π‹π¨π―πž 𝐚𝐭 𝐟𝐒𝐫𝐬𝐭 𝐜π₯...

By Frasigno02

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Uno scontro, delle scuse, delle scale. Tutto o forse niente avrΓ  inizio da queste tre cose: amore, passione... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11

Capitolo 8

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By Frasigno02

𝙅𝙞𝙣'𝙨 𝙋𝙊𝙑

Scappai in bagno più veloce della luce e mi chiusi a chiave la porta alle spalle.

Con respiri profondi mi appoggiai alla porta di schiena e cercai di calmarmi o per lo meno provai a calmare il mio amichetto là sotto. Appena chiusi gli occhi però mi ricordai della pressione della sua manina vicino al mio big Jin, il suo strusciarsi involontario per mantenere l'equilibrio, il suo seno che sfiorava il mio braccio, le sue labbra a un centimetro dalle mie, la sua mano che mi sfiorava nel mio punto più sensibile.

Bene, più che calmarsi, il mio cazzo diventò ancora più duro, tanto da iniziare a farmi male, urlando di essere liberato e usato.

Oh sapeva solo dio quanto avrei voluto usarlo in quel momento con qualcuno, ma non era proprio né il luogo nel il momento adatto quello.

Invaso dal desiderio feci correre una mano sul cavallo dei pantaloni e gemetti, immaginando che quella mano non fosse la mia, ma una molto più piccolina.

Allora mi slacciai i pantaloni, li abbassai insieme ai boxer e liberai la mia erezione pulsante che iniziai ad accarezzare.

Mi facevo pena da solo, per un paio di sfioramenti e due labbra ce l'avevo duro come il marmo, mi sentivo un ragazzino alle prime armi, ma lei mi faceva questo effetto stranissimo, non avevo mai provato tanta eccitazione per nessuna.

Sin dal primo momento in cui ci scontrammo sulle scale, avevo sentito il suo profumo di vaniglia e poi il suo corpo così formoso che aggraziatamente saliva le scale, quel culo che dondolava a destra e a sinistra.

Gemetti un po' più forte, stringendo il mio cazzo con più decisione e aumentando i movimenti della mia mano.

Poi poco fa quando mi si scontrò addosso, il suo profumo mi invase e qualcuno si rianimò dopo secoli.

Ero famelico.

E ancora cinque minuti prima quello strusciarsi, mi aveva fatto impazzire. Volevo scoparmela, forte, a lungo per una notte intera. Non facevo più del vero sesso da quando quella bastarda senza cuore della mia ex mi aveva lasciato, perchè non ne sentivo neanche più il bisogno, ma adesso, adesso era tutta un'altra storia.

La mia mano si mosse sempre più veloce, iniziai a dondolare il bacino in avanti per andare incontro alla mia mano, gemetti roco, appoggiai la testa alla porta e voltai gli occhi all'indietro in estasi.

-Hyung ci devi mettere ancora molto? Angelica ha detto che avete lezione fra poco.-

Sobbalzai spaventato dalla voce di Tae dietro la porta del bagno, quindi rallentai il movimento della mia mano, ma non mi fermai, mancava poco: -Ho quasi... finito... un secondo..- ansimai cercando di avere un tono di voce normale.

-Ok ma sbrigati!- e lo sentii andarsene.

Senza più nessuna distrazione continuai ancora più forte e immaginando quei suoi boccioli rossi sul mio membro, venni copiosamente con un ringhio sulla mia mano e sul pavimento.

Esausto, ma appagato almeno in parte, mi tirai su i pantaloni, mi lavai e lavai anche il pavimento.

Mi guardai allo specchio per sistemarmi un secondo e vidi di avere la faccia di uno che aveva appena avuto un'orgasmo: capelli scompigliati, pupille dilatate, fiatone, volto rosso per lo sforzo. Non potevo farmi vedere così, come un ragazzino imbecille in piena fase ormonale che doveva andarsi a masturbare in bagno perchè non era capace di controllarsi.

Così mi lavai la faccia e aspettai fino a riavere il respiro regolare e gli occhi normali.

Non capivo perchè la sua presenza mi facesse questo effetto, avevo giurato a me stesso che dopo quello che mi aveva fatto quello che pensavo fosse l'amore della mia vita, non avrei più fatto niente con nessuna. Non avrei più pensato all'amore, o ai sentimenti e sinceramente neanche al sesso. Ero uno di quelli che andava a letto con una ragazza solo se veramente preso, fare l'amore era mille volte meglio di fare del mero sesso, però i miei bisogni restavano e quindi, nonostante avrei potuto avere chi volevo, mi accontentavo da solo. Squallido, ma necessario.

Però oggi è stato diverso. Quando ho visto che non arrivava più ci sono rimasto male, malissimo e di solito il primo ad arrivare in ritardo sono io, ma non quel giorno: infatti già alle 12:15 ero pronto e la stavo aspettando. Avevo il bisogno di rivederla, mi metteva addosso una sensazione di leggerezza incredibile, mai provata prima.

Deluso, ero andato dai miei compagni per allenarmi e scaricare la rabbia, ma quando l'avevo vista spuntare dalla porta scemò tutto via in un secondo. Feci lo scorbutico perchè doveva capire che non poteva più arrivare in ritardo, che non era professionale... si certo in realtà era perchè mi aveva fatto stare male, ma questo non doveva saperlo.

