Monster Hunter - Cavalieri de...

By BertyStefano

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Cosa significa esser cacciatori? Sfidata dagli elementi ma protetta dalla sua innocente inesperienza, incaten... More

1) Cosa significa essere cacciatori?
2) Rosee lacrime di speranza
3) Verde minaccia marina
4) La miglior Dama del mondo
5) Rosa d'ingenuità, viola d'esperienza
6) Che la luce della speranza brilli su di te
7) Due Lagombi agli antipodi
8) Inarrestabile furia delle terre
9) Disgustosi incontri con discutibili Temnoceran
10) Casa di tutti e meta di nessuno
11) Speranza tra lettere e timbri
12) Vestito d'Arcana Rovina
13) Nekoth di Pokke
14) Svettando tra nevi, ghiacci e monti
15) Tra ghiaccio, neve e sangue
16) Bianche apparizioni
17) Leggendo e guardando
18) Ritorno alle basi
19) Capobranco dalla bianca criniera
20) Cavalier del Nord
21) Presagi di bufera
22) Melodia di mille tempeste
23) La furia dei venti contro la fragilità d'un fulmine
24) Due luci spente tra la neve
25) Verità
26) Artefice del proprio destino
27) Nuove frontiere
28) Rosso guardiano della foresta
29) Sfida nella nebbia
30) Ride bene chi muore ultimo
31) Un travagliato, ma dolce, ritorno
32) I silenziosi passi del gigante
33) Comandanti dalle zanne innevate
34) Rosse tracce del vero Re
35) Una lunga mattinata per scoccare una freccia
36) Fiamme d'arcere
37) Legami destinati a durare
38) Nessun cacciatore viene abbandonato
39) Opera dell'invisibil nessuno
40) Come prova di sé stessa
41) Un riconoscimento da cacciatore a cacciatrice
43) Saranno buoni alla brace?
44) Discorsi sotto il cielo notturno
45) Devo farmi addentare da una volpe?
46) Un chiarimento e qualcosa di più
47) Classica mattinata di sventura
48) Cacciatrice contro Cavaliere
49) Cuccioli della bufera
50) Non deve finire così, non per forza
50.5) Ringraziamenti e sequel...sequel?
50.5.2) Sequel

42) Stessi luoghi per simili motivi

33 4 23
By BertyStefano

"Cacciatrice" un fievole miagolio risuonò per il carro "Cacciatrice siamo in dirittura d'arrivo"
Aprendo gli occhi dopo qualche giorno passato nel vagone allestito per il lungo viaggio, Natalie si sgranchì le braccia, coprendosi la bocca mentre provava ad aggiungere una nota di eleganza al contenuto sbadiglio, guardandosi poi attorno con fare perso.
"Buongiorno Momo" farfugliò sbadigliando "che hai detto?"
"Siamo arrivati" annunciò
Affacciandosi di fronte al carro dove il cocchiere Lynian brandiva le redini di due Gargwa, la ragazza ammirò le alte colonne di vapore che si alzavano dal villaggio richiuso tra le scoscese montagne coperte di vegetazione. Ripensando ai piacevoli ma brevi momenti che aveva passato lì in precedenza, sentì una certa anticipazione farsi largo tra i suoi pensieri. Sistemandosi entrambi i braccialetti ripensò alle gemelle che sicuramente avrebbe rivisto a breve, a Konoha che sicuramente l'avrebbe derisa con discutibili soprannomi, complesse minacce, stravaganti consigli dai molteplici significati e infine, passando la mano sul secondo braccialetto, pensando a Lilyan che sicuramente avrebbe adorato esser lì con lei.
Voltandosi osservò Alexander con sguardo sia dolce che accusatorio; tranquillo a dormire sul letto a destra del carro, lo aveva costretto a non fare gesti ampi o muoversi più del dovuto per non riaprire le ferite che già giorni addietro, durante la visita di Nekoth, avevano ripreso a sanguinare pochi minuti dopo essersi alzato.
Sedendosi sul proprio letto, quello a sinistra, lo guardò per qualche secondo prima di passargli lentamente una mano tra i capelli, concedendosi un sorrisetto nel vederlo riposare con una serena espressione in volto.
Svegliandosi per poi passarsi una mano sugli occhi, Alexander si sgranchì le braccia scrocchiandosi successivamente le dita, provando infine ad alzarsi prima che, con apprensione, l'allieva non lo sostenesse mentre si sedeva.
"Buongiorno maestro" lo salutò prima che, osservandola con fare interessato, non la facesse sentire in soggezione "che...che state guardando?"
"Siamo arrivati" affermò lasciandosi ricadere sul letto
"Come lo sapete?" domandò sorpresa "Umidità? Odore? Qualche trucco che ancora mi dovete rivelare?"
"Una tecnica segreta"
"Tecnica...segreta..." farfugliò emozionata
"Si chiama...non saresti così felice se oggi fosse un'altro giorno di viaggio"
"Vi sto odiando...soprattutto perché non posso darvi torto" commentò con sguardo sottile vedendo un furbo sorrisetto comparirgli sulle sue labbra
"Comunque Principessa Daymio...grazie...e scusa"
"Per?"
"Grazie per essermi stata accanto e scusami per aver sprecato tutti i tuoi sforzi dopo che non ti ho ascoltata" ammise discostando lo sguardo
Ridendo una volta notato il contrasto tra la tranquilla frase e l'impacciata reazione, Natalie si affacciò ammirando il villaggio la cui immagine, passo dopo passo dei Gargwa, si faceva sempre più chiara e nitida.
Tutti gli edifici erano a base rotonda o poligonale e, tra le varie pareti di legno dipinte o decorate, massicce colonne di legno supportavano altri piani che svettavano in tetti di paglia o tegole di pietra. Presentandosi sporadicamente, vasche termali o canali all'aperto ri-dirigevano l'acqua per il villaggio, calda o fredda che fosse mentre ampie nuvole di vapore si alzavano lentamente, ogni tanto spostate da una lieve brezza. Strade sterrate o piastrellate con lastre di roccia collegavano il tutto mentre abitanti, turisti, cacciatori e ospiti girovagavano per il villaggio termale immerso in un vago ma piacevole odore sulfureo.

