<scusami ma ho avuto bisogno di farlo. Prego, entrate> dice asciugandosi le guance dalle lacrime e facendoci spazio per entrare.
Mentre ci fa strada verso il salotto non posso fare a meno di vedere una piccola cornice con una foto in cui è presente anche Nathan. Com'è possibile che in questi anni lo abbia pensato ma non si sia mai data da fare per cercarlo?<sedetevi pure dove preferite> ci indica il divano e due poltrone intorno ad un tavolino di vetro.
Nathan si muove come se fosse un automa, osservando tutta la casa alla ricerca di non so cosa.<questi li abbiamo portati per voi>dico passandole la confezione dei biscotti che prende con un gran sorriso.
<che cari, grazie> sussurra mentre li appoggia al centro del tavolino, aprendoli e invitandoci a mangiarli.
Si allontana un attimo per poi tornare con tre bicchieri, dell'acqua e un succo.<che maleducata, tutta questa emozione mi ha scombussolata e non mi sono presentata, anche se dato che sei qui insieme a lui lo sai già. Sono Adele ed è un piacere avervi entrambi qui> dice porgendomi la mano.
<il piacere è mio, io sono Ashley>rispondo ricambiando la stretta.
<è la mia ragazza> aggiunge Nathan che fino a questo momento non ha proferito parola.
Adele mi guarda teneramente e mi fa un sorriso a trentadue denti che mi ricorda subito quello di Nathan.<sei davvero splendida Ashley>mi dice e io, un po' in imbarazzo, la ringrazio arrossendo.
La donna poi si gira verso Nathan e lo guarda incredula, quasi innamorata.
<ti ho lasciato che eri appena adolescente e ora sei un uomo bellissimo, sei la fotocopia di tuo padre> dice attirando l'attenzione del ragazzo che posa il suo sguardo duro sulla madre.
<lo so> risponde semplicemente incrociando le mani e appoggiandosi sulle ginocchia.
Adele si rende conto che sarà difficile trapassare il muro che ovviamente Nathan ha eretto e decide di lasciar perdere le moine.<Jasmine è fuori con il mio compagno al momento ma per l'ora di pranzo dovrebbero essere qui, per cui se volete potete rimanere così puoi vederla>dice facendo finta di togliere delle briciole dal pantalone.
Non do il tempo a Nathan di rispondere o di guardarmi per decidere insieme, che decido io per entrambi.<certo, ci farebbe piacere> rispondo ricevendo un pizzicotto sul fianco dal mio ragazzo.
So quanto ci tiene a vedere sua sorella e probabilmente è l'unico motivo per cui non è ancora scappato, non posso di certo fargli perdere quest'occasione.<perfetto, aggiungerò due piatti in più in tavola> dice sorridendomi.
<perché l'hai fatto?> chiede Nathan rompendo, finalmente, queste chiacchiere di circostanza e arrivando dritto al punto del motivo per cui siamo qui.
Adele sospira e si sistema nervosamente sul divano.<fin da quando ti ho visto sulla porta ho capito subito il motivo per cui fossi qui anche se speravo che il momento non sarebbe mai arrivato>dice bevendo un goccio d'acqua.
<eppure è arrivato> ribatte Nathan con un tono piuttosto tagliente ed è in questo momento che mi rendo conto che potrebbe essere questione di secondi prima che scoppi totalmente; per evitare che ciò accada mi avvicino a lui, così da essere praticamente incollati, appoggio la testa sulla sua spalle e prendo la sua mano nella mia. Di certo non basterà questo per far si che non esploda ma almeno ho il tempo di farlo sbollire un po'.
<so che è difficile, ma lo è anche per lei>gli sussurro per fargli capire di allentare un po' la presa.
<Tranquilla, capisco perfettamente la sua rabbia e ha tutti i diritti per esserlo> dice avendomi sentito.
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Il miglior nemico di mio fratello, again.
RomanceÈ passato più di un anno da quando Ashley e Nathan si sono conosciuti, evento che ha cambiato le loro vite scombussolandole. Dopo mesi di segreti, perdite e dolore, finalmente si sono detti quel «ti amo» tanto agognato . Ora stanno insieme e nonost...
Eighth chapter
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