End Up Again - DIANA || H.S.

By powerfulinpeace

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"Felicity" è una persona fredda e distaccata, ha solo una persona al suo fianco, l'unica che conosce i 'pochi... More

Premessa.
Uno.
Due.
Tre.
Quattro.
Cinque.
Sei.
Sette.
Otto.
Nove.
Dieci.
Undici.
Dodici.
Tredici.
Quattordici.
Quindici.
Sedici.
Diciassette.
Diciotto
Diciannove
Venti.
Ventuno.
Ventidue.
Ventitré.
Ventiquattro.
Venticinque.
Ventisei.
Ventisette.
Ventinove.
Trenta.
Trentuno.
Trentadue.
Trentatré.
Trentaquattro.
Trentacinque.
Trentacinque.
Epilogo.
Sequel(?)
Info sequel

Ventotto.

413 22 16
By powerfulinpeace

Sono nel mio letto a ripensare alla giornata appena trascorsa. Stamattina ho incontrato una ragazza, Hailey, di cui non mi ricordo. Mi ha detto che andavamo al corso di danza insieme, il che è vero, dato che mia madre lo ha confermato.

Non ricordavo neanche di fare danza, ma ecco spiegato il motivo per cui ho dei muscoli così sviluppati nelle cosce e nelle gambe.

Mia mamma mi ha addirittura detto che ero una delle più brave. Chissà come sarebbe ricominciare ora. Sicuramente non riuscirei a muovere neanche una singola gamba.

Inoltre, un po’ dopo pranzo, mia mamma si è presentata con dei grossi libri in mano. Erano album fotografici in cui c’erano foto di me e della mia famiglia. In alcune foto avevo il classico tutù da ballerina di danza classica ed ero sempre sorridente.

Vidi le foto del mio primo saggio e, a detta di mia madre, ero emozionata. Lo può dire perché ogni volta che lo ero, avevo sempre quel sorriso sul viso che era difficile mandare via, ma era una cosa sicuramente positiva.

C’erano anche degli scatti con sia nonni paterni, che materni. Mi mancano anche loro, soprattutto quelli che non potrò mai più vedere: i primi. Avevo circa dieci anni quando se ne andarono in un posto molte più volte migliore di questo.

Non sono stata totalmente onesta: c’erano anche alcune foto con Harry. Eravamo due bambini davvero carini e teneri.

Anche se non ricordo molto, posso dire che mi mancano quei tempi. È normale, direi.

Mia madre andò a prendere altri album dal piano di sopra, le foto erano tante, poiché erano dall’infanzia all’inizio dell’adolescenza. La mia adolescenza rovinata.

Ad un certo punto, decisi di smettere di guardarle e proposi a mia madre di sfogliarne un po’ al giorno, insieme ai video. Sì, ci sono anche dei video, e non vedo l’ora di vederli.

Colui che stava sempre con la macchina fotografica o la videocamera era mio padre, tanto appassionato di entrambi questi oggetti.

Penso che vedere tutti questi momenti immortalati e registrati sia una buona cosa per tornare quella di un tempo, per conoscere la vecchia me e tornare ad essere come lei, che è molto meglio di quella che sono adesso, senza dubbio.

Decido di mandare un messaggio a Taylor per raccontarle della mia giornata. Forse è una cosa che potrei fare ogni sera. Sarebbe un modo per aprirmi a lei. Sarebbe come scrivere un diario, ma con la differenza che ci sarà una persona a leggerlo.

Dopo averlo scritto, lo mando e aspetto una risposta, che arriva dopo qualche minuto.

Da:Taylor

Facevi danza? Oh mio Dio, questa sì che è una rivelazione! Mi fa piacere che tu abbia visto alcune delle foto del tuo passato, spero che ti aiutino in qualsiasi cosa del presente. Davvero.

Scusa, ma ho molto sonno. Ci sentiamo domani. Buona notte, ti voglio bene.

Ti voglio bene.” Leggo questa frase più e più volte.

Lei mi vuole bene e, anche se detto con un messaggio, so che è vero. Posso sentirlo. Sono davvero fortunata ad avere una persona come lei, una persona che dopo aver subito – o non aver subito – tanto, è ancora con me e, addirittura, fa di tutto per aiutarmi.