Pagando Momo con uno dei Buoni offerti da Nekoth, che il Lynian avrebbe potuto riscattare presso la Gilda del villaggio, i due si diressero verso l'alto edificio che Natalie ben conosceva, salendo le lunghe rampe di scale ed entrando mentre sentiva certi sentimenti riaccendersi in lei.
"Porta alla memoria...vecchi ricordi" commentò con fare nostalgico prima di osservare il ragazzo "solo che ora non son più sola..."
"Sasayu, dammi il cambio!"
Squillando nel brusio di sottofondo che regnava nell'avamposto dalle rosse colonne e dalle pareti in muratura, una voce attirò l'attenzione della cacciatrice prima che una rosea e dolce figura non la raggiungesse, fermandosi a pochi passi da lei con un aggraziato sorrisetto in volto, chinandosi in avanti col busto per osservarla meglio e nascondendo le mani dietro la schiena.
"Ma guarda chi è tornata a farmi visita" commentò con far interessato
"Buongiorno Konoha" la salutò timidamente
"Ciao Ratha-Naty, sono stata informata del vostro arrivo" annunciò prima di voltarsi verso il ragazzo "Questo quindi sarebbe il tuo mentore? Il famoso Alexander?"
"Sì, se non fosse stato per la tua lettera non immagino nemmeno dove sarei finita..."
"Non ringraziarmi" rise "sapere che hai trovato la tua strada è già di per sé-"
Non resistendo, cosciente del piccolo debito che aveva nei confronti della Dama ma anche degli immensi risultati portati dalla sua lettera, Natalie abbracciò l'amica che, ridendo, ricambiò prontamente il gesto scuotendo lentamente il capo.
"La nostra riunione ci sta rubando troppo tempo" commentò dopo poco "quindi con vostro permesso vi mostrerei la vostra stanza per i prossimi giorni ed organizzerei i buoni che Felcote vi ha dato per semplificare il vostro soggiorno"
"Fel-"
"Certamente" s'intromise Alexander ponendo una mano sulla spalla dell'allieva prima di porgere il mazzo di fogli alla Dama
Seguendo Konoha, mentre questa trasportava una piccola cassa verso i piani superiori dell'Immenso edificio dell'Avamposto della Gilda, i tre giunsero di fronte ad una porta prima che la guida l'aprisse porgendo loro due chiavi, facendo successivamente strada e poggiando la cassa su di un ampio mobile.
"Questa sarà stanza in cui potrete passare il resto della vostra permanenza. In caso di problemi avvisatemi e penserò io stessa a porvici rimedio...siete ospiti speciali dopotutto!" affermò con sguardo furbo prima di cominciare a svuotare la piccola cassa decorata con semplici bassorilievi "Passando a questioni più semplici, questi sono i vassoi che potrete usare alle terme, galleggiano" spiegò "in aggiunta dei bicchieri per liquore e, ovviamente, un assaggio del suddetto. Casomai lo finiste, non esitate a chiederne altro" annunciò con sguardo e tono ambigui
"Grazie mille-"
"Non ho ancora terminato" interruppe il veterano puntandogli un dito contro "In aggiunta come regalo ed anche per ringraziare Natalie di essersi occupata in passato di una seccatura acquatica, due completi tradizionali dei cacciatori di Yukumo. Il tutto è offerto dalla Gilda con dei carinissimi Gargua gonfiabili che, nelle terme, userò come munizioni qualora faceste casino" terminò gonfiandone uno sul posto e porgendolo ai due
"Grazie" rise lui "comunque, ospiti speciali?" chiese confuso
"Felcote ci ha detto che un veterano bisognoso di cure ed una cacciatrice di mia conoscenza, reduce dall'abbattimento di un Drago Anziano...ottimo lavoro" s'interruppe per complimentarsi "sarebbero venuti qui per qualche giorno a spese della Gilda, ergo il mazzo di Buoni Termali in vostro possesso" spiegò vedendo i loro sguardi ancor più confusi "...ma dalla vostra reazione suppongo cha abbia usato i Buoni per picchiarvi e che vi abbia cacciati da casa vostra insultandovi come solo lei sa fare"
"Tu...sei brava" commentò lui sconcertato
"Lo so" ridacchiò "posso fare altro per voi?"
"Potresti-" cominciò l'altra
"Oltre ad avvisare Kioko e Shiori della tua presenza?" la interruppe
"Sei brava davvero..." si complimentò sorpresa

