"La morte? Un'amica che mi ha picchiato, spinto in un dirupo, per poi aiutarmi a rialzarmi e ad affrontare questa merda di mondo, consegnandomi il suo dono più importante"
Le lacrime scorrono come piccoli fiumi sul mio viso e cadono lentamente sul p...
死神 "Shinigami", che deriva da 死 "morte" e 神 "dio / divinità"
の significa "di"
贈り物 significa "regalo / dono"
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POV (T/N) (T/C)
Tre mesi dopo l'accaduto, io e mio fratello andammo da un medico specializzato per chiarire la "questione Quirk".
Egli ci spiegò che possedevo un dono legato al calore, che chiamò Heat.
"Il Quirk Heat è un potere molto particolare." disse: " È molto raro. Non saprei nemmeno come classificarlo... Il tuo Quirk ti permette di manipolare il calore, quindi puoi aumentare la temperatura interna di una stanza, di un oggetto o di un essere vivente... Per questo motivo è piuttosto pericoloso, poiché può causare... beh... la morte di un uomo. Inolt-"
"Come muore?" lo interruppi io con tono serio
"Come scusa?!" mi chiese il dottore sbalordito non solo del fatto che una bambina di 6 anni sapesse cosa fosse la morte, ma che volesse capire come il suo Quirk potesse uccidere.
"Dico, come muore l'uomo?"
"Beh..." ricominciò lui con una voce quasi impaurita dalla mia domanda, come se avesse di fronte una futura Villan: "perirebbe di una morte lenta e orrenda"
"Ovvero?" insistetti io.
"Ecco... il calore provocherebbe un atroce dolore, poiché, alzando la temperatura corporea in tutto il corpo ad una temperatura elevata, è come se gli organi interni prendessero fuoco... Ma perché me lo chiedi?"
"Curiosità" risposi io con tono irritato dalla domanda.
Ormai, da quando (Lei) era morta, divenni più triste, più malinconica e più angosciata, ma riusciuvo, e riesco ancora oggi, a nascondere molto bene queste sensazioni, anche grazie all'allontanamento che feci dalle persone che mi erano care, o almeno così pensavo.
Mi distaccai, sia da mio padre, prima che ci abbandonasse, che dai miei amici di scuola, che pian piano smisero di parlarmi, fino ad esculdermi completamente dalla loro esistenza.
In fondo fu un bene, poiché mi allontanai da persone, che non erano veramente interessate a me; queste, altrimenti, mi avrebbero chiesto almeno una volta "Come stai?" o "Come mai sei triste?", "Cosa hai fatto?", "Cos'è successo?"
Il dottore deglutì, spaventato dalla mia risposta, e continuò: "Inoltre, poiché possiedi la capacità di manipolare il calore, puoi creare o spegnere fiamme concentrandoti oppure emetterle quest'ultime dalle tue mani. Infine, anche il tuo corpo è calore, quindi, se tu lo desideri, potresti diventare intoccabile, imprendibile, poiché il tuo corpo sarebbe aria".
"Ehh! Che gran bel potere che hai!" disse mio fratello, cercando di farmi sorridere.
Tommy era l'unico che davvero mi comprendeva e che mi comprende tutt'oggi; con lui mi sfogo, piango, rido, urlo, sono me stessa, mentre con gli altri sono una sorta di ameba.
"Ma... La mia (T/S) ha ereditato il secondo Quirk, tipico della famiglia (cognome di tua madre)" chiese Tommy, che, nonostante avesse 9 anni appena compiuti, possedeva una profonda maturità
"Si. Ha anche ereditato la Super Forza" disse il dottore, quasi dispiaciuto. Non ho ancora capito per quale motivo mi considerava malvagia.
Forse per la domanda che gli feci?
Forse perché era spaventato?
O forse perché ero davvero un mostro?
"Comunque sia, come tutti i Quirk, anche il tuo ha delle debolezze. Il Quirk si potrà manifestare in modo distruttivo e involontario negli scoppi di rabbia e di paura, danneggiando l'ambiente esterno e gli esseri viventi, che lo abitano. Per questo motivo, dovrai controllare le tue emozioni e cercare di non esprimerle. In più il Quirk si è manifestato come parassita nei suoi diversi ehm... portatori precedenti. Infatti, così come tu possiedi la capacità di "corrodere" l'anima e il corpo delle persone, anche tu, nel corso di questi anni, verrai "corrosa" dal tuo stesso Quirk, finché questo non ti porterà a una precoce... be'... morte".
In quel preciso istante, Tommy mi abbracciò con gli occhi lucidi e mi sussurrò all'orecchio: "Non preoccuparti. Ti proteggerò io" poi si voltò verso il dottore e chiese: "E questo accadrà quando?"
"Quando (T/N) avrà superato i 20 anni"
Io rimasi impassibile. La morte, ormai, dopo averla vista in faccia, non mi faceva più né caldo né freddo. Anzi mi scappò un risolino. Il medico spaventato mi squadrò. Allora io dissi: "Questo Quirk porta solo alla morte, sia a quella altrui, che alla propria. Secondo me il nome Heat è troppo banale e scontato. Si potrebbe chiamare "Il Dono dello Shinigami"... Si... Direi che è più azzeccato"
Dopo la visita tornammo a casa e Tommy, per tutto il tragitto, continuò a parlarmi dei miei poteri e della fortuna che avevo avuto nel riceverli.
Io feci finta di ascoltarlo, finché improvvisamente mi fermai e dissi con voce fredda: "Questi poteri sono la mia e la vostra condanna a morte" e, dopo questa mia affermazioni, si zittì e procedemmo entrambi silenziosi verso casa.
In quel preciso istante, promisi a me stessa di non usare mai più la maggior parte delle mie particolarità, come corrodere le anime, far diventare il mio corpo calore oppure spegnere o accendere fiamme.
No...
Giurai a me stessa di usare raramente la particolarità di lanciare fiamme e la Super Forza, anche in caso di attacco da parte di bulli o di Villains; c'erano delle vite umane in gioco e usare le altre sarebbe stato anche un atto empio nei Suoi confronti.
