epilogo

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-Sei bellissima- disse Diego guardandomi.

-Grazie amico- lo abbracciai.

-Sai che ti amo e che sei una grande amica, grazie per tutto quello che hai fatto per me; sono felice di vederti sorridere come lo fai adesso -mi disse guardandomi.

-Scioccamente?- dissi e lui rise.

-Esatto.

-Non farmi piangere Dié- dissi nascondendomi nel suo abbraccio.

-Owwwww- disse Fran entrando, la guardai.

-In qualsiasi momento diventi padre, Die-dissi guardando Fran che aveva già quasi sei mesi di gestazione.

-Lo so, e ne sono orgoglioso- disse Diego abbracciando sua moglie.

-E tu, sei bellissima- disse Fran sorridendomi.

-Zia Vilu- mi chiamò Cris.

-Cris- lo abbracciai.

-Sei bellissima, mamma ha detto di dirti che ti voglio bene, anche se è vero- disse facendomi ridere.

-È ora- disse Jordan entrando nella grande stanza.

-Riunione del consorzio?- disse Mike vedendo che eravamo tutti lì, risi.

-Qualcosa del genere- dissi asciugandomi alcune lacrime che mi scendevano lungo le guance.

-Sai che posso prendere il posto di Leon, giusto?- disse abbracciandomi.

-Lo so- dissi ridendo -Grazie Mike per la tua raccomandazione.- ridemmo entrambi.

-È ora-  disse Jordan guardando tutti. Abbandonarono tutti il ​​posto lasciandomi sola con mio fratello.

-Qualcosa non va? -Lo guardai.

-Sai che sono timido e non esterno molto ciò che provo, però... ti amo Violetta e spero di non perderti mai più, l'anno scorso ti ho recuperata e non voglio perdere te o la mia bellissima Maia- disse guardandomi teneramente.

-Jordan c'è qualcosa che ti devo dire- dissi guardandolo.

-È successo qualcosa di grave?- disse spaventato.

-Vuoi essere il padrino?- lui mi guardò senza capire -La tua sorellina è di tre mesi- accarezzai il mio stomaco sulla tela bianca del vestito.

-Dici sul serio?- i suoi occhi brillarono dall'emozione.

-Sì- sorrisi -Glielo dirò a Leon dopo il bacio ufficiale- dissi ridendo.

-Morirà- disse sorridendo.

-Lo so- risi.

Iniziai a camminare verso l'altare persa nei miei pensieri. Era passato un anno da quando avevo rimesso insieme la mia vita come Violetta Castillo, avevo portato Diego e Francesca a vivere a Buenos Aires e avevo dato loro del lavoro in azienda. Guardai il mio futuro marito e poi nostra figlia accanto a lui, che indossava un abito rosa pastello tipico di una bambina di 4 anni, molto principesco. Leon mi guardò sorpreso sorridendo. All'arrivare tra le sue braccia mi sussurrò <<Sei bellissima>> e poi ci sedemmo cominciando a giocare con le nostre dita intrecciate mentre il prete parlava.

-Violetta Castillo, vuoi tu prendere come tuo legittimo sposo il qui presente Leon Vargas, per amarlo, onorarlo e rispettarlo, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà, finché morte non vi separi?

-Lo voglio- sorrisi guardando Leon.

-Leon Vargas, vuoi tu prendere come tua legittima sposa la qui presente Violetta Castillo, per amarla, onorarla e rispettarla, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà, finché morte non vi separi?

-Lo voglio- disse guardandomi, ora i nostri sguardi erano connessi.

-Oggi prendo il mio posto come tua sposa. Possano i nostri giorni essere lunghi e possano essere conditi con fede, amore, comprensione e rispetto nei secoli dei secoli. Oggi è l'inizio del resto della nostra vita. Ho scelto di trascorrere oggi, e tutti i miei domani, con te. Ti amo.- dissi infilando l'anello al dito di Leon.

-Prometto di cercare una profonda comprensione dei tuoi desideri, delle tue paure e dei tuoi sogni. Di amare i tuoi progetti, di comprendere le tue emozioni e di accettare le tue debolezze. Prometto di esserci, da oggi per sempre. Ti amo.- disse infilando l'anello al mio dito.

-E con il potere conferitomi, vi dichiaro marito e moglie, puoi baciare la sposa- disse il sacerdote. Leon mi prese dalla vita mentre tutti si alzavano per andare fuori dalla chiesa ad aspettarci, e mi baciò.

-Ti amo Violetta Vargas- disse guardandomi con amore.

-Ti amo, anche a Maia- dissi sorridendo -Ho un regalo di nozze per te- dissi sorridendogli.

-Stanotte?- alzò  le sopracciglia su e giù più volte.

-No, adesso- presi una delle sue mani e la misi sul mio ventre -Dai piccolo, dì ciao a papà- dissi e guardai la reazione di Leon, gli si riempirono gli occhi di lacrime e dopo mi abbracciò.

-Sarò padre- disse emozionato.

-Ho promesso a Jordan che sarà il padrino- dissi ridendo.

-Ti amo Violetta, grazie per rendermi l'uomo più felice del mondo.

-Ti amo Leon e ringraziamo quella fottuta scommessa per averci fatto innamorare- sorridemmo entrambi mentre lui prendeva la mia mano e ci incamminavamo a salutare gli invitati al matrimonio.

-SARÒ PAPÀ- gridò Leon mentre uscivamo e tutti ci fecero doppiamente gli auguri.

La mia vita ora era a posto, avevo il marito che ho sempre voluto, a mia figlia e a un altro figlio in arrivo. Posso dire di essere estremamente felice.

FINE

Ehi! Come avete notato, ho postato entrambi i capitoli finali per farmi perdonare per la mia assenza in questi giorni... ma capitemi, ci sono state le feste e sono certa che anche a voi non è dispiaciuto più di tanto poi... Come avete passato le feste? Io con i miei cugini e mia nonna, solo che sembravano dei giorni qualunque AHAHAH. Domani tra l'altro è l'ultimo dell'anno, ma io ho talmente tanta paura di ciò che sarà il 2021 che non voglio che arrivi🥺

Una fottuta scommessaWhere stories live. Discover now