School of Heroes - da revisio...

By GiulSma

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⚠️ Storia da revisionare ⚠️ Immaginate di vivere in un mondo dove esistono i superpoteri e di essere trascina... More

1.William Clark
2.Test d'ingresso
3.Primo giorno
4.Nome da supereroe
5.Sogno
6.Un ritorno pieno di misteri
7.Tre amici entrano in un bar...
8.Un filo, due uscite
9.Festival
10.Interrogatorio
11.Pigiama party (parte 1)
12.Pigiama party (parte 2)
13.Pigiama party (parte 3)
14.Incendio
15.Incontro pericoloso
16.Portachiavi
17.Zia Phoebe
18.Vita nel Connecticut
20.Un nuovo eroe
21.Villains
22.Ritorno a casa
23.Coma
24.La verità
25.Piccoli amori
26.Rancore
27.Fuggitivo a scuola
28.Potere
29.I finti dèi
30.Successione
31.Il risveglio del tredicesimo titano
32.Primo giorno da stagista
33.Flame
34.Vecchi amici
35.La battaglia di Springville (pt. 1)
36.La battaglia di Springville (pt.2)
37.Mostro
38.Amori proibiti
39.Oil and Water
40.Ghiaccio
41.Amy
42.Il sogno più bello
43.Black Night Bar
44.La famiglia Castillo
45.Angel
46.Padre, Figlio e Potere Primario
47.Ballo d'autunno
48.L'origine di Nightmare
49.Cinquecentomila
50.Bacio dietro le sbarre
51.Due anime
52.Sacrificio eroico
53.Caos
54.Cenere alla cenere
55.Attraverso i ricordi
56.Compleanno
57.Il bacio perfetto
🎖Super Traguardi 🎖
🎬 Backstage 🎬

19.Dolorosa battaglia

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By GiulSma

Il Boss dei Villain era lì, sopra quel cumulo di macerie che un tempo era una fabbrica. Gli Element erano di fronte a lui con me ferite ancora doloranti che facevano da cattivo presagio, ma non potevano fermarsi proprio ora, si sarebbero spinti al massimo delle loro forze come in passato e avrebbero salvato il mondo.

«Che onore vedervi qui davanti a me» disse l'uomo picchiettando le dita sul suo bastone.
«Come pensi di affrontarci, vecchietto?» chiese Pyro con tono di sfida. «Mandando una ragazzina in grado di mutare forma come l'ultima volta?»
«Intendi dire una dei miei allievi prediletti? Ho sentito dire che l'avete catturata, ottimo lavoro, ma non mi importa poi così tanto di lei»
«Cosa intendi?»
«Lei era solo una sostituta momentanea, ma vorrei evitare di parlare troppo, preferisco l'azione»
«E come pensi di fare a combatterci? Sei solo un testardo nonnino malvagio, non penso nemmeno che tu riesca a correre o a schivare dei colpi»
«Speravo che tu me lo chiedessi...» il cattivo si voltò. «DarkMind, Electros, sistemateli per bene. È la vostra occasione per rendermi fiero»

Da dietro di lui apparvero due ragazzi vestiti di nero con delle maschere alquanto minacciose. Li osservavano dall'alto in basso con una freddezza tale da far gelare il sangue nelle vene a tutti gli eroi.

Hydro scandalizzato replicò. «Come puoi far combattere dei ragazzini?!»
«Loro non sono ragazzini comuni, loro sono vere e proprie armi da guerra e lo vedrete proprio ora. Bene, in bocca al lupo. Ho un tè caldo che mi aspetta»
«Tu! Bastar-»

DarkMind mosse una mano verso di lui bloccandogli le vie respiratorie. Hydro boccheggiò cadendo in ginocchio. Il suo volto iniziò a passare dal rosso al viola. Pyro, senza pensarci due volte, corse verso la ragazzina. Provò a colpirla ma era troppo agile per un uomo stanco e dolorante come lui. Venne spinto giù dal cumulo di macerie e rotolò fino ai piedi dei suoi compagni impietriti dalla paura.
DarkMind aveva smesso di bloccare il respiro dell'eroe col potere dell'acqua e ora se ne stava al fianco del suo compagno.

Gli Element non si diedero per vinti: scattarono tutti ad una velocità impressionante verso i ragazzini e li bloccarono con delle manette fatte a posta per contenere i poteri, poi Pyro e Geo andarono contro al Boss che stava sorseggiando il suo tè in disparte.
Era vulnerabile, quale momento migliore di questo per attaccarlo? Ci provarono e ci misero tutte le loro forze. Pyro urlò il suo solito: "fire cannon!", Geo il suo "stone fist!" e si avvicinarono al loro nemico ad una velocità talmente elevata che non si riuscivano nemmeno a vedere con le telecamere con cui i giornalisti sugli elicotteri li stavano riprendendo. 

