Buongiorno a tutti!!!
Come sempre chi non muore si rivede! 😂 In un modo o nell'altro ritorno.
Vi auguro una buona lettura❤️
~•~•~•~•
<<Abbiamo fatto sesso in spiaggia, non ci posso credere>> disse Louis, la testa appoggiata alla sua mano e il gomito sulla coperta che avevano disteso sotto i loro corpi, nascosti a loro volta da un'altra coperta. Era ormai la fine di agosto, e il caldo estivo tardava a svanire, ma l'aria della sera era frizzante e di tanto in tanto gli causava qualche brivido. <<Cos'hai, quindici anni?>>
<<Non cercare di dare la colpa soltanto a me>> rispose Harry con un sorrisetto, la guancia appoggiata alle sue braccia conserte sistemate sotto il mento, la schiena che si alzava e si abbassava. Guardò Louis alzando un sopracciglio, e sorrise ancora più ampiamente. <<E poi, un quindicenne non farebbe certo ciò che facciamo noi.>>
<<Beh, io ho iniziato molto prima>> ribattè Louis, roteando gli occhi.
<<Talento precoce, come Mozart>> disse il riccio, soffocando una risata. Louis spostò una mano da sotto la coperta per dargli uno scappellotto, poi scoppiò a ridere a sua volta.
<<Divertente>> mugugnò tra sé e sé, ma sfoggiando ancora un piccolo sorriso. Harry rimase in silenzio per un po', gli occhi chiusi, la brezza che gli arruffava i ricci color cioccolato.
<<Sai cosa sarebbe divertente?>> propose infine, alzando lo sguardo verso Louis.
<<Cosa?>>
<<Fare il bagno nudi>> disse Harry, alzando il mento per spostare il peso sui gomiti.
<<Allora hai davvero quindici anni>> commentò sarcasticamente Louis, gli occhi che brillavano nel buio. Harry non disse niente, e senza aspettare la sua conferma spostò la coperta e si alzò, permettendogli di vedere il lato posteriore del suo corpo le cui linee nette sembravano ancora più accentuate grazie alla luce della luna. La spiaggia era appartata ed intima, abbastanza lontana dalle luci e i suoni della città per dare loro l'illusione di essere soli al mondo.
Non molti minuti prima avevano gettato nuovi segreti a largo di quella stessa costa, e chissà dov'erano finiti ormai, liberi di vagare e fluttuare nelle stesse acque in cui stavano per immergersi.
Louis alzò la coperta e seguì Harry, che intanto aveva messo il primo piede nell'acqua e stava guardando la linea dell'orizzonte. Il liscio lo raggiunse e gli strinse la vita da dietro, facendo unire le mani un po' più sotto del suo ombelico, e poi si abbassò leggermente e tese il collo per baciarlo proprio lì, tra le scapole, dove la cicatrice più evidente ancora risaltava, rossastra e arrabbiata, e forse era proprio per quello che Harry amava tanto che lo baciasse lì. Era come se ogni volta lo curasse da qualcosa.
Il riccio sospirò, e quando Louis riportò il viso all'altezza dei suoi capelli si voltò e strinse i suoi con una mano per baciarlo, le loro lingue che duellarono quasi pigramente tra di loro.
Il mare era fantastico, piatto e scuro, pronto ad inghiottirli mentre a poco a poco camminavano in avanti senza mai lasciarsi andare, Louis che lasciava baci e piccoli morsi dietro il collo di Harry. Alla fine si ritrovarono con l'acqua all'altezza delle spalle, gli unici suoni presenti quelli dei loro respiri e dell'acqua quando al minimo movimento si increspava intorno ai loro corpi.
<<Intendevo fare il bagno nudi>> disse Harry quando Louis accennò a voler spostare una delle sue mani verso il basso.
<<Mmmm>> commentò quasi con pigrizia il liscio, come se articolare la risposta richiedesse troppa fatica. Ma desistette, sciogliendosi dall'abbraccio per girare intorno a Harry e guardarlo in viso.
<<Ti accontento subito>> disse, e senza preavviso gli mise le mani sulle spalle e spinse verso il basso, facendogli perdere l'equilibrio fino a finire sott'acqua. Quando Harry tornò a galla, aveva gocce d'acqua incastrate tra le ciglia lunghe e spesse e altre che si disperdevano dai suoi capelli, i ricci lucidi e meravigliosi. Scosse la testa, facendone arrivare una grande quantità addosso a Louis, e sorridendo sbattè le mani contro la superficie del mare per creare uno schizzo ancora più grande.