A:Taylor

Buona notte, Tay. Ti voglio bene anch’io.

Decido di scrivere. Spero di sorprenderla, immaginando la sua bocca aperta mentre lo legge.

Spengo il telefono e lo poso sul comodino, prima di spegnere l’abat-jour e poggiare la testa sul cuscino, per scivolare nel buio del sonno.

Sono su un palco e indosso un tutù e le punte ai piedi. Le punte, delle scarpe che tutte le ballerine desiderano avere.

La musica parte e io e le mie compagne di danza usciamo dalle quinte per raggiungere il centro del palcoscenico.

Siamo in quinta posizione, prima di salire sulle punte. Proprio quando salgo, sento un dolore alla pianta del piede, e subito capisco che il gesso della scarpa è rotto, ma continuo a ballare. Non posso fermarmi per questo. Ballare con tutti i dolori e le stanchezze è una delle cose più importanti che una ballerina debba fare.

Harry è tra il pubblico e lo guardo ogni volta che posso, perché il suo sguardo riesce a darmi forza e coraggio, qualcosa di cui ho sempre bisogno.

Dopo qualche serie di passi, dobbiamo fare una piroette, una piroette che causa la mia caduta a terra e un dolore lancinante alla caviglia, provocando un mio urlo.

Sono sudata quando mi sveglio urlante. Mi siedo sul bordo del letto, massaggiandomi la fronte e pensando all’incubo appena avuto. È solo un incubo, non è vero?

Mi alzo e vado verso il bagno, accendendo qualsiasi luce io possa accendere.

Mi guardo allo specchio: i miei occhi sono terrorizzati, proprio come quelli della bambina del sogno; le guance sono arrossate; i capelli biondi sono arruffati e pieni di nodi. Apro il rubinetto e faccio scorrere l’acqua fredda per qualche secondo, prima di chiudere le mani a coppa sotto di essa per raccoglierne un po’ e passarla sul mio viso.

Guardo la bambina dietro il tavolo che prova a spegnere le cinque candeline sulla sua torta soffiando, ma che non ci riesce perché non ha troppa aria nei polmoni. Sorrido.

Mentre guardo il video, i ricordi scorrono violenti nella mia mente come il corso di un fiume.

Proprio nel momento in cui Harry mi abbraccia, il campanello suona e fermiamo la riproduzione.

Seguo con lo sguardo mia madre che si alza dal divano e cammina verso la porta, mentre mi chiedo chi possa essere. Avvicina la testa alla porta per guardare attraverso lo spioncino. Sobbalza alla vista della persona dall’altra parte, prima di prendere un lungo respiro e piegare il pomello.

Quando intravedo l’alta figura dai capelli lunghi e neri, altri ricordi si schiantano contro la mia memoria. Il cuore si gonfia di tanti sentimenti insieme.

“Rachel! È da qualche giorno che non ti sento. È successo qualcosa?” chiede a mia madre senza neanche salutarla o darle il tempo di darle il benvenuto in casa. Questa donna mi fa pensare a Taylor, che si preoccupa per ogni cosa.

Se cerca di prendersi cura di mia mamma allo stesso modo, ne sono contenta; tuttavia, la cosa, dall’altro lato, mi preoccupa. Mi porta a pormi domande su cosa stia passando.

Lei non risponde, piuttosto spalanca ancora di più la porta fissando il pavimento. La mora la guarda con un’espressione stranita e, dopo un po’, porta lo sguardo su di me, facendo quasi uscire gli occhi dalle orbite.

“Diana! Cioè, volevo dire, Felicity…” urla, mentre si affretta a venire verso di me.

“Ti ricordi di me?” mi chiede, emozionata.

“Sì, Anne,” rispondo, alzandomi, ma non raggiungendo la sua altezza.

Sospira e circonda il mio corpo con le sue braccia, cosa che faccio anche io dopo qualche secondo.

“Pensavo non volessi che venisse qui, Rachel?” dice, rivolgendosi a mia madre.