Accadde una cosa inaspettata: il capo rivolse loro il suo sguardo penetrante e tutto si ricoprì di nero. I colpi che sarebbero dovuti andare dritti sul Boss dei Villain erano finiti su un muro di una palazzina che crollò subito dopo.

L'uomo dalla faccia mezza squagliata si mise a ridere di gusto. «Vi siete rammolliti a tal punto da non riuscire nemmeno a colpirmi? Ottimo» Si girò verso i suoi due pupilli e con uno schiocco di dita li liberò dalle manette. «Ora tocca a voi».
DarkMind ed Electros andarono contro alla squadra di supereroi senza farselo ripetere due volte. Il maestro contava su di loro e non potevano deluderlo.

Geo provò ad intrappolare i due in una cupola di terra, ma erano troppo veloci. Lo raggiunsero e insieme lo colpirono con tutta la loro forza e lo mandarono a sbattere contro il muro di un negozio a un centinaio di metri più avanti. Concentrarono poi la loro attenzione verso gli Element rimasti.
DarkMind puntò la sua mano verso Anemo e irrigidì le dita bloccando ogni suo movimento, Electros sfruttò l'elettricità nell'aria per concentrarla attorno alla sua mano e scattò verso l'eroe pronto a distruggerlo, ma venne fermato da un muro impenetrabile di acqua e fuoco.
Improvvisamente il muro di mescolò e il campo di battaglia venne ricoperto da una fitta nube di vapore.

I due Villain si misero schiena contro schiena aspettandosi degli attacchi da parte degli Element.
Pyro sbucò fuori dalla nube con i polmoni pieni di fuoco e lo sputò tutto su di loro con tutta la sua forza, ma DarkMind lo deviò con un semplice gesto della mano lasciando l'eroe di stucco. Electros ne approfittò: raccolse una gigantesca quantità di energia e la scagliò contro l'eroe sotto forma di fulmine.

Pyro non riuscì a schivarlo, ma fortunatamente intervenne Geo che, dopo essersi ripreso dall'attacco subito, creò un muro attorno al suo compagno proteggendolo. La barriera si ritirò appena l'eroe giunse al fianco dell'amico.
«G-Geo... I-il potere del ragazzo lo conosciamo bene...» balbettò lui.
Si rivolsero al Boss dei Villain che stava osservando il tutto sul balcone di un palazzo tutto crepato. «Tu! Cos'è questa storia?!» urlò Pyro. «Come fa questo ragazzo ad avere il potere di Lightning? Era unico al mondo!»
Il nemico ridacchiò. «Oh, pensi che io abbia rubato il potere del tuo ex compagno di squadra che ho ucciso durante l'ultimo scontro e lo abbia dato a questo ragazzo? Sei completamente fuori strada. Mai sentito parlare di genetica?»

Pyro fissò il ragazzo con gli occhi spalancati dal terrore.
Electros vacillò un attimo e si aggrappò alla sua amica. Aveva appena avuto una rivelazione alquanto sconcertante: lui era il figlio di un ex membro degli Element. Perché il suo maestro glielo aveva tenuto nascosto? E perché glielo aveva rivelato proprio in quel momento?

L'eroe capì il suo stato d'animo e gli si avvicinò senza spaventarlo. «Ragazzo... Non so cosa dirti, ma hai visto tu stesso che uomo orribile è quest'uomo che tanto ammiri. Te lo chiedo per favore: smettila di lottare, non servirà a nulla. Il tuo capo non ti darà mai ciò che ti ha promesso, anzi ti tradirà. Vuoi davvero questo? Vuoi davvero essere una persona temuta da tutti e abbandonata a se stessa?»
«Lasciami stare...» disse Electros stringendo i pugni. «Non ho nulla a che fare con voi eroi e il mio futuro non dovrebbe preoccuparvi. Io so benissimo cosa voglio essere e non mi importa se sarò temuto da tutti e allontanato...»
«Te ne potresti pentire in futuro»
«Io vivo il presente»
«Sei irrecuperabile... proprio come lui»

Electros urlò infuriato e scaraventò la sua rabbia contro Pyro che venne folgorato e cadde fumante ai piedi dei due ragazzi.
Geo corse in suo soccorso imprigionando i due Villain in una cupola di terra con dei buchi per l'aria.

