Chapter two.

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Il giorno del cambiamento.
Elis e David POV's
14 ottobre 1940,Londra

A Londra l'atmosfera era diventata cupa e triste, ogni azione che la gente svolgeva era carica di malinconia e oppressione, il rumore assordante degli aerei da combattimento non aveva sosta, l'area era irrespirabile. I gas cancerogeni e le bombe avevano il sopravvento sulla città, i proiettili dei fucili giacevano sul bordo dei marciapiedi, i negozi dei cittadini ebrei, le case e le scuole frequentate da quest'ultimi venivano sgomberate, migliaia e migliaia di gente veniva portata via, ognuno con le proprie cose, centinaia di valige strette tra le giovani mani delle donne, bambini ancora in fasce urlanti a causa di mancanza di cibo, uomini ancora speranzosi di fare un viaggio che li porterà ad una vita degna ma che sfortunatamente non sarà così.

20:00

David era appena tornato a casa, le ferie erano terminate da due giorni, aveva ripreso la vita di ogni giorno, la stessa divisa, i soliti litigi con i colleghi e il poco tempo con la sua amata. "Sono a casa tesoro!" dice a tono di voce alto posando il cappotto marrone e il cappello nell'appendi panni all'angolo della porta per poi salire i gradini a due a due per sbrigarsi. "Mh che odorino che prepari piccola?" sorride mettendosi dietro la ragazza guardando le pentole e cingendole i fianchi con le braccia mentre le accarezza la pancia "Credo che dopo un intera giornata a lavorare avrai bisogno di un bel piatto di carne Dav" lo guarda e si volta lasciandogli un bacio "Su peperoncino a tavola per oggi non devi aiutarmi" lo sposta verso la tavola imbandita ridendo "Sta fermo qui o non mangi" "Ma no Elis dai hai lavorato anche tu non è giusto" risponde il ragazzo dispiaciuto portando la mano sinistra sul ciuffo bicolore sistemandoselo  "Silenzio David non preoccuparti lo faccio col cuore lo sai" sorride Elis mettendo la carne e l'insalata come contorno nei piatti per poi servire prima David e poi se stessa. "Spero ti piaccia" afferma sospirando e accennando un sorriso sedendosi per poi iniziare a tagliare la carne e a mangiarla a piccoli pezzettini "Elis se mi piace? Ti ho detto sempre che prepari piatti stupendi non devi preoccuparti di nulla" mette una mano su quella della ragazza sfiorandole il mento con i polpastrelli e guardandola negli occhi "Com'è andata oggi tesoro?" sorride iniziando a mangiare spezzettandosi un pezzo di pane con le mani "Bene dai David, il negozio sta diventando un archivio di guerra" dice ridendo poco e infilzando la forchetta tra i pomodorini "Ci sono solamente testimonianze di guerra, non c'è più un sorriso in quelle foto che prima risplendevano" sospira mangiando per poi deglutire e pulirsi la bocca con il fazzoletto di stoffa che aveva sulle gambe "E tu? Tutto bene amore?" chiede mentre inizia a finire il piatto "Si è andata come sempre, nulla di cosi esilarante ecco tutto, è molto monotono lavorare in delle fabbriche, e non solo!" dice alzando poco il tono della voce gesticolando mentre finisce il piatto "E' anche troppo stancante perché si devono produrre gli oggetti in serie, uff" dice mettendo forchetta e coltello sul piatto porgendoli alla ragazza che si era appena alzata per sparecchiare "Capisco David" afferma tenendo lo sguardo basso mentre inizia a lavare piatti bicchieri e posate "Non mi convince questo tuo atteggiamento Mercury, sei al quanto strana" sussurra mentre scotola la tovaglia "Ora ci sediamo e mi dici cosa succede come abbiamo sempre fatto." la guarda posando la tovaglia nel cassettone e accendendosi una sigaretta "Va bene David" lo guarda asciugando i piatti e posandoli in fila per poi strofinarsi le mani tra di loro "H-ho finito" sussurra prendendo un respiro e sedendosi sul divano sedendosi sulla sua gamba destra e lasciando penzolare quella sinistra "Su Bowie adesso che ho la forza vieni qui" indica il posto accanto a lei "Si cucciola arrivo" dice buttando la sigaretta fuori e sedendosi accanto ad Elis prendendole le mani e accarezzandogliele "Su piccola aspetto solo te non preoccuparti, ogni cosa sarà l'accoglierò a cuore aperto" la rassicura mettendole una ciocca di capelli dietro l'orecchio incitandola a parlare. "A-ahm si David" prende un respiro guardandolo negli occhi "Stamattina dieci minuti dopo che sei andato a lavorare è-è arrivato un telegramma" deglutisce stringendo le mani di David alle sue strizzando gli occhi per non piangere "Qu-questo telegramma annunciava che" viene interrotta dalla voce calma e bassa del ragazzo "Che devo partire come soldato è vero?" la guarda sospirando continuando ad accarezzarle le mani, mentre la ragazza annuisce mettendo le mani sul suo viso e guardando David "Dovrai fare da guardia in caso di attacco alla base" deglutisce con occhi lucidi "Sono terrorizzata" butta un singhiozzo facendo vibrare il petto e buttandosi tra le braccia di David "Andrà bene amore mio" la stringe forte a se chiudendo gli occhi lasciando scivolare lungo il suo pallido viso le lacrime silenziose "Andrà bene." dice con voce tremante e spezzata da quest'ultime. "E se non fosse così David" chiede urlando leggermente "Se ti uccidono involontariamente, o ti prenderanno per disperso, come farò io senza l'uomo che giorno dopo giorno mi tiene in piedi pur se passiamo entrambi una giornata di schifo, come farò io magari ad accudire un nostro futuro figlio, come continuerò a vivere" lo guarda con gli occhi gonfi e pieni di lacrime tenendosi il petto dai forti singhiozzi, "Io sarò per sempre con te anche se il mondo cadesse giù" risponde con voce calma il ragazzo mentre le accarezza la guancia sospirando per poi baciarle la mano "Non smetteremo mai di cantare le nostre canzoni d'amore al mondo, solcheranno ogni territorio, voleranno tra le montagne rideranno all'oceano proprio come nei film, il nostro sarà un lieto fine piccola mia" sorride con le labbra portando le mani ai fianchi della ragazza lasciandole un passionale e lungo bacio a stampo "Potremmo essere separati fisicamente, ma con il cuore e la mente saremo sempre uniti" dice stringendo la ragazza e accarezzandole la schiena mentre i loro strozzati respiri si fondevano". "Ti amo David, ti ho sempre amato, non sarà una guerra a dividerci" sorride Elis poggiando la fronte a quella del ragazzo "Mai cucciola, noi siamo indistruttibili."

𝖆 𝖑𝖔𝖛𝖊 𝖈𝖗𝖔𝖘𝖘𝖊𝖉 𝖇𝖞 𝖆 𝖇𝖆𝖗𝖇𝖊𝖗 𝖜𝖎𝖗𝖊.Where stories live. Discover now