultimo e mia sorella mi ha obbligato a dirtelo. Se farete dei figli, devi sapere che potrebbero esseri mannari. Malia è una coyote mannara ma non ti spaventare perché non facciamo del male alle persone innocenti, a differenza di altre creature»

Scott annuì, sconvolto, non sapeva assolutamente niente di quelle creature ed ora si spiegava alcuni comportamenti strani di Malia. Ma ne era innamorato e si fidava di quella famiglia, si sarebbe fatto spiegare tutto più tardi.

«P-possiamo continuare questo discorso più tardi? Ora dovrei-dovrei andare a sposare sua figlia»

Peter si sarebbe aspetto urla, insulti, che il ragazzo sarebbe fuggito da lì, lasciando  Malia. Invece, nonostante si vedesse che fosse confuso e spaventato, stava affrontando quella situazione al meglio.

:

«Devo ammetterlo fratello, il tuo discorso sulle promesse mi ha emozionato, non credevo riuscissi ad essere così dolce e cazzuto allo stesso tempo»

Scott rise, il matrimonio era andato bene ed aveva parlato con Malia mentre andavano a Villa Hale, dove avevano decorato il grande giardino per il pranzo.
Aveva tante domande in testa ma non era arrabbiato con Malia per non averglielo detto. L'aveva letto nei suoi occhi, quel pizzico di timore e paura, nonostante avesse cercato di non mostrarlo.

«Stiles, possiamo parlare un attimo»

Lo sposo rivolse uno sguardo a Derek, che fu ricambiato per qualche istante. Anche lui era un lupo mannero e aveva capito, in realtà aveva ascoltato un discorso tra sua moglia e Cora - che l'avevano scoperto perché a quanto pare avevano anche i sensi sviluppati. Comunque aveva sentito che tra il suo migliore amico e Derek, c'era qualcosa e avrebbe dovuto parlare con il mannaro. Stiles non l'avrebbe preso come lui, se le cose tra loro sarebbero diventate serio, era meglio dirglielo prima.

«Cosa si stanno dicendo?»

Scott si avvicinò a Malia e l'altra Hale, il ragazzo era sicuro stessero ascoltando la conversazione tra Derek e Stiles.

«Non sono affari tuoi Scott»

l'umano sbuffò,

«non è giusto, voi potete ascoltare le conversazioni degli altri mentre io devo aspettare che il mio migliore amico mi racconti tutto»

Malia gli baciò una guancia per poi allontanarsi con sua cugina.

«Cosa vuoi Derek?»

il maggiore l'aveva portato sul portico, lontano da orecchie umane perché sapeva che la sua famiglia avrebbe ascoltato tutto.

«Voglio essere sincero con te Stiles e desidero che anche tu lo sia con me»

il ragazzino assunse uno sguardo confuso,

«chi è Albe? Perché mi stavi pedinando a Los Angeles?»

Stiles trattenne il fiato per alcuni secondi, seguiti da minuti di silenzio.

«Sono un agente sotto copertura, per ogni caso ho un nome diverso e il mio compito è quello di avvicinarmi al soggetto di cui mi devo occupare, farlo fidare di me e poi fargli svuotare il sacco. Avere le prove per i sospetti che hanno spinto il mio capo ha farmi avvicinare alla persona e una volta ottenute, arrestarlo»

Stiles sospirò, riprendendo fiato

«Albe è, era, il nome che avrei usato quando mi sarei avvicinato a te. Ti avrei chiesto di assumermi, tu ti saresti fidato di me e io avrei trovato le prove degli affari illegali che fai con il mercato nero»

Derek assunse uno sguardo confuso, per poi scoppiare a ridere. L'umano l'ho guardò stranito

«come vi è venuta in mente una sciocchezza del genere?»

Stiles sarebbe stato licenziato, lo sapeva ma ormai era in ballo, non restava che ballare.

«Abbiamo avuto delle segnalazioni, in alcune notti, dall'edificio della tua azienda, hanno sentito urla e rumori strani. Hanno pensato che tu vendi gli organi delle persone al mercato nero»

Derek rise ancora, era semplicemente assurdo,

«ascolta, tu sei stato sincero con me perciò lo sarò anche io. La mia storia non è così divertente e assurda come la tua però, ti prego, non spaventarti»

Stiles annuì, aspettando che l'altro parlasse nuovamente.

«I rumori che hanno sentito erano ringhio, urla e catene, non rapisco persone per vendere i loro organi. La mia famiglia non è come tutte le altre, proteggiamo Beacon Hills da generazioni, io sono andato a Los Angeles perché avevano bisogno di me. Ogni territorio ha un branco, con un capo branco e quello di lì, tre lune piene fa è impazzito. Ha morso decine di ragazzi ed hanno chiesto a noi perché siamo la famiglia di licantropi più conosciuta. Sono andato lì perché i miei genitori e mio zio non potevano ed io sapevo come cavarmela. Ho avuto anche l'aiuto dei componenti del branco di lì, tre beta inesperti che si sarebbero ammazzati fra loro per il potere se non fossi arrivato io»

«Fermo, io sono stato sincero e tu pensi di cavartela con una storiella di halloween? Capo branco, morsi e licantropi, credi sul serio che io sia così ingenuo da cascarci?»

«Stiles, ascolta, tu-»

«no, ascolta tu, io domani me ne andrò ma mi farò togliere da questo caso. Non ho assolutamente voglia di pedinare un pazzo e ti prego di starmi lontano fino alla fine della serata».

Stiles l'ho guardò con disgusto, prima di iniziare a camminare verso il giardino

«Stiles, per favore»

Derek gli aveva preso il braccio, facendolo fermare e girare verso di lui.
Il più grande illuminò i suoi occhi di giallo e Stiles rise

«credi davvero che delle lenti colorate, mi facciano credere alla tua storiella?».

L'umano senti dei passi e vide Malia, Scott e Cora

«questo qui è fuori di testa, dovreste rinchiuderlo da qualche parte»

il suo migliore amico, a cui avevano raccontato cosa stava succedendo, si avvicinò.

«Ascolta Stiles, quello che ti ha detto è vero, tutti loro sono lican-»

«non ci posso credere, ti hanno convinto? Sei così ingenuo Scott?»

Scott non si era mai sentito così ferito in vita sua, il suo migliore amico, suo fratello, lo pensava sul serio? E tutte quelle belle parole che gli aveva detto la mattina stessa?

«Siete tutti pazzi, state lontano da me»

Stiles prese a camminare verso la sua macchina, per poi andare via di lì e lasciare il gruppo di ragazzi senza parole. Scott non riconosceva più il suo migliore amico, da quando aveva intrapreso quel lavoro era cambiato. Cosa gli era successo? Non l'avrebbe fatto andare via così, senza scoprire cosa gli nascondesse Stiles perché qualcosa c'era.

×××

allora, la storia non è conclusa però sono quasi tremila parole e c'è ancora una bella parte prima di concluderla. Non pensavo venisse così lunga ma spero vi stia piacendo, domani ultima parte, giuro. Mi scuso anche se in questi giorni pubblico tardi e state trovando molti errori ma ho la testa da un'altra parte. Non so veramente cosa mi stia succedendo ma mi scuso con voi, sappiate solo che farò di tutto per darvi sempre la storia giornaliera.

se avete richieste→

-less🧚🏽

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