DarkMind non sapeva che fare. Era scioccata tanto quanto il suo amico e non riusciva a concentrarsi per usare la telecinesi.
«Ma certo!» esclamò ottenendo l'attenzione di Electros. «Non lo hai capito? Il capo ci ha messo alla prova, te soprattutto. Ha rivelato quell'informazione sulle tue origini mettendo in crisi sia gli eroi che noi. Voleva vedere se saremmo stati capaci di mantenere il controllo»
«Hai... ragione»
«Kyle... Andrà tutto bene, ci sono io con te. Riusciremo a vincere, te lo prometto»

Si diedero un cinque sorridendosi da sotto le maschere e sfondarono il muro con i loro poteri.
Il ragazzo folgorò Anemo e Hydro, i più vicini, e la sua amica bloccò i movimenti di Pyro e Geo.
Li avevano neutralizzati per il momento, ma come avrebbero fatto ad eliminarli?

Accadde una cosa inaspettata: il loro capo tirò una fiala con un liquido giallo al suo interno contro Pyro. Essa si ruppe rilasciando del vapore che l'eroe aspirò involontariamente e improvvisamente egli digrignò i denti e si gettò furiosamente contro DarkMind buttandola a terra e tenendola incollata al cemento premendole la testa.
La sua maschera iniziò a creparsi.

*****

Will stava guardando il combattimento in diretta televisiva ed era a dir poco terrorizzato. Aveva stretto  i pugni talmente tanto da conficcarsi le unghie nelle mani. Si era creato dei solchi profondi nella pelle, ma quello era l'ultimo dei suoi problemi.
DarkMind stava lottando al fianco di un altro ragazzo, probabilmente quello che aveva visto nella libreria, e stava per vincere. Era spaventosamente forte.
Improvvisamente vide del fumo giallo attorno al volto di Pyro che subito dopo si buttò contro la ragazza e la tenne ferma a terra.

Will sobbalzò. "Un attimo... Io mi sto seriamente preoccupando per lei?" pensò. "Ma cosa mi sta succedendo? Lei dovrebbe essere mia nemica in questo momento, dovrei tifare per gli Element... ma Pyro le sta facendo del male".

Continuò ad osservare la scena. L'elicottero si era tenuto a debita distanza dalla battaglia e quindi si vedeva tutto un po' piccolo, ma si riusciva comunque a capire cosa stessero facendo: Pyro stava tenendo bloccata DarkMind e gli altri Element stavano trattenendo Electros. Il ragazzo aveva paura che l'eroe avesse potuto uccidere la sua amica. Ma che cosa gli era preso? Prima Pyro era calmo e lottava puntando a non fare troppo male ai due ragazzi e ora stava sfogando tutta la sua rabbia contro la povera DarkMind.

"È incredibile! Un eroe che si accanisce su una giovane Villain. Sarà giusto o meno?" disse la giornalista. "La situazione è critica, non si capisce chi abbia la meglio. Il Boss è in disparte a guardare la scena mentre due dei suoi giovani sottoposti stanno lottando contro la squadra di eroi più forte del mondo. Non si ha ancora capito il motivo di tale scelta, ma presto lo scopriremo"

Will si avvicinò allo schermo cercando di scorgere meglio la figura della ragazza. "Resisti" continuava a pensare. "Tu puoi farcela a sopravvivere... Io so che puoi farlo e allo stesso tempo non fare del male agli Element... Tu sei buona, DarkMind..."

*****

Non poteva mollare proprio in quel momento. Il suo maestro la stava guardando e persino il mondo intero. Riusciva a vedere gli elicotteri con tutti i giornalisti all'interno.
Le faceva male la testa e tutto il corpo. Pyro la stava spingendo contro il cemento e la sua maschera si stava crepando. Non poteva certo implorare pietà, lei era quella che doveva spingere le persone a supplicarla e non il contrario, ma doveva ammettere che aveva paura. Il terrore di essere uccisa da quell'uomo si faceva sentire. Se avesse usato il potere del fuoco contro di lei l'avrebbe bruciata viva.
Chiuse gli occhi e si concentrò. Un modo c'era per liberarsi di lui.

Electros urlò il suo nome un paio di volte cercando di liberarsi dalla presa di Geo e Anemo. Hydro era andato a cercare di placare il suo compagno.
Il giovane Villain non riusciva a starsene lì a guardare la sua migliore amica soffrire. Non era giusto. Il maestro li aveva mandati a morire in quello scontro e se ne stava in disparte a godersi lo spettacolo. Era un verme schifoso, lo odiava. Aveva ucciso la sua famiglia e gli aveva rivelato quella cosa come se niente fosse, ma non poteva certo andargli contro. Avrebbe significato tradire anche la sua migliore amica e non voleva affatto ferirla.

