Quando ho incontrato Sandy

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cap.1

Le chiese sono sempre posti silenziosi e freddi, forse a causa delle ampie navate o semplicemente perché alle istituzioni religiose non importa se qualche fedele prende il raffreddore, questo mancato interesse da parte dei preti o di chiunque gestisca questi luoghi di culto, viene sempre messo in risalto dalla scarsità di luce, creando così un ambiente non solo freddo al tatto ma anche alla vista, buffo pensare che questi luoghi vengono considerati come posti accoglienti, dove trovare "calore". Un ragazzo di sedici anni, dal corpo esile e dalla statura minuta, come potrebbe trovare pace in un posto del genere? Eppure si trova proprio in una chiesa, appoggiato a una delle colonne portanti dell'edificio, con le braccia incrociate e gli occhi fissi su delle navate vuote, in attesa di qualche miracolo, o di qualche prete o simile, che esca fuori dal suo nascondiglio e gli mostri un po' di carità cristiana, infondo nei film succede questo, no? Quando un eroe qualsiasi ha una crisi profonda, va a pregare in chiesa, e un prete arriva donandogli qualche perla di saggezza, così profonda da cambiare il punto di vista dell'eroe e rivoluzionare completamente la storia, ma allora dove si trova il suo prete? Quanto ancora deve attendere, per avere un aiuto?

Solo due ore prima, Francesco Casadei, padre amorevole, il suo più grande amico e fan si era rivoltato contro di lui, dopo la scoperta della sua omosessualità. La prima volta che aveva visto la rabbia e la delusione negli occhi di suo padre, eppure aveva semplicemente detto di preferire gli uomini alle donne, sotto il punto di vista estetico, come coming out era stato piuttosto soft, tuttavia il padre l'aveva buttato fuori di casa, senza neanche dargli il tempo di prendere le sue cose o qualche vestito. Ed ora si trovava in chiesa con lo stesso outfit con cui aveva fatto coming out, cioè delle converse nere, dei semplici blu jeans e un maglione grigio, che fa risaltare ancora di più la sua capigliatura corvina amorevolmente disordinata e i suoi occhi verdi. Il freddo che domina in chiesa non è di certo d'aiuto alla sua carnagione chiara, fin troppo inclina a screpolarsi, ma per quanto questa piccola "gita cattolica" non stia portando i frutti sperati, non ha intenzione a spostarsi, neanche di un millimetro, testardo e disperato, due virtù che chiamarle tali è solo un atto di gentilezza.

Un ora è passata dal suo arrivo in chiesa, e solo ora sente un forte stridulo provenire dalle sue spalle, quel rumore così fastidioso che rimbomba in tutta la chiesa, e non può far altro che girarsi, così da cercare di capire da cosa sia dovuto tale fastidio, naturalmente è la porta d'ingresso, per quanto si possano trovare a Firenze, città dalle grandi architetture storiche, fa rimanere sempre di stucco, notare la mancanza nella cura dei dettagli, soprattutto per quanto riguarda la manutenzione di base. Ad entrare è una signora sulla novantina, leggermente gobba, con i capelli corti bianchi e vistosamente a boccoli, e con abiti neri, quasi lucidi da quanto nuovi. Gli unici esseri viventi in quella chiesa sembrano solo loro due, e proprio per questo non riesce a staccare gli occhi dalla nuova arrivata. Cercava un aiuto, una persona che potesse dare un senso a tutto quello che gli stava capitando, quella non era una suora o un prete, ma il cielo opera in maniera strana, e forse quella signora poteva salvarlo, poteva dargli la forza per affrontare un'altra giornata. Un passo, un altro passo , ed eccolo di fronte alla signora con gli occhi pieni di speranza, sempre fissi su quella vecchietta così minuta e ben curata, ma la signora non sembra del suo stesso parere o comunque mossa da compassione. Gli occhi della novantenne scuri come due pozzi vuoti, lo squadrano con aria di palese superiorità. <giovanotto, come ti chiami?> la voce della novantenne è pacata, ma allo stesso tempo fredda come un ghiacciolo. <F-f..> mai avuto problemi di balbuzie, ma a quanto pare c'è una prima volta per tutto <Federico>va a rispondere dopo quell'istante di esitazione, cercando di mostrare il suo miglior sorriso, quasi a voler a tutti costi farsi voler bene da quella sconosciuta, tanta è la voglia di essere accettati da qualcuno.< magari, se passassi più tempo sui libri, sapresti dire il tuo nome al primo tentativo> la voce della novantenne aspra, e spocchiosa < con permesso> e così la signora si siede, non donando uno sguardo oltre a nessun altro.

Brilla ancora Sandyحيث تعيش القصص. اكتشف الآن