Monster Hunter - Cavalieri de...

By BertyStefano

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Cosa significa esser cacciatori? Sfidata dagli elementi ma protetta dalla sua innocente inesperienza, incaten... More

1) Cosa significa essere cacciatori?
2) Rosee lacrime di speranza
3) Verde minaccia marina
4) La miglior Dama del mondo
5) Rosa d'ingenuità, viola d'esperienza
6) Che la luce della speranza brilli su di te
7) Due Lagombi agli antipodi
8) Inarrestabile furia delle terre
9) Disgustosi incontri con discutibili Temnoceran
10) Casa di tutti e meta di nessuno
11) Speranza tra lettere e timbri
12) Vestito d'Arcana Rovina
13) Nekoth di Pokke
14) Svettando tra nevi, ghiacci e monti
15) Tra ghiaccio, neve e sangue
16) Bianche apparizioni
17) Leggendo e guardando
18) Ritorno alle basi
19) Capobranco dalla bianca criniera
20) Cavalier del Nord
21) Presagi di bufera
22) Melodia di mille tempeste
23) La furia dei venti contro la fragilità d'un fulmine
24) Due luci spente tra la neve
25) Verità
26) Artefice del proprio destino
27) Nuove frontiere
28) Rosso guardiano della foresta
29) Sfida nella nebbia
30) Ride bene chi muore ultimo
31) Un travagliato, ma dolce, ritorno
32) I silenziosi passi del gigante
33) Comandanti dalle zanne innevate
34) Rosse tracce del vero Re
35) Una lunga mattinata per scoccare una freccia
36) Fiamme d'arcere
37) Legami destinati a durare
38) Nessun cacciatore viene abbandonato
39) Opera dell'invisibil nessuno
40) Come prova di sé stessa
41) Un riconoscimento da cacciatore a cacciatrice
42) Stessi luoghi per simili motivi
43) Saranno buoni alla brace?
45) Devo farmi addentare da una volpe?
46) Un chiarimento e qualcosa di più
47) Classica mattinata di sventura
48) Cacciatrice contro Cavaliere
49) Cuccioli della bufera
50) Non deve finire così, non per forza
50.5) Ringraziamenti e sequel...sequel?
50.5.2) Sequel