Riuscì a liberarsi dalla presa degli eroi e a folgorare per bene il corpo di Pyro. Il membro degli Element rimase per un attimo fermo e subito dopo si voltò verso il ragazzo mostrando il suo volto rabbioso. Gli occhi erano iniettati di sangue e dalla bocca gli usciva della schiuma, sembrava un cane rabbioso.

«Uccidere...» disse l'uomo lasciando andare DarkMind. «Uccidere gli Element...»

La ragazza era riuscita a prendere il controllo dell'eroe e a rivoltarlo contro i suoi stessi alleati.
Electros corse dalla sua amica e la aiutò a rialzarsi sentendo però i suoi gemiti di dolore. Quel maledetto Pyro le aveva procurato molte ferite che purtroppo si sarebbero dovute curare con un intervento.

L'uomo che si era rivoltato ai suoi stessi colleghi era davanti a loro, la testa leggermente inclinata e gli occhi all'indietro che facevano vedere il bianco delle sue pupille. Era uno spettacolo orribile per i suoi compagni.
Provarono a fermarlo ma niente da fare: era troppo forte.

Geo provò ad imprigionarlo in una spessa prigione di terra e cemento, ma neppure questa bastò a fermare la sua furia. Se avesse combattuto in quel modo contro il Boss dei Villain sarebbe riuscito a batterlo in poco tempo, peccato che DarkMind lo stesse controllando e che ben presto lo avrebbe ucciso.

Hydro evocò un getto d'acqua per contrastare la fiammata che stava per lanciare contro Anemo. Subito dopo ruppe un estintore e sfruttò l'acqua per creare una bolla che potesse contenerlo.
Inizialmente funzionò, ma l'eroe era troppo forte persino per quella. Riuscì a liberarsi facendola evaporare e si gettò contro Anemo con la bocca piena di fiamme, ma Geo lo ricoprì di terra e cemento bloccandolo.

«Mi dispiace amico mio, ma ho dovuto...» si scusò Geo avvicinandosi a lui.

Improvvisamente venne colpito alle spalle da Anemo, anche questi controllato da DarkMind. Li stava mettendo uno contro l'altro fino a lasciare che questi si uccidessero a vicenda. Ma non poteva controllarne più di uno di loro alla volta come invece era capace il Boss dei Villain. Da una parte era un vantaggio, dall'altra non si poteva nemmeno considerare un motivo di sollievo.

«DarkMind...» le sussurrò il suo amico.
«Cosa c'è? Stiamo vincendo. Pyro ha cinque costole rotte e una rabbia incontrollabile e Anemo sta per uccidere i suoi compagni»
«È proprio questo che mi...»
«Fermo. Non dire nulla. Ti ricordo che qualcuno ci sta osservando» Fece un cenno del capo verso il Boss dei Villain. «Me lo dirai dopo la battaglia»

Anemo sollevò in aria Geo e lo sbatté a terra sfondando il cemento. Si sentì il rumore delle sue ossa sfracellarsi seguito da un gemito e vomitò sangue. Mai nella sua vita era arrivato a venire ferito così tanto. Era invecchiato e si era indebolito, non ci poteva fare niente. La sua ora stava per tramontare, ma quando stava ormai per arrendersi Hydro corse in suo soccorso spingendo via Anemo.
Geo utilizzò le sue ultime forze per creare una cupola per imprigionare il collega e funzionò, o almeno così pensava prima di svenire e lasciare l'eroe col potere dell'acqua a combattere da solo.

L'Element dell'aria distrusse un lato della cupola con uno spostamento d'aria e si gettò contro il suo nuovo nemico. I suoi occhi erano rovesciati all'indietro come quelli di Pyro e non c'era alcun modo per farlo tornare in sé. Quella ragazza era fin troppo brava ad usare i suoi poteri, che seccatura. Non bastava la telecinesi, doveva anche saper usare il controllo mentale!

Schivò un colpo e tirò un calcio nei gioielli all'eroe dell'aria facendolo inginocchiare dal dolore.
"Mi dispiace amico" pensò facendosi un segno della croce.
Evocò un'enorme geyser e lo spinse in aria facendolo cadere da due o tre metri, ma questi atterrò perfettamente in piedi.
"Dannazione!"
Il suo amico era riuscito a riprendersi molto velocemente, non per questo era uno degli eroi più forti del mondo, fronteggiarlo era una vera sfida.

