CAPITOLO 7

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Dalila.

<Fai attenzione ai bidoni, gira a sinistra e rimani in corsia> Faccio come mi dice mio padre cercando di mantenere la calma.

Stringo la presa sul volante e faccio dei respiri profondi. Non mi è mai piaciuto guidare ma tra qualche mese dovrò prendere la patente e devo essere pronta.

<Dalila rilassati>Dice mio padre, sospiro e appoggio la schiena contro il sedile.
<Guidare mi rende super nervosa>
<Dalila guidare è come... andare in bicicletta, dopo che lo impari diventa facilissimo> Mio padre mi accarezza la spalla ed io gli rivolgo un piccolo sorriso.

<Adesso possiamo superare i due chilometri orari?> Mi chiede gentilmente.
<Va bene> Ingrano la seconda e rifaccio il giro del quartiere.

Finalmente sono tornata a casa mia nella mia stanza e ho ripreso anche le lezioni. Sono tornata in una pseudo normalità e a me va più che bene.

Con Gabriele non ci siamo visti ma penso che lui sia molto impegnato con una ragazza. Non l'ho mai vista ma Giulia mi ha riferito che è davvero bellissima, perfetta per Gabriele. 

Questa storia non mi va giù ma non voglio passare per la migliore amica gelosa, tra di noi non ci sono mai state invidie, solo quelle per i giocattoli. In realtà, non credo che noi abbiamo mai parlato dell'argomento "fidanzati", anche perché io non lo sono mai stata e tutte le storie d'amore di Gabriele sono finite con un tradimento.

La nostra vita sentimentale è stata davvero grandiosa.

Finita la lezione di guida mi dirigo a casa di Gabriele con un vassoio pieno dei suoi biscotti preferiti. Suono alla porta ma con mia grande sorpresa ad aprirmi viene una ragazza mora dagli occhi scuri che mi rivolge un sorriso gentile.

<Ciao> Resto a fissarla incredula.

Non mi dire che...

<S-sei la fidanzata di Gabriele?> Domando balbettando.

<Esatto, piacere mi chiamo Rachele> Dice sorridendo, cerco di ricambiare nascondendo il mio disagio. 
<Io sono Dalila la migliore amica di Gabriele>

Chissà che cosa starà pensando di me. Gabriele ed io non ci vediamo da quasi un mese, Rachele forse non sa nemmeno della mia esistenza come io non sapevo della sua.

Che bella migliore amica che sono non so nemmeno con chi si è messo il  migliore amico.

<Prego, accomodati> Mi siedo in soggiorno mentre Rachele si accomoda davanti a me sull'altro divano parallelo al mio.

<Stavi cercando Gabriele?> Mi domanda mentre gioca con una ciocca dei suoi capelli neri.

<Sì gli... gli dovevo parlare> Dico leggermente in imbarazzo.

<Di che cosa precisamente?> Accavalla le lunghe gambe coperte dai jeans e comincia a studiarmi con lo sguardo.

<Cose... private e...> 

<Amore sono pronto> La voce di Gabriele mi interrompe e tutto dentro di me si riaccende. Il cuore comincia a battermi forte, le mani cominciano a sudare e l'ansia comincia a salire.

Gabriele compare in soggiorno con una camicia bianca e dei pantaloni neri, i capelli tirati all'indietro e lo sguardo pieno di felicità.

Ad un tratto i suoi occhi azzurri intercettano i miei e tutto mi riporta a quella fatidica notte, dove tutto è cambiato. Da quella notte le nostre strade si sono divise e non riesco a fare a meno di pensare alla creatura che sta crescendo dentro di me. La creatura che io e Gabriele abbiamo concepito per errore.

FALLING IN LOVEDonde viven las historias. Descúbrelo ahora