Osservando la Dama allontanarsi con piccoli ed orgogliosi saltelli mentre li lasciava soli, i due osservarono la grande stanza poggiando di fianco alla cassa le poche cose che avevano portato con loro.
Grandi affreschi decoravano, con scene di vita quotidiana e di caccia, le pareti in legno mentre massicce colonne dello stesso materiale, più piccole di quelle portanti, risaltavano grazio al carminio rosso di con cui erano state ridipinte. Il pavimento in parquet variava come un insieme di onde monocromatiche, partendo dal grigio pietra e continuando a scurirsi fino al nero nel peculiare gioco di uno stesso colore. Alla loro sinistra, un largo mobile giaceva contro la parete, presentandosi come un connubio tra una cassettiera, una scrivania ed una specchiera. Sulla loro destra, invece, un ampio ma basso letto matrimoniale, nello stile di Yukumo, occupava tutto il lato della stanza sfoggiando due elaborati comodini sormontati da delle mensole a muro.
Al centro della stanza, oltre l'arancione tappeto con bordo e simbolo della Gilda in rosso, un ampio balcone con due sedie ed un tavolino offriva una spettacolare vista sui picchi e sulle sorgenti alle spalle del villaggio.
Proprio su quest'ultimo, sedendosi tranquillamente, i due si concessero qualche momento per raccogliere i loro pensieri ed ammirare il panorama.
"Pensavo non saremmo più arrivati" commentò lei
"Viaggiare è stancante"
"Vorrei ricordavi che io ho viaggiato fin da Astera per arrivare qui" ribatté "domanda, chi è Felcote?"
"Nekoth è un Cavaliere della Gilda" cominciò a spiegare "e spesso opera come agente sotto copertura quindi, per questioni di sicurezza, ha molti nomi. Qui, per esempio, è Felcote, a Pokke è Nekoth, a Val Habar è Batuffola, a Bherna è Batuffolina" elencò qualche esempio
"Interessante" commentò curiosa prima di voltarsi verso la stanza "Voglio provare quel completo da caccia" farfugliò
"Allora vallo a provare e sta' tranquilla che non proverò a voltarmi"
"Non è questo che mi preoccupa" rispose fulminandolo con lo sguardo "Prova a farti male in mia assenza e...e...e vedrai!" lo avvertì "E non ridere! Non sono brava con le minacce!"
Alzandosi lentamente e continuando a guardarlo male, Natalie prese gli abiti piegati notando una evidente differenza in proporzioni e capendo, immediatamente, quale fosse quello a lei destinato. Stendendo la tenuta sul letto osservò l'ampio cappello circolare prima di riporlo a terra e cominciare a spogliarsi lanciando, sporadicamente, occhiatacce verso il mentore.
Indossata la scurissima pettorina smanicata ed i larghi pantaloni del medesimo colore ma decorati in bianco e rosso alla base delle gambe, Natalie richiuse l'arancione falda attorno alla sua vita prima di indossare i rossi bracciali. Raccolti i violacei capelli in una lunga treccia, infine, si aggiustò l'ampio cappello assicurandolo con un paio di lacci che richiuse sotto il mento.
Osservandosi di fronte allo specchio, ammirò come tanti colori potessero creare un'immagine tanto elegante e tanto armoniosa da lasciarla per qualche momento senza parole. Scuotendo il capo per veder la lunga piuma azzurra dondolare, aggiustò qualche ultimo dettaglio prima di tornare dal mentore.
"Dovete provarla!" ordinò entusiasta facendolo saltare in piedi dallo spavento "è bellissima, è comodissima, è freschissima e-"
"Ti sembra il caso di sgattaiolare alle mie spalle e lanciare un urlo?" la rimproverò vedendola scoppiare a ridere "Ad ogni modo, ti sta bene" commentò osservandola mentre lei si girava con un'aggraziata piroetta "tranne la treccia"
"Era Lylian che mi sistemava i capelli"
"Tua sorella? Siediti" sospirò
Facendo come le era stato detto, la ragazza vide il mentore alzarsi per poi fermarsi alle sue spalle, sentendolo sciogliere la treccia con rapidi movimenti prima di rifargliela con calma. Notando una certa similarità a quando l'aveva aiutata a ritirarsi le bende, Natalie sentì nuovamente quella vulnerabilità e quella sicurezza che aveva provato al tempo ma, in pochi istanti, tutto terminò non appena sentì la nuova treccia appoggiarsi sulla sua spalla.
"Dopo il vostro aiuto, quasi, mi spiace lasciarvi solo" commentò ridendo "quasi..."
"Non dovevi incontrare qualcuno?"
"Giusto!" si ricordò alzandosi di scatto "Grazie per la treccia!"
Posandogli, come se fosse un gesto naturale o automatico, un innocente e leggero bacio sulla guancia come ringraziamento, Natalie corse verso la porta prendendo una delle due chiavi della stanza e scomparendo sotto lo sguardo d'Alexander.
"Potessi sempre vederti tanto allegra" constatò vedendo i suoi precedenti abiti, insieme ad altri oggetti, sparsi tra letto e scrivania "tanto allegra quando caotica" rise infine

