15) Tra ghiaccio, neve e sangue

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"Posso farcela, Nekoth crede in me e non sarà un Kulu-Ya-Ku a fermarmi" si ripeté Natalie stringendo il fioretto
"Giadrome" corresse Alexander prima di seguire un sentiero coperto da alcuni massi
Salendo la stretta stradina scoscesa, i due giunsero fino ad un piccolo spiazzo racchiuso tra basse pareti rocciose dove una grande tenda gialla giaceva nascosta dalle fronde dei pini.
Prendendo due lembi del telo, Alexander ci fissò dei pali di legno, alzandoli e creando così un tettoia per l'entrata della tenda.
"Campobase?" domandò la giovane
"Campobase delle Montagne Nevose, principale area di caccia della Giurisdizione di Pokke" ripeté lui prima di riporre il fucile da caccia a terra "Natalie, è forse giunto il momento di scambiare due parole" disse appoggiandosi ad uno dei sostegni della tenda
"Ditemi pure. Dopo che mi avete accettata come allieva e come convivente, ascoltare è il minimo che possa fare"
"Appunto di questo volevo parlarti; sarò sincero" cominciò tranquillamente ma, a sentir quelle parole, la giovane percepì un brivido scenderle lungo la schiena "ricordi l'incontro di stamattina con Nekoth?"
"Quello in cui abbiamo discusso della mia carriera?"
"Esattamente. Voglio subito mettere una cosa in chiaro, non confondere la giovialità, la pessima colazione, e i discorsi di stamattina per amor verso di te e non confondere quel che faccio per spassionata gentilezza. Addestrare qualcuno è complicato, logorante e pericoloso...ma ho accettato perché sono in debito con quella Lynian. Convincimi di aver fatto la scelta giusta"
"Io...capisco" rispose sentendosi in colpa "penso sia giusto che non vi fidiate di me dato che mi conoscete appena..." affermò con una risatina ironica che, palesemente, nascondeva dello sconforto "posso porvi qualche domanda?"
"Prego"
"Ogni quanto andremo a caccia?"
"Dipenderà dai tuoi risultati di oggi. Se ti vedo capace e veloce nell'apprendere, ogni giorno che vorrai. Se notassi, però,  delle lacune, allora vedremo di correggerle con studio o addestramento basilare"
"Studio?"
"Sì, dovrai studiare"
"Va bene" sospirò "c'è un limite di errori che posso commettere?"
"Fai tutti gli errori che vuoi. Meglio farli adesso che ci sono e posso intervenire piuttosto che un giorno in cui ti troverai sola"
"Meno male" ridacchiò rincuorata "ultima domanda. Cosa avete intenzione di fare se non raggiungessi le vostre aspettative?"
"Ne parlerò con Nekoth. La Lynian conosce la mia situazione e, se non vedessi miglioramento nel tempo, lascerò che trovi qualcuno di più adatto al tuo livello per addestrarti"
"Va bene" sospirò abbassando lo sguardo prima di rialzarlo e stringere i pugni "va bene ma non ce ne sarà bisogno. Ci metterò ogni fibra del mio corpo e tutta la mia volontà! Raggiungerò e supererò quelle aspettative!" affermò tutto d'un fiato
"Questo è lo spirito" rispose prima di scoppiare a ridere "Continua su questa strada e sorridi, la Dea della caccia veglia su di te" augurò in un totale cambio d'atteggiamento
Dandole un buffetto sulla guancia, il ragazzo si allontanò prendendo una mappa dalla cassa delle scorte e stringendo i lacci della bianca pelliccia. Indossando l'elmo dopo qualche secondo, Natalie si sforzò di sorridere seguendo il consiglio e, correndo fuori dal Campobase, raggiunse il ragazzo che apriva la strada.

Tempo di portar mano il proprio diario, aprirlo, estrarre una matita e guardarsi attorno, la ragazza rimase sbalordita e scioccata dallo spettacolo che si presentava di fronte ai suoi occhi. Mentre la pungente aria fredda le solleticava il volto ed il basso strato d'erba si piegava al passaggio del leggero vento, la giovane si voltò lentamente, osservando ogni dettaglio mentre il sole, risplendendo con tremenda forza ma scaldandola a mala pena, faceva brillare le montagne ed i pendii coperti di neve. Vedendo la sua perfetta copia sul cristallino specchio d'acqua di fronte a lei, tanto quieto da sembrare surreale, ammirò il paesaggio che sembrava sdoppiarsi ai suoi piedi.
Voltandosi, Alexander invece vide la sorpresa e lo stupore negli occhi dell'alieva che, col fiato mozzato e le labbra leggermente aperte, faceva correre rapidamente lo sguardo per osservare tutti i dettagli dello spettacolo che quelle terre, nella loro magnificenza, le presentavano con orgoglio.
Ricordando come lui stesso rimase meravigliato di fronte a quella stessa vista oramai ben conosciuta, richiuse la mappa, riponendola nelle bisacce e fermandosi a osservare il paesaggio, provando a richiamare alla memoria quelle nostalgiche sensazioni che lo avevano ammaliato anni addietro.
"È bellissimo..." affermò Natalie dopo poco
"Lo so. Per un cacciatore di Pokke questi luoghi sono una seconda casa" affermò con una nota di malinconia "ma non puoi fermarti a disegnare" sentenziò
"Cosa?"
Il veterano, in risposta, indicò il diario e la matita che stringeva nelle mani ma questa, ridacchiando, si limitò a scuotere la testa con condiscendenza.
"Non sono una novizia, so quel che faccio e sono già pronta a mappare tutte queste montagne se necessario"
Arrotolando un foglio di carta che riprese dalle bisacce, il ragazzo lo batté un paio di volte sulla sua gamba prima di raggiungere l'elmo di lei e levarglielo gentilmente. Posto l'elmo tra le sue stesse mani, la colpì col rotolo di carta mentre le lanciava uno sguardo serio e deluso.
"Sì che sei una novizia!"
"No! E perché lo avete fatto? Che è quel rotolo?"
"Prendi" disse lanciandole l'oggetto e sperando di non assistere mai più a scene simili "cerca la strada per la vetta"
Srotolandolo, Natalie osservò per qualche istante la mappa ufficiale redatta dalla Gilda che, tracciata con abilità e precisione, priva di strappi, errori o macchie d'inchiostro, andava ben oltre le sue capacità d'esploratrice. Arrossendo e abbassando lo sguardo, la cacciatrice indossò l'elmo prima di cercare con imbarazzo la strada più corta per raggiungere la cima.

Monster Hunter - Cavalieri del NordWhere stories live. Discover now