Poi aveva incontrato i ragazzi e mi ero irritato: la guardavano tutti con troppa insistenza come se avesse una terza tetta; in più Hoseok ci aveva subito provato con lei e questo mi aveva fatto infuriare, senza un perchè; per non parlare del maknae, era il mio fratellino, ma il modo in cui lei gli sorrideva, come se fosse l'essere più carino al mondo mi infastidiva da morire.

Ma più di tutto il modo in cui scherzava e rideva con Hobi: non lo aveva mai fatto con me e avevo sempre cercato di essere simpatico, anche quando si era presentata quella mattina in agenzia con una sbornia visibilissima ed ero dato gentile quando l'avevo aiutata sconquassata da una forte tosse, mi ero preoccupato per lei. Ma allora perchè il suo sorriso lui lo poteva vedere rivolto a se stesso e io no? Cosa aveva di speciale lui che io non avevo?

Smisi di pensarci per evitare di farmi andare il cervello in fiamme. Mi aggiustai ancora un po' e finalmente raggiunsi una faccia normale e non più quella di uno che aveva appena fatto sesso, cosa vera in parte, ma che sicuro non volevo che qualcuno notasse.

Allora uscii dal bagno e mi avviai verso la sala prove dove lei mi stava aspettando.

Entrato nella sala sentii subito Yoongi dirmi ghignando: -Spero tu abbia calmato la situazione in bagno, sembravi un allupato.-

Bastardo, lui se ne era accorto subito e si era messo a ridere invece di aiutarmi. Con un leggero rossore gli risposi: -Si, maledetto, tutto a posto.-

Con un ghigno e una mezza risata si allontanò e ritornò a dormire, mentre io mi avviai verso Angelica che era ancora seduta al suo posto, ma con affianco Jungkook e JHope che ci provavano spudoratamente con lei.

JK lo potevo anche perdonare era il maknae, ma soprattutto era ancora un ragazzino e io al posto suo mi sarei direttamente gettato su di lei; ma JHope, invece, continuava ad irritarmi sempre di più, mostrava troppo interesse e questo non mi piaceva, soprattutto non mi piacevano gli occhi che lei faceva quando c'era lui.

-Ragazzina andiamo.- le dissi, una volta raggiunta, in modo abbastanza brusco indicandole con un cenno la porta, non volevo, ma ero veramente infastidito e non potei far altro che sputare un ordine, più che la richiesta che volevo effettivamente farle.

Allora si alzò dalla sedia, si girò e si piegò a novanta davanti a me per prendere le sue cose.

I miei occhi vennero calamitati da quel culo perfetto e sodo che ondeggiava proprio ad altezza del mio pacco. Scenari tutt'altro che casti iniziarono a dipingersi nella mia mente: io che la prendevo da dietro afferrandole i fianchi tra le mani per spingerla contro di me, lei che gemeva sotto il mio tocco, il suo volto infuocato dall'orgasmo.

Perchè? Non mi era successo mai, neanche con la mia unica ex, di provare questa attrazione fisica incredibile, di sentirmi così attratto da un corpo, non capivo, non riuscivo a spostare la mia mente da quell'unico pensiero martellante. Dovevo risolvere la cosa e al più presto.

Big Jin ovviamente  si risvegliò in men che non si dica e a disagio cercai di coprirlo con la felpa extralarge che avevo indossato prima, sempre per lo stesso motivo, tentando di non guardare più e fallendo miseramente.

Inutile dire che anche un'erezione del tipo che stavo avendo adesso, dopo aver appena finito di darmi piacere, non mi era mai capitata. Di solito resistevo molto a lungo, ma non facevo mai secondi round, avevo bisogno di tempo per ricaricarmi, ma perche adesso sembravo uno che aveva preso cinque pilloline blu tutte di fila?

Anche in bagno, non ero mai venuto coì velocemente, ma immaginando lei inginocchiata davanti a me, i suoi ansimi, il suo volto stremato, i suoi seni, tutto mi aveva fatto raggiungere subito il culmine in pochi minuti.

Oh andiamo ma quanto ci metteva a prendere un paio di borse?

Sfregai le gambe tra loro per tentare di darmi sollievo e qualcuno lo notò: Jimin seduto poco li avanti mi guardò scioccato e subito dopo si mise a ridere a crepapelle, io lo fulminai con lo sguardo. Come si permetteva di ridere del suo Hyung quando era in una situazione così, piccolo bastardello, gliel'avrei fatta pagare.

Taehyung gli si avvicinò e gli chiese perchè stesse ridendo, allora lui gli sussurrò il motivo all'orecchio. Tae si voltò a guardarmi, poi guardò la posizione della ragazza davanti a me e iniziò a ridere anche lui come se non ci fosse un domani.

Sì, grazie, grazie tante, davvero gentilissimi e delicati.

Finalmente Angelica si alzò e si voltò verso di me dicendomi che era pronta. Mi incantai a guardare il suo volto: era bella, ma bella davvero, capii subito perchè l'avevano presa all'audizione, un volto e una voce come la sua non si vedevano molto spesso uniti in giro.

Lei mi guardò e mi chiese: -Jin- oddio era la prima volta che mi chiamava così, la mia erezione pulsò immaginandomi scenari in cui avrebbe urlato il mio nome -andiamo?-

Svegliatomi dalla mia trans annuì, mi girai e mi avviai verso le porta sapendo che mi stava seguendo. Uscii in corridoio e entrai nella porta parallela a quella da cui eravamo usciti.

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