THROWBACK

1.3K 76 43
                                    

🌍 Montecarlo, Principato di Monaco
📆 28/01/2019
🎧 Rush - Lewis Capaldi feat. Jessie Reyez


I hope you're lonely
hope you're lost 'cause I've been
and I'd hate to think 
you're better off without me


La nebbia a Monaco non è una cosa usuale. I piedi di Max bruciano chilometri su chilometri mentre corre per le strade del Principato avvolto in una maglia termica nera, una felpa della Red Bull e dei logori pantaloncini da allenamento. Si è alzato prima dell'alba e, nonostante la sua sessione di allenamento non cominci prima delle nove, si è vestito in fretta e furia ed è uscito di casa. Continua a ripetere a sé stesso che la ragione per cui sto correndo è per allenarsi e mantenersi in forma per la stagione imminente, ma la verità è che correre lo distrae dai suoi pensieri e lo fa concentrare su qualcos'altro che non sia il rapporto ormai rotto con la sua migliore amica. 

Vederla dopo così tanto tempo faccia a faccia gli ha fatto un effetto strano ma al tempo stesso si sentiva incapace di dire o fare qualsiasi cosa mentre lei era lì con Thomas nel ristorante più bello di tutta Montecarlo. La presenza di Addison non ha migliorato di certo la situazione: uno dei passatempi preferiti di Max e Judith è - o forse era - prendere in giro l'irriverente giornalista americana dopo i Gran Premi. 

Non sa nemmeno perché l'abbia cercata dopo la fine della stagione, normalmente la sua presenza lo infastidisce ma in questo momento gli sembra l'unico modo per non impazzire. Il sesso è fantastico, le domande sono poche - ironia della sorte, dato che lei è una giornalista - e i sentimenti pari a zero. Max non è uno da storia d'amore tutta cuori e fiori, è uno che vive la vita così com'è, senza pensare troppo alle conseguenze. Non ama i legami, si sente un po' in trappola nelle relazioni e soprattutto non è capace di pensare ad altri prima di sé stesso. 

Il freddo gli penetra nelle ossa e, più che un fastidio, gli sembra un sollievo. Sente di essere vivo, si crede invincibile mentre arriva sulla collina, con il fiato corto ed il sudore ad increspargli il volto. Si siede sulla panchina che offre uno scorcio del porto di Monaco e rimane lì qualche minuto, prima di prendere la discesa più veloce che mai per tornare a casa. 

A pochi metri da casa, arresta la sua corsa continuando però a saltellare sul posto per non sprecare neanche un minuto di allenamento e mentre infila la mano nella tasca dei pantaloncini per cercare le chiavi il portone si apre. Una ragazza alta e magra esce dal portone, indossa un paio di jeans strappati sulle ginocchia, degli anfibi neri e un cappotto oversize blu elettrico. Max deglutisce sonoramente quando si accorge che Judith non è da sola: appena dopo di lei esce un ragazzo alto e muscoloso con i capelli castani e vestito elegante. 

I due si scambiano un'occhiata complice, Judith gli sorride non solo con le labbra ma anche con gli occhi e Max non può fare a meno di notare che quell'espressione è quella che Judith ha sempre chiamato la reazione Thomas. Max si sente improvvisamente arrabbiato, come se gli occhi a cuore di Judith rivolti a Thomas lo abbiano riportato a tanti anni prima, quando Thomas ha fatto piangere gli occhi a cuore di Judith. 

La camera da letto di Judith è talmente in disordine da essere irriconoscibile quando Max varca la soglia. Gli dà le spalle - probabilmente non avendolo sentito entrare - e si guarda allo specchio con il labbro inferiore tra i denti. La prima cosa che pensa Max è "Quanto è bella", ma si limita ad appoggiarsi allo stipite di legno con le braccia incrociate al petto ed un sorriso sulle labbra, cronometrando quanto tempo le ci voglia per accorgersi della sua presenza. 

RECKLESS // MAX VERSTAPPENDove le storie prendono vita. Scoprilo ora