44) Discorsi sotto il cielo notturno

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By BertyStefano

"Quindi, quindi, quindi..." cominciò la ragazza con fare sensuale sedendosi sul bordo in pietra della vasca termale "Tu saresti l'amante di Natalie?"
"Kioko! Un po' di rispetto! Non ti conosce ed è di Grado decine di volte il tuo!" la rimproverò la sorella
Guardando le due con fare confuso, Alexander notò l'allieva alle spalle della sorella minore che, cambiatasi con loro dietro il divisorio, stava ora raccogliendo i capelli in una lunga coda di cavallo. Quest'ultima, entrando nel bagno termale, si sedette ad un passo da lui osservando la dozzina di Gargua con cui si era circondato.
"Vi...state divertendo col vostro branco personale...Lord Garguadrome?" domandò perplessa
"Daymio Porpora" rispose senza condivide la battuta e notando il segno sul suo braccio "Che ti sei fatta?"
"Il morso di un Leviatano che abbiamo catturato...ma sto bene"
Mentre il ragazzo interrogava l'allieva con fare apprensivo, lievemente preoccupato, Kioko si era chinata di fronte a loro, osservandoli ed immergendosi fino al seno prima che la sorella, sedendosi alle sue spalle, non cominciasse a raccoglierle i capelli che ancora non si erano bagnati.
"Naty...presentazioni" si lamentò
"Giusto! Maestro, queste sono le due amiche con cui ho passato la giornata. Kioko, Shiori, lui è Alexander, il mio mentore"
"Io sono Kioko!" intervenne immediatamente lanciandosi in avanti "Sorella maggiore, quella divertente, simpatica, affasciante, più alta e pronta a rubarti qualche contratto" annunciò tirandogli un pugno sulla spalla e facendo gelare il sangue nelle vene di Shiori che, per un momento, temette il peggio da quell'avventata conversazione
"Mi aspetto di sentire leggende su di te" rispose lui concedendosi un sorrisetto, divertito da tanta scioltezza "Dato che la buona concorrenza scarseggia, prego, fatti avanti" la sfidò con far competitivo
"Inopportuna" criticò la sorella sottovoce prima di spostarsi di fianco a lei "Vi chiedo perdono per mia sorella. Io sono Shiori, sorella minore della sgraziata qui presente che, per la cronaca, non è più alta di me. Natalie ci ha scritto molto di voi, è un piacere fare la vostra conoscenza" si presentò porgendogli la mano
Confuso per qualche momento dall'estrema dissonanza tra le due, il ragazzo osservò la nuova conoscenza per qualche istante, prendendole con cura la mano ed abbassando il capo per poggiarci delicatamente un bacio.
"Alexander, onorato" rispose adattandosi al nuovo tono della conversazione
"Perché a lei il baciamano?" protestò la sorella
"Perché a lei il baciamano e a me solo schicchere in fronte?" fece eco, con aura minacciosa, Natalie
"Questa è un'interazione tra dama e gentiluomo" si vantò Shiori "se voleste potrei insegnarvi..." rise con sguardo tagliente
"Shiori, la triste, solitaria dama...come Konoha..." commentò la sorella prima che, colpendola in testa, una palla tortora ricadesse in acqua gonfiandosi in un piccolo Gargua
"Ti sento" minacciò in labiale la Dama della Gilda mentre prendeva altre munizioni
"Va bene" rise la ragazza con far panicato "allora...cambiando discorso...come mai le bende?"
"Diciamo che un Chameleos mi ha addentato" spiegò passandosi un dito lungo il busto, tracciando il segno lasciato dalle zanne "fa più male di quanto sembri"
"Per quanto pensate di fermarvi a Yukumo?" chiese la sorella minore
"Non ne abbiamo idea" sospirò prima di passarsi una mano lungo il mento "penso poco, sta arrivando la Stagione Fredda, ci sono zone da sondare, ghiacciai da controllare e preparativi da fare..."
"Qui se ne sentirà poco l'influenza" commentò "come sarà la situazione a Pokke?"
"Temperature negative, nevicate continue e frequenti bufere, strade bloccate, villaggio isolato e cacciatori in massima allerta" rispose brevemente mentre Natalie veniva attraversata da un brivido di preoccupazione
"Quindi...farà ancora più freddo?" domandò terrorizzata
"Ovviamente"
"Potreste passar qui la Stagione Fredda" propose Shiori "Potremmo cacciare in gruppo, rubare qualche perla di saggezza a qualcuno di più esperto e passare del tempo di qualità assieme"
"Approvo" rispose Natalie prontamente voltandosi verso il ragazzo "Per favore, accettiamo!"
"Valuteremo" ribatté lui "Voi non avete idea di cosa giri per il Monte Artico nella Stagione Fredda...ed il villaggio non si proteggerà da solo" aggiunse lasciando intendere la complessità della sitazione
"Capisco" sospirò "In caso fateci sapere, sarebbe delizioso avere altra compagnia"
"Sarà fatto" confermò "Basso Grado entrambe, giusto?"
"Corretto"
"State pensando di avanzare?"
"Lei vorrebbe continuamente avanzare di Grado senza mai fermarsi, io la trattengo perché non siamo per nulla pronte"
"La previdenza non è mai troppa" si complimentò permettendosi, poi, di dissentire "Fermarsi per consolidare le proprie capacità è importante ma certe lezioni si possono apprendere solamente affrontando sfide più difficili. Trovate un compromesso" propose sorprendendo Kioko che subito ripensò al consiglio datole dall'amica quella stessa mattina
"Se posso chiedere, voi come e cosa state insegnando a Natalie?"
"Le mostro le basi di quel che non conosce e provo ad insegnarle come una cacciatrice dovrebbe ragionare e comportarsi. A livello di capacità..." aggiunse rivolgendole un sorrisetto soddisfatto "sa far bene quando è motivata e sa anche sorprendere in certe occasioni"
"Esagerato" sminuì lei "Ho solo un bravo mentore" commentò lusingata
"Shiori, adesso permetti che ponga io una ulteriore, ma importante, domanda"
"Certamente, prego"
"Perche tua sorella mi sta fissando in maniera inquietante?" domandò lasciando trasparire il senso di soggezione
Voltandosi verso Kioko che stranamente era rimasta in silenzio, le altre due la notarono osservare il cacciatore con un'espressione sia confusa che famelica in volto, simile a quella che un Lynian sfoggiava di fronte a della Felvine.
"Kioko...?" domandò la sorella
"Sei qui per colpa di un morso. Quanto fa male...un morso?" domandò incuriosita
Senza lasciare che nessuno dei tre rispondesse, Kioko si lanciò sull'impreparato cacciatore, mordendogli la spalla ed affondando i denti nel muscolo prima che questo si lasciasse scappare una smorfia di dolore, provando a non urlare mentre si chinava in avanti in agonia.
"Staccatemela..." supplicò terrorizzato "...per favore...staccatemela di dosso...non ho mai affrontato nulla del genere..."
"Sottospecie di Giggi che stai facendo?" la rimproverò la sorella coprendo le suppliche della vittima "Sei una cosa imbarazzante!" continuò prima d'intervenire
Mentre Alexander implorava pietà e Shiori provava a liberarlo dal morso di Kioko, Natalie si limitò osservare, confusa sul cosa fare in quella peculiare situazione. Adocchiando il proprio vassoio galleggiante, decise di versarsi un bicchiere di sake, bevendolo a piccoli sorsi mentre osservava la scena discutibilmente comica.