Schivò un altro suo pugno e ne parò un altro tirandolo poi per il braccio e facendolo cadere a terra con uno sgambetto. Non voleva lottare contro di lui, ma era l'unico modo per uscirne vivo.
Diede un'ultima occhiata alla situazione: Geo era a terra stremato, Pyro era incastrato in un blocco di terra con la testa penzolante e Anemo voleva ucciderlo. Quella era veramente la fine? No, non ancora. Doveva almeno liberare il suo amico dal controllo della ragazzina e l'unico modo era estirpare il problema alla radice.

Puntò il suo sguardo sulla ragazzina e con uno scatto arrivò da lei ad una velocità spaventosa. La strappò dalle braccia del suo amico e la gettò a terra prendendola per la maschera che si ruppe istantaneamente per l'impatto.

«No!» urlò Electros guardando prima DarkMind poi gli elicotteri con i giornalisti.
«Non preoccuparti mio piccolo soldatino, ci ho già pensato io alle telecamere. Procedete pure» disse il suo maestro.

Era definitivo: lo odiava con tutto se stesso. Non gli importava di essere stato cresciuto e accudito da lui, quel giorno aveva capito che era solo uno sporchissimo verme che non si sarebbe meritato nemmeno di respirare.
Avrebbe avuto la sua vendetta a tempo debito, ma ora doveva concentrarsi sulla sua amica che stava per rimetterci la vita.

Hydro continuava a spingerle la testa nel cemento urlandole: «Lascia andare il controllo su di lui! Lascialo!»
«Mai! Non mi farò comandare da un supereroe da quattro soldi come te!»
«Smettila, mostro!»
La ragazza smise di dimenarsi e puntò i suoi occhi color del cielo sull'uomo. Erano lucidi e delle lacrime stavano scendendo copiosamente da essi.
«Io... sono un mostro...?»

A Hydro gli si spezzò il cuore a vederla così. Come aveva potuto dire una cosa del genere ad una ragazzina? Era stato uno stupido. Quei bellissimi occhi azzurri lo stavano fissando e non poteva fare a meno di sentirsi in colpa. Se l'era presa con una persona che non c'entrava nulla, il vero mostro era il Boss dei Villain che aveva rovinato le vite di migliaia di persone se non milioni, lei era solo una giovane vittima che era stata istruita per assomigliare a quel verme.

«Mi... dispiace» sussurrò allontanandosi.

La ragazza lo osservò andarsene asciugandosi le lacrime. Come mai si stava scusando con lei? Non l'avrebbe dovuta uccidere? Non era una persona subdola che aveva il solo scopo di eliminare tutti i Villain? Quindi tutto ciò che le avevano insegnato, tutte le informazioni che le erano state date sugli eroi... erano errate?

Hydro alzò le braccia sventolando un brandello della sua tuta da supereroe rivolgendosi al Boss dei Villain. «Mi arrendo! Ci arrendiamo tutti! Avete vinto questa battaglia...»

L'anziano ridacchiò appoggiando sul muretto di un balcone la sua tazza e scese per terra aiutato dal suo potere di viaggiare nelle ombre. «Ottimo, ma io non volevo che vi arrendeste, anzi, volevo che continuaste a combattere fino alla morte. Peccato, dovrò rinunciare a questa parte della mia vendetta, d'altronde tu sei stato quello che ha avuto più pietà di me durante la scorsa battaglia» Gli si avvicinò all'orecchio. «Sei un debole»

Tirò fuori un coltello dalla tasca e provò a piantarlo nel petto dell'uomo ma qualcosa lo trattenne. Si voltò e vide un centinaio di eroi in giacca e cravatta con le maniche rialzate pronti a difendere con la vita ciò che rimaneva degli Element. Erano arrivati un po' tardi, ma era sempre meglio che non arrivare proprio.

Il Boss indietreggiò ghignando cercando di nascondere il suo timore, si avvicinò ai suoi prediletti e se ne andò via con loro attraverso l'ombra della notte che era scesa sulla città di New York.

Gli eroi avevano vinto, ma gli Element erano stati ormai sconfitti definitivamente.
Il destino era stato ormai scritto: non sarebbero stati loro a porre fine al dominio di quel pazzo, ma lo avrebbe fatto un'altra persona che in quel momento non aspettava altro che farsi avanti.

Hydro cadde in ginocchio stremato da tutto quello che aveva dovuto passare. Guardò uno ad uno i suoi compagni e sussurrò sconfitto: «Mi dispiace...»

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