Capitolo 4

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29 Gennaio. 29 Gennaio.

Come potevo dimenticare quella data? Era il giorno del compleanno di Kyle. Apparte questo finalmente io e Nicki eravamo tornate amiche. Lei aveva capito che Janet non voleva portarmi via da lei e sono persino riuscita a farle fare amicizia con la bionda. Inizialmente la bionda sembrava contraria. Infatti una tipa tutta merletti e rosa confetto era strana da vedere accanto a una dark. Ma poco importava, adesso che eravamo tutte e tre insieme. -Oggi è il 27- pensavo mentre tamburellavo le dita sul banco -manca poco al sedicesimo compleanno di Kyle.-

"Credi che ti inviterà?" chiese Nicki come se mi stesse leggendo nel pensiero.

"Non penso proprio. L'anno scorso non lo ha fatto..." risposi affranta.

"Beh, questo è vero ma non si può mai sapere."

Beata lei che aveva tutto quel l'ottimismo. Alla fine delle lezioni ormai avevo già perso le speranze quando sentii una mano picchiettarmi leggermente la spalla. Mi girai con disinvoltura. Kyle.

"Ehi Stewart questo è per te!" disse entusiasta porgendomi un biglietto dorato.

"Grazie..." dissi senza neanche guardare il biglietto, ignara di cosa fosse.

"Ommiodio!" esclamò Janet quando mi vide, tirando fuori un biglietto identico al mio. "Mio cugino ha invitato anche te al suo compleanno!"

Ebbene si, lei era al corrente dei miei sentimenti per Kyle. All'inizio non avevo intenzione di dirlo ma Nicki si era lasciata sfuggire una parola di troppo mentre lei era presente. Fortunatamente Janet mi promise che non avrebbe fatto la spia. Guardai meglio il biglietto: "Sala festeggiamenti -Red Lights-" lessi ad alta voce. Quello era un luogo costosissimo. Jnet fece un sorrisone e mi prese una mano:" Cosa hai intenzione di mettere?" Indicai il mio corpo. "Stai scherzando vero?" disse lei contraria "Pensi davvero che ti lascerò andare a quella festa in jeans e felpa?". Non sapevo cosa dire. Non ci trovavo niente di male. "Stasera andremo a fare spese per comprarti qualcosa di presentabile! A costo di pagare tutto io!"

"Se proprio ci tieni..." risposi. Non sono mai stata una ragazza appassionata di moda.

"E tu Nicki?" chiesi

"Oddio è tardissimo devo scappare!" esclamò Nicki liquidando la mia domanda. "Ci sentiamo dopo ragazze!" e così dicendo andò via di corsa. Mah. Mi voltai di nuovo verso una Janet in preda a degli attacchi di schizofrenia. Sembrava parecchio entusiasta all'idea di farmi da stilista. Fissammo un appuntamento per quel pomeriggio per andare a perlustrare i negozi della zona.

Quando tornai a casa avevo il biglietto ancora in mano. Philip me lo prese cogliendomi di sorpresa. Se li rigirò tra le mani incuriosito. "Oh ma guarda, la grassa che va a un festa! Con il fisico che ti ritrovi non riuscirai a farti entrare nemmeno un vestito XXL. Ma che dico, tu non sai neanche cosa significa la parola vestito." Mi ripresi il biglietto bruscamente e senza aggiungere altro mi diressi in camera mia. Ostacolo numero due in arrivo. Paul. "Posso vederlo?" mi chiese gentile. Glielo diedi sbuffando. "Red Lights?!" esclamò "il festeggiato deve essere ricco. Quella sala è molto cara."

"A quanto pare..."

"Attenta a non rotolare per le scale. Se cade una come te non la rialza più nessuno. Un pò come succede ai scarafaggi a pancia in giù." aggiunse Philip con un ghigno.

Ore 17:20. Janet era in ritardo. Come sempre. La vidi in lontananza, riconoscendola dal suo cappotto rosa pallido che indