Prologo

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Click, click, click.

Basta questo, un semplice click per imprimere un momento, il frammento della vita di una persona, anche per l'eternità.

È affascinante pensare a come le persone invecchino e muoiano nel tempo e come di alcune si conservi il ricordo, mentre di altre si perda ogni traccia.

Il problema sta nel "per cosa"si viene ricordati...

Mi chiamo Aria, ho 17 anni, di conseguenza vado ancora a scuola, per mia sfortuna aggiungerei. Avete presente che a scuola ci sono sempre dei gruppi? Popolari, atleti, musicisti, chiacchieroni ecc... sì ecco, so che avete presente, sapete a che gruppo appartengo?

A nessuno.

Sì, sono la ragazzina strana e un po' depressa all'ultimo banco, quella silenziosa, di cui ti dimentichi sempre dell'esistenza, quella che nei film gli altri hanno paura faccia saltare in aria tutto ma che alla fine non fa mai nulla di concreto.

Ecco, l'unica differenza è che nella mia storia la bomba è piazzata e io, la ragazza silenziosa, ho acceso la miccia.

Ma prima di raccontare che ho fatto, vi parlo ancora un po' di me, la mia infanzia non è stata proprio una delle migliori, non ho mai avuto la mia "famiglia del Mulino Bianco", in pratica mi sono cresciuta da sola, ma questo non mi ha mai pesato più di tanto, ci sono abituata.

Mia madre è una donna di successo, ha investito tutto sul suo lavoro e questo lo rispetto ma mentirei se dicessi che non mi ha trascurata.

Quando sei un'adolescente non avere il bacino della buonanotte dalla mamma non è una cosa che ti manca o ti pesa, però quando sei una bambina è straziante non ricevere attenzioni dalla donna che ti ha generata, non sentire mai affetto, non una carezza, non un abbraccio, non un bacio, beh questo ti rovina, ti logora l'anima.

Mio padre dal canto suo, una volta saputo che mia madre era incinta di me è scomparso, è evaporato, è andato a comprare il latte, ha preso un biglietto per il Messico.

Va beh avete capito che intendo.

Comunque a parte la mia infanzia non troppo allegra e il mio "non avere un posto nel mondo" posso parlarvi di qualcos'altro: ho un amico, solo uno, il suo nome è Blake ma vi parlerò meglio di lui dopo.

Ciò di cui mi interessa che sappiate è della mia passione: la fotografia, come ho detto prima, mi affascina come un semplice click possa imprimere una scena, bella o brutta che sia, ma ciò di cui forse non sapete è che oltre a fissare indelebilmente un momento, un click può addirittura cambiarti la vita; o nel mio caso,
17 scatti.

17 scattiOnde as histórias ganham vida. Descobre agora