Correndo per le scale con leggeri passi, la giovane raggiunse il pian terreno dove, immediatamente, si presentò a Konoha, adornata d'un entusiasmo quasi bambinesco.
"Non ti sta male..." valutò la Dama "hai mai pensato di venire a vivere qui?"
"No, grazie, sto bene dove sono" rispose con un sorriso lusingato in volto
"A proposito, stai attenta" consigliò con sguardo furbo, guardando alle sue spalle
"Chi? Cosa?"
Voltandosi di scatto dopo aver sentito quella raccomandazione, Natalie riuscì solo a intravedere l'euforico sorriso di Kioko, coronato dai cinerei capelli, mentre questa le saltava addosso in un entusiastico abbraccio, rischiando di farla cadere contro il bancone e liberando i capelli di entrambe dalla presa dei copricapo che ricaddero alle loro spalle.
Osservandole e scuotendo il capo in disapprovazione ma potendo immaginare la loro felicità, Konoha e Sasayu conoscessero loro quell'attimo di lascività senza rimproverarle.
"Naty!" la salutò "Come stai? Perché sei imbarazzata? Posso riavere il mio braccialetto?"
"Bene, non sono imbarazzata..." rispose freddamente "...e no"
"Va bene, cioè, non va bene ma va bene! Cosa ci fai qui? Da quando sei qui? Per quanto resti? Perché sei vestita come noi? Ti sei trasferita? Vuoi trasferirti? Vuoi trasferirti!"
"Quel che sto provando a chiederti..." sospirò "è dove si trova Shiori"
"Morta"
"Non saresti così felice"
"Shiori sta benissimo" intervenne Konoha dando un colpetto di libro in testa alla cacciatrice "e tu dovresti essere con lei"
"Pausa provviste?" propose imbarazzata
"Vai o ufficializzo il tuo ritiro" minacciò
"Vado!" urlò prendendo il polso dell'amica "Ci vediamo in serata!"
Venendo strattonata da Kioko, Natalie accompagnò, non di sua volontà, la ragazza nei Boschi di Yukumo, felice di aver riacceso quella vecchia amicizia e in anticipazione per l'improvvisa avventura di cui, ancora, non era riuscita a chieder nulla.

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