Dopo tre bicchieri bevuti, dopo due ceffoni sulla nuca di Kioko, dopo una lunga predica di Shiori e dopo aver quasi portato il ragazzo alle lacrime procurandogli un trauma perenne, le gemelle li salutarono prima di tornare a casa, lasciando soli i due cacciatori di Pokke.
Avvicinandosi dopo aver spostato l'esercito di Gargua gonfiabili, Natalie osservò per qualche minuto il segno lasciato dall'amica.
"Mi spiace..."
"Per?"
"Per avervi presentato Kioko..."
"Addirittura! Per lo meno è simpatica" sdrammatizzò
"Vi ha azzannato" ridacchiò
Scuotendo il capo mentre erano rimasti soli nella vasca, Natalie sospirò passando le dita sul segno del morso del Ludroth, evidente sul suo braccio. Spostando poi la sua attenzione al ragazzo che, con fare pensieroso, osservava il cielo notturno, allungò la mano per tirargli una dolce schicchera sulla guancia.
"A cosa pensate?"
"Ad una vecchia conoscenza"
"Colei che non devo nominare?" domandò con sguardo ambiguo
"No, una vecchia conoscenza che viveva in questo villaggio" corresse alzandosi e porgendole la mano "Io torno in camera, tu vieni con me?"
"Posso concedervi l'onore della mia presenza" rispose impettita accettando l'aiuto
"Ancora arrabbiata per via del baciamano?"
"Possibile" affermò dirigendosi verso il divisorio per cambiarsi

Dopo un rapido scambio di battute ed aver salutato Konoha e Sasayu, i cacciatori tornarono in camera loro, riponendo i larghi cappelli della loro nuova tenuta. Cominciando a spogliarsi, Natalie si bloccò non appena notò il mentore, seduto sul tavolino del terrazzo, nuovamente intento a guardare il cielo notturno illuminato da migliaia di stelle, contrastato dalla calda luce delle sottostanti torce del villaggio.
Sospirando, la ragazza lo raggiunse, poggiando sul tavolo l'assaggio di Sake che gli era stato offerto e i due bicchieri.
"Avete voglia di sfogarvi o confidarvi? So già che mi direte di no ma questa vecchia conoscenza sembra turbarvi"
"Si chiamava Madoka" cominciò
"Nulla che mi interessi, lo so-" riprese bloccandosi, rivolgendogli uno sguardo sorpreso "Vi state davvero confidando? Avete battuto la testa?"
"Era un cacciatore Viveriano nativo di questo villaggio, Madoka l'Inemovibile...ci odiavamo con ogni fibra del nostro corpo...ma forse era stato quell'odio iniziale a farci diventare grandi amici e ottimi compagni" iniziò a raccontare mentre Natalie, ipnotizzata, non voleva perdere nemmeno una parola sull'oscuro passato del mentore "Io l'ho aiutato a vivere una vita più...normale, libera da pensieri complessi e preoccupazioni inutili; lui mi ha insegnato a gestire quella rabbia che, una tempo, era stata un problema in diverse occasioni"
"Eravate una persona irascibile?"
"Lo sono ancora" rispose versando del liquore in entrambi i bicchieri e prendendo il suo, senza però bere e rimescolandolo con lenti movimenti del polso "Se non sbaglio ti ho già detto che sono una brutta persona...e vorrei ricordati delle mie reazione di quando ti ho trovata a frugare in camera mia e di quando Phelipe continuava a trattarti come una cacciatrice di second'ordine"
"Minacce semplici ma letali, ricordo" rabbrividì prendendo il proprio bicchiere "Cacciavate in coppia?"
"Dopo esserci conosciuti tutti per una richiesta da più Distretti...in quattro" la informò
"Chi altri c'era?"
"Christine, detta Chris"
"Quella stritolata da un Rajang per colpa di Cotoletta?"
"Che memoria..." si complimentò lasciandosi scappare un sorrisetto "comunque, era una cacciatrice di Minegarde, la ricordo come qualcuno di...particolare, semplice ma affascinante. Come me o come Madoka, non aveva nulla di eccezionale ma quella chimica tra di noi ci rendeva, per l'appunto, eccezionali...ma questo fu tanto tempo fá"
"Tanto tempo fá?" rise "Per me siete ancora eccezionale"
"Non come anni addietro, sono vecchio oramai"
"Avete solo cinque anni più di me" puntualizzò
"Fidati, sembrano pochi ma son tanti. Pochi raggiungono il Grado G e ancor meno ci sopravvivono a lungo"
"Posso concedervi un poco di ragione" sminuì "e...il quarto cacciatore?"
"Noi..." cominciando per poi interrompersi, il ragazzo si bloccò guardando il vuoto di fronte a sè, osservando il nulla con far pensieroso
"Per caso...era...Lorelay?" chiese titubante sottovoce
Pronunciato il nome, Natalie sentì un improvviso, vitreo rumore che la fece sobbalzare, notando solo pochi attimi dopo che, trascinato dalla propria reazione, Alexander aveva frantumato il bicchiere che adesso giaceva in cocci nella sua mano.
"Perdonatemi" farfugliò sottovoce abbassando lo sguardo
"Questo è quel che intendo con rabbia" spiegò poggiando i pezzi sul tavolo ed alzandosi per tornare in camera "Non scusarti, non hai colpe, sono io che ho parlato troppo"

