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Door mikasadono

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II
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XXXIX
XL
XLI
XLII - epilogo

I

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Door mikasadono

"Il vento soffiava leggero e docile, saliva dal mare e raggiungeva i maestosi balconi di Chair Paravel. Là una figura austera osservava il sole tramontare placido dietro le montagne e i suoi raggi, stendevano con eleganza delle lunghe dita di luce sul grande palazzo.

Quelle dorate dita accarezzavano con delicatezza le alte e candide pareti di Chair Paravel facendolo scintillare di un piacevole color avorio. La luce si stendeva sulle lontane pianure e colorava di giallo gli alberi più alti delle foreste. Sul mare si ergeva il primo scorcio delle due lune di Narnia.

Sulle balconate del palazzo dei quattro troni vi erano degli stivali in pelle d'orso bruno oramai vecchi, mezzi sgualciti e macchiati di sangue. Stavano ai piedi di quella figura austera che contemplava la brulicante landa di Narnia che si preparava per la notte.
Infilati negli stivali, dei larghi pantaloni neri che si levavano fino alla vita, marcata da una cinta.
Il petto maschile avvolto in una giacca smanicata di pelle, anch'essa d'orso bruno. Le maniche vecchie e larghe di una camicia coprivano le braccia.
Una fibbia di pelle percorreva il busto di quella figura dalla spalla fino alla schiena: reggeva una lancia dal vivo colore del sangue, dalla lama biforcuta e l'asta ornata di nastri ormai macchiati e ingialliti dal tempo.
Un arma possente ma elegante, dal pomolo dorato con inciso il volto di Aslan.
Il vento proveniente dal mare s'infrangeva su dei lunghi capelli colore della pece, strettamente legati in molteplici trecce su tutto il capo.

Un viso scolpito e ben definito, nel quale vi stavano incastonati due preziosi occhi argento, contornati da lunghe occhiaie violacee che rendevano quel volto cupo.
Ecco quel viso che si alzava verso il cielo e lasciava che il vento gli cullasse i capelli oscuri e intensi in una danza placida e delicata.

Il sole cominciava a scomparire lontano per lasciar spazio alla notte e al suo freddo pungente.

Il bellissimo mare sotto Chair Paravel si muoveva e lento. Gli alberi si preparano alla notte accogliendo gli ultimi raggi di sole.

L'alta e snella figura scese dal parapetto del balcone e diede un ultimo sguardo al meraviglioso paesaggio."

《è proprio bello il tramonto oggi》

"La figura austera si inginocchiò senza indugio."

《non c'è bisogno t'inchini.》
《non importa》
《te l'avrò detto un sacco di volte》
《mi inchinerei a voi anche se io fossi in fin di vita...Re Edmund
《ora alzati》
《agli ordini》

"Eseguì e guardò il suo Re mentre si avvicinava al parapetto per godere anch'egli della maestosità di quella terra."

《tu sei nata qui?》
《si》
《sono sempre stato curioso delle tue origini, sei una figlia di Eva anche tu》
《non mi piace parlarne sire..》
《capisco...》

"Una tromba rieccheggiò sulle mura del palazzo."

《Re Edmund, devo lasciarla, è ora di chiudere i cancelli.》
《va bene》

"Ella s'inchinò ancora e si avviò verso l'esterno."

La donna austera solcava a grandi falcate i corridoi del maestoso palazzo.
Era immersa nel caldo color panna delle pareti e nell'oro scintillante dei decori dell'edificio.
Uscì dal portone principale e raggiunse il cancello."

《buonasera Comandante
《buonasera Ufficiale Rumn》
《a domani mattina..》

"Il cancello le si chiuse alle spalle e la Comandante cominciò la ronda notturna."

[...]

"Rientrò a palazzo e silenziosamente, nel bel mezzo della notte si avviò nel suo ufficio per stilare il rapporto della ronda appena terminata."

"Una voce di donna s'udì per il lungo corridoio di Chair Paravel."

<< Leysa >>

《Mia Regina》" Rispose la Comandante inchinandosi avendo visto la minuta figura della giovane Regina che le si avvicinava.

Una volta giunta la giovine le posò una mano sulla spalle e con un sorriso le disse:"
《rialzati, abbiamo parlato di questo molte volte》
《posso chiedervi perché siete sveglia?》"domandò la Comandante. "
《cercavo dell'acqua》
《l'avete trovata?》
《si》
《preparatevi bene per questa sera, avete la caccia del cervo bianco》
《sono nata pronta!》

"Quella figura austera fece un sorriso che parve una smorfia e salutò la sua Regina.
Entrò nel suo ufficio, velocemente stilò il suo rapporto e lasciò il palazzo per avviasi alla sua casa."

Casa più simile a una capanna.
Era una piccola casa in legno affacciata su un piccolo lago immerso nella vegetazione più rigogliosa.
Nonostante fosse piccola, quella donna l'amava, era isolata e circondata da piante che rendevano il luogo angusto ma accogliente.
Durante i suoi giorni liberi amava fare il bagno nel lago."

[...]