Louis rise, il suono genuino e cristallino come non lo era mai stato, e ricambiò il favore finchè non furono entrambi stanchi di lottare. Risero, e si guardarono, e tornarono d'istinto l'uno nell'abbraccio dell'altro per scambiarsi un bacio salato.
<<Lou?>>
<<Sì?>>
<<Davvero mi avresti amato anche se avessi detto di no?>>
Louis sorrise, stuzzicando la punta del naso di Harry con il suo.
<<Sì>> rispose con sicurezza. <<E' vero che sono stato attratto da te perché sembravi simile a me, ma io amo te, Haz, non ciò che vorrei che fossi. E non so ancora se lo merito, ma qualcuno una volta mi ha detto che se decido di amare, posso farlo.>>
<<Infatti è così>> disse il riccio, stringendogli le braccia intorno e sorridendo. <<Doveva essere una persona proprio saggia.>>
<<E tu?>> disse Louis, ignorando il suo commento sarcastico.
<<Io cosa?>>
<<Se avessi detto di no, se avessi deciso di non farlo... mi avresti amato comunque?>>
<<Ti amavo da prima>> rispose Harry, lo sguardo leggermente confuso.
<<Avresti potuto smettere>> suggerì Louis in tono amaro. Harry scosse la testa.
<<Non si può smettere, non- non con quello che io provo per te>> disse, e di colpo sembrò quasi sopraffatto dalle sue stesse parole. <<Il mio posto è dove sei tu.>>
Louis sorrise e lo baciò, e a quel bacio ne seguì un altro e poi altri ancora, e quei baci, quell'amore, presto avrebbero ucciso qualcun altro con la stessa facilità con cui tenevano in vita i loro cuori.
-.-.-.-.
Un mese dopo.
<<...e da quando quello che succede a Porto Rico dovrebbe importare a noi? No, no, mi 'escuchi' lei, il fatto che metà della vostra popolazione si sia trasferita qui non vuol dire che...>>
Louis riuscì a carpire parte di quella strana conversazione telefonica passando davanti alla scrivania di Eleanor, dietro la quale la detective stava parlando come al solito a voce piuttosto alta e senza preoccuparsi di apparire scortese all'interlocutore, chiunque lui fosse.
Louis roteò gli occhi e accennò un sorriso, prima di dirigersi al laboratorio per analizzare dei campioni relativi ad una delle ultime indagini. Dopo più o meno un quarto d'ora, la ragazza fece letteralmente irruzione senza la premura di bussare, facendolo sobbalzare.
<<Eleanor, quante volte ti ho detto di fare attenzione quando entri qui? L'ultima volta hai fatto rovesciare due boccette a Calum>> disse Louis, alzando gli occhi dal microscopio che aveva di fronte.
<<E' stato solo perché Calum è un idiota>> si difese lei, incrociandosi le braccia al petto. <<Comunque è importante.>>
<<Che è successo?>> chiese allora Louis, mettendo le mani nelle tasche del suo camice bianco.
<<Dobbiamo andare a Porto Rico>> rispose semplicemente Eleanor, come se fosse una spiegazione sufficiente. Louis la fissò, alzando un sopracciglio.
<<Dobbiamo andare a Porto Rico?>> ripetè con enfasi, l'espressione confusa. La ragazza sbuffò, come se non fosse giustamente tenuta a dargli più dettagli.
<<Siamo stati convocati per un caso, e sarebbe meglio partire immediatamente.>>
<<E da quando ci occupiamo anche degli omicidi di Porto Rico?>>
<<Beh, da quando a Porto Rico uccidono persone scomparse da Miami>> ribattè Eleanor, quasi infastidita dalla conversazione, ma Louis sapeva che più che altro era infastidita all'idea di dover andare fino a lì.
<<Di che tipo di omicidio parliamo?>> chiese, decidendo di buttarla sul pratico.
<<Dei turisti che facevano snorkeling hanno trovato un sacco nero, probabilmente squarciato da uno squalo, col braccio di un uomo che penzolava fuori. E indovina un po'? Era uno di quegli schizzati che dovevo interrogare e che poi sono scomparsi nel nulla. Non è strano?>>