In quel momento, Natalie osservò il mentore sedersi sul letto e stringere un pugno, tremante come se qualcosa di ancora più importante lo stesse tormentando. Solo per un istante, però, si riconobbe in lui, quando ancora dovevano conoscersi, quando ancora cercava disperatamente un segno d'approvazione, quando ancora girovagava alla ricerca un maestro e, soprattutto, quando ancora percepiva il giudizio altrui come troppo pesante per potersi confidare con qualcuno.
Alzandosi e raggiungendolo con piccoli e contenuti passi, per niente titubanti ma cavalcando l'intesa del momento, si fermò di fronte a lui, aspettando che i loro sguardi s'incrociassero. Passandogli una mano tra i bianchi capelli, Natalie gli rivolse un commosso sorrisetto prima di abbracciarlo, stringendogli schiena e capo, lasciando che appoggiasse la fronte al suo seno e, dopo qualche secondo, sentendolo sospirare mentre si arrendeva a lei.
"È difficile fidarsi..." ammise "Io stessa ho aspettato che il peggio arrivasse prima di confidarmi con te, prima di rivelarti qualche mio segreto e prima di spiegarti tutti i miei dubbi" raccontò mentre lui ascoltava, sentendo i loro ruoli scambiarsi "Ma poi, appena hai ricambiato quella fiducia offrendomi il tuo tempo e la tua attenzione, non facendomi più sentir sola, tutto ha cominciato a migliorare. Quindi ricorda che in qualsiasi momento sono pronta a ricambiare..." gli confidò prima di terminare con ironia "Ti è per caso entrato qualcosa in un occhio?" domandò ridendo
"Sei una tale stronzetta" rise passandosi le lunghe maniche sulle guance "Certo che sei cresciuta dal nostro primo incontro..."
"Rimedio subito" rise sedendosi sulle sue gambe e, guardandolo con fare furbo, mordendolo dolcemente sul collo per qualche secondo"Adesso siamo pari" annunciò rialzandosi

Pienamente consapevole dei propri gesti ma trovando una certa scioltezza e una inaspettata confidenza nell'averli compiuti, Natalie si cambiò, incurante ma lusingata dallo sguardo del ragazzo per poi riporre il proprio completo su di un appendiabiti.
Osservandola con fare ipnotizzato mentre la sola luce della luna illuminava fievolmente la stanza, Alexander la seguì in ogni suoi movimento fino all'altro lato del letto dove, spostando le coperte in modo che la coprissero fino alle ginocchia, si sdraiò dandogli le spalle.
Percependo Alexander compiere i suoi stessi gesti dopo qualche minuto di silenzio, Natalie lo sentì riporre il suo completo prima di sedersi e sdraiarsi di fianco a lei.
"Buonanotte maestro" esordì
"Ultime parole prima della notte più movimentata della tua vita?"
"Non sono così problematica quando dormo!" ribatté voltandosi di scatto "Ho solo qualche problema col freddo...e col mio pigiama...e con le coperte...e nel trovare una posizione comoda per dormire...e col fatto che mi senta sola"
"Proviamo a risolvere qualcosa?" propose spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio
Avvicinandosi a lei, Alexander l'abbracciò, stringendola a sé mentre lei, nervosamente incredula, vedeva l'inaspettato ma inconsciamente desiderato risultato delle sue azioni.
"Meglio?" domandò posandole un bacio tra i capelli
"Meglio" ammise sottovoce "molto, molto meglio..."

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