36) Fiamme d'arcere

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Ascoltando i consigli che Alexander, alle sue spalle, le dava, guidandola scoccata dopo scoccata, Natalie smise di concentrarsi sul bersaglio dividendo la propria attenzione. Una parte di lei, prestando attenzione ai nuovi insegnamenti, si concentrava sul mondo che la circondava, valutando la luce, percependo il vento, sentendo la stabilità e la tensione dell'arco, considerando il peso delle frecce e i rumori che la mettevano in allerta. L'altra parte, invece, seguiva i movimenti delle sue mani stanche a tremanti, del suo respiro rapido e irregolare, delle sue gambe fredde e bisognose di muoversi, riuscendo, in certi casi, a percepire anche il proprio battito.
Ad ingannarla, però, poteva essere una terza e piccola parte della sua attenzione che, sottraendosi all'addestramento, l'aveva portata ad appoggiarsi al petto del ragazzo. Sentendo le sue mani stringerle dolcemente i polsi, ascoltando il suo respiro calmo e pacato nei consigli che le sussurrava, percependo il calore di quel forzato abbraccio e la sicurezza di quei movimenti, Natalie si sentì considerata diversamente; non più allieva, non amica ma, magari, compagna di caccia.

Scoccata dopo scoccata, infine, sentì un rumore di fianco a lei, ignorandolo finchè, porgendole uno dei biscotti che aveva incartato, Alexander non le rivolse un contenuto, ma furbo, sorrisetto soddisfatto.
"Vuoi favorire?" domandò
"No...no grazie" rispose distrattamente scoccando
Aggiungendo un ulteriore proiettile al mazzo che già aveva bruciato il bersaglio ed annerito la corteccia del pino, Natalie prese un'altra freccia, tendendola e mirando prima di bloccarsi con fare titubante. Voltandosi verso il mentore, di fianco a lei intento a mangiare, l'osservò prima di incrociare il suo sguardo.
"Che c'è?" domandò con innocenza "Continua" la spronò
"Non...non mi state più aiutando"
"Ho visto che, pian piano, ti sei abituata ai gesti e ti ho lasciata continuare da sola"
"Quindi...questa freccia ha centrato il bersaglio...per merito mio soltanto?" domandò confusa ma sorpresa
"L'ultima dozzina" la corresse
Dopo attimi di dubbio e realizzazione, un sorriso si fece largo sul volto della ragazza che lanciò un urlo di gioia verso il cielo, lasciando cadere l'arco e abbracciando il mentore mentre saltellava sul posto. Senza condividere tale felicità, Alexander si limitò a complimentarsi con lei, passandole una mano tra i violacei capelli mentre vedeva una scintilla di semplice, ma euforica gioia brillarle negli smeraldini occhi.
"Ora voglio quel biscotto!"
"Fammi un'altro centro e lo puoi avere"
Accettando la sfida, Natalie incoccò nuovamente una freccia prendendo la mira, ricordando tutte quelle sensazioni che l'avevano avvolta per lunghi momenti e lasciando che il proiettile, lanciato in seguito ad un profondo respiro, si conficcasse nella già logora corteccia.
"Il. Mio. Biscotto" scandì con una nota di vanto mentre si voltava, allungando una mano
"Il tuo biscotto" le fece eco porgendoglielo "Vuoi fare una pausa?"
Accogliendo la proposta e sedendosi sul grande letto all'interno della gialla tenda del Campobase, la cacciatrice si sgranchì le doloranti braccia prima di lasciarsi cadere sulle pelli che lo coprivano. Istanti dopo venne raggiunta da Alexander che, sedendosi di fianco a lei, si concesse qualche sereno istante di tranquillità.
"Come stai?"
"Stanca" rispose lei prontamente
"Lo so che sei stanca" rise "intendo emotivamente. Questa tenda non deve portarti bei ricordi"
"Helain...mi ricordo di lei, voglio cacciare anche per lei" ammise con sguardo basso "è il minimo che possa fare per-"
"Non è colpa tua" la interruppe "Se ti fidi di me, fidati quando ti dico che nulla nelle tue capacità l'avrebbe salvata. Un giorno sarai molto più esperta e capace, risolverai problemi, aiuterai intere comunità, salverai vittime di catastrofi e saprai come aiutare le persone a te importanti ma, per ora, limitati a pensare alla tua nuova amica"
"È così...tenera ed adorabile!" si gongolò in un totale cambio di atteggiamento "Ed è amica mia...capito Signor Cattivo?" lo punzecchiò
"Secondo te sono davvero così cattivo?" domandò ironico
"Assolutamente!" ribatté ridendo "Solo una persona cattiva non mi parlerebbe della sua segretissima amante Lorelay"
Alzandosi col busto, la giovane notò lo sguardo spento del ragazzo, intento a fissare la nuda pietra fuori dalla tenda.
"Ho...non dicevo sul serio" provò subito a correggersi "Voi non siete cattivo, anzi, mi avete accolta, mi trattate benissimo, mi state addestrando-"
"Riprendiamo" la interruppe freddamente alzandosi
"No" rispose prendendolo per un braccio e costringendolo a sedersi di fianco a lei "Io stavo scherzando, volevo punzecchiarvi un poco per ridere. Non vi considero una brutta persona"
"Io sono una brutta persona" la corresse "ma ho accettato la cosa. Non accetto però che tu usi quel nome con tanta leggerezza" spiegò
"Mi...mi dispiace. Era una persona importante? Volete parlarne?"
"Non voglio, non devo, non posso" rispose freddamente lasciandosi cadere sull'ampio letto guardando poi la nera collana che portava al collo "concedimi un minuto e sarò pronto per ricominciare"
"Non so nulla di voi" ammise sdraiandosi accanto a lui, leggermente rossa in volto data l'insolita vicinanza "ma se davvero credete che un giorno saprò aiutare le persone a cui tengo di più, magari, ricordatevi che io tengo anche a voi" propose attirando la sua attenzione
Voltandosi, il ragazzo vide un dolcissimo sguardo coronare la figura dell'allieva prima che questa, avvicinando la mano, non gli passasse rapidamente una mano tra i capelli, tirandogli una schicchera in fronte.
"È già la seconda volta che compi tal gesto" rise alzandosi "attenta a non scatenare la mia ira"
"Sinceramente capisco perché lo fate" rise anche lei "la sensazione di potere che ti offre è ineguagliabile" aggiunse allungando nuovamente la mano verso di lui
"No" disse prendendole il polso, questa volta bloccandola "turno mio" minacciò

Monster Hunter - Cavalieri del NordWhere stories live. Discover now