“Infatti io non volevo, ma lei è venuta lo stesso, pagandone le conseguenze durante il viaggio. Le sta sicuramente pagando anche ora, mentre la stai abbracciando.” Improvvisamente, il suo tono è freddo, quasi duro.

“In realtà, mi sto abituando, mamma. Anne, la tua entrata mi ha fatto tornare alla mente altri molti ricordi, ma ci sto facendo l’abitudine. Sono qui da tre giorni e ogni cosa che vedo o sento mi fa pensare a qualcosa del passato, quindi non sentirti in colpa. Non preoccuparti,” dico, cercando di riparare ciò che sono sicura mia madre stesse causando in lei.

È strano come non sia scoppiata in lacrime e, invece, stia reggendo a tutte queste emozioni che provo dentro me.

Si allontana da me, ma lascia le mani sulle mie spalle e mi guarda con un fiero sorriso.

“Sei sempre così bella. No, sei addirittura più bella. Se Harry ti vedesse ora…”

La guardo con gli occhi che si spalancano in un istante. “Harry mi ha già vista.”

“Oh. E… e com’è lui? Come vi siete visti? Cos’è successo?” sembra allarmata e incerta mentre mi pone le domande insieme. Probabilmente non sa cosa sia meglio dire.

Sbuffo una risata, non sapendo davvero come rispondere, ma poi decido di farlo a modo mio. “Ci siamo incontrati, o meglio, scontrati mentre percorrevo la strada verso la mia stanza del dormitorio. Ha sbattuto contro la mia spalla e mi ha fatto cadere il dizionario insieme a dei fogliettini,” dico, continuando a ridere leggermente a quel ricordo che adesso sembra strano. “Io ero una persona chiusa, lo sono stata fino a qualche giorno fa. Beh, lo sono ancora un po’, ma voglio tornare ad essere Diana, quindi, per favore, chiamami come facevi una volta.”

La sua bocca è leggermente schiusa quando finisco di parlare.

“Oh, meglio allora. Ma tra voi è successo qualcosa?” chiede ancora.

“Niente di rilevante…”

“So che sei incerta, dimmi tutto.”

Tale madre, tale figlio: queste persone mi conoscono meglio di quanto io conosca me stessa. Conoscono ogni mio movimento, ogni mio pensiero, ogni mio comportamento. È ovvio, dopo tutti gli anni passati con loro.

“Sta con una ragazza, non c’è niente tra noi due.” Dopo aver risposto mentendo, mi allontano da lei e torno a sedermi sul divano.

“Tesoro, se non ci fosse niente, tu non saresti delusa dalle tue stesse parole. Se tu non fossi qui, lui starebbe rispondendo alle chiamate o ai messaggi.”

Alzo di scatto lo sguardo su di lei. “Questo non ha niente a che fare con me. Non è successo niente, lui non sa neanche che io sia qui.”

“Come no?” è visibilmente sorpresa. “In ogni caso, sono sicura che sia successo qualcosa tra voi due, perché non si chiuderebbe in se stesso per nessun’altra cosa o persona, se non per te. Non è la prima volta che capita e, inoltre, conosco mio figlio.”

*****

Sto ridotta uno schifo e aggiorno, dato che le persone mi  supplicano e mi invogliano a farlo. Tra l'altro, stamattina ho finito di scriverla su World e posso aggiornare più velocemente, anche se non so se fare un epilogo. Me lo direte voi alla fine, spero.

Oggi è stata @DianaStyles9492 a pregarmi. lol
Nuova lettrice? Comunque siamo moglie e moglie. ahahaha

Inoltre, in un capitolo ci saranno scene molto sporche, anche se non le scrivo quasi mai e non so se potrebbe piacervi, non so è fatta bene. Vorrei sapere se aggiungerle, perché, beh.. non so l'età di tutti coloro che leggono, ma solo di coloro che commentano o che ho "vicino".

Ed ecco a voi il "nuovo" personaggio, Anne, la dolce Anne. :3

Commenti, pareri, critiche? :c

Dai, sto male, compatitemi, fatemi contenta, che sto proprio na merda :c

Vabbè.

Baci,

powerfulinpeace. xx

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