"La Comandante si svegliò qualche ora dopo, almeno credeva.
Uscì di casa e si maledisse in cento modi diversi.
Aveva dormito un giorno intero.
Raggiunse il palazzo a notte fonda e si intrufolò nel suo ufficio.
Si sistemò gli abiti e uscì.
Si diresse verso la sala dei troni e ciò che trovò la stupì."

《Comandante la stavamo aspettando》" Disse l'ufficiale Rumn."
《cosa accade ai territori di Narnia? A cosa si deve questa riunione?》
《I Re e le Regine sono partiti a caccia del Cervo Bianco》" disse il consigliere Thumnus."
《dovrebbe essere una nottata di festa, o sbaglio?》

"Rispose lei sedendosi sulla gradinata che portava ai quattro troni."

《lo sarebbe, ma abbiamo ricevuto un messaggero dal confine Ovest, dice che i Telmarini sono vicini》 "Borbottò l'ufficiale Rumn."
《nulla che il nostro esercito non possa contenere 》
《c'è dell'altro, i Re e le Regine sono scomparsi》
"Concluse il consigliere Thumnus.

L'espressione della Comandante mutò drasticamente e si fece seria.
Ella non avrebbe mai permesso che alzassero un sol dito contro i sovrani."

《manderemo una pattuglia di ricerca verso Lanterna Perduta, luogo prediletto dal Cervo Bianco, e rafforzeremo il confine su Tellmar.
Non permetteremo che Narnia venga distrutta da tali barbari》
《che succederà se i sovrani non torneranno?》
《i sovrani torneranno!》

"La voce della Comandante tuonò in tutta la stanza facendola cadere in un lugubre silenzio."

《Siete congedati, riposate bene, domattina sarà dura》

"Ma lei restò seduta sulla gradinata finché non rimase sola, in balia dei suoi pensieri.
Alzò il viso al cielo e guardò la vetrata mozzafiato della sala. Da lì si potevano ben vedere le stelle e, durante l'arco dell'anno tutte le costellazioni passavano per quella vetrata."

"se i sovrani non dovessero davvero tornare...cosa ci accadrà?,,

"Si avviò nel suo ufficio e rimase a escogitare il modo migliore per proteggere almeno Chair Paravel.
Non che stesse perdendo le speranze ma, un piano secondario avrebbe fatto comodo"

[...]

"La mattina presto, percorse il sentiero verso Lanterna Perduta, dove il Cervo Bianco amava stare, per cercare i Sovrani di persona, ma non trovò nulla oltre uno strano bagliore fra le foglie"

"Da quel giorno in poi, seguirono sanguinose battaglie contro gli abitanti di Tellmar.
Ogni albero si nascose per sempre, ogni animale magico morì.
Le driadi si nascosero nei meandri più oscuri della terra.
Infiniti parevano i sentieri coperti di sangue.
La terra di Narnia versò tanto sangue tanto che persino i fiumi parevan di vino.
Trascorse una settimana e le forze Narniane, oramai allo stremo, si limitarono a proteggere il palazzo che già cadeva a pezzi da giorni.
L'esercito di Narnia privo di forze proteggeva il suo ultimo lembo di terra con le unghie e con i denti.
Non avrebbero mollato finché Titania fosse rimasta in piedi.
Mai."

"Poco fuori dal palazzo si teneva l'ennesima battaglia.
Uno scontro estenuante e lento, entrambi i fronti erano stremati.
Durante quella battaglia venne ucciso il secondo ufficiale e i Telmarini riuscirono a sfondare il cancello."

"Una tromba suonò appena all'ingresso del palazzo ma si interruppe in malo modo.
Udito tale suono l'Ufficiale Rumn gettò a terra il cesto di lattuga che aveva fra le mani e sfoderò la sua ascia"

《Abitanti di Narnia! Questa sarà la nostra ultima battaglia! Proteggeremo questo castello a costo della morte! STATE PRONTI!》

"Tuonò Rumn e poco dopo, l'ultima battaglia esplose nel bel mezzo di Chair Paravel.

Stridii di spade e urla disumane spezzavano l'aria."

《ATTENZIONE!》

"Un masso colpì il castello e fece crollare parte dell'ala est.
E allora altro sangue venne versato.
Ancora e ancora."

"La Comandante persa nella battaglia guardò verso l'ala est ormai caduta e un gruppo di arcieri nemici scoccò delle frecce"

《SOLDATI! COPRITEVI!》
"Urlò per poi coprirsi con un cadavere e correre spedita verso il gruppo di arcieri.
Li uccise tutti in un sol colpo e finalmente potè dare uno sguardo al campo di battaglia.
Tutti combattevano ma il suo occhio cadde sulla figura del Consigliere Thumnus, morente.
Corse in suo soccorso."

《SIGNOR THUMNUS!》
《Comandante! ATTENZIONE!》

"Un getto di sangue imbrattò il candido e antico pavimento di marmo.

La Comandate cadde a terra come corpo morto cade."
_____________________
(La Comandante somiglia a Eva Green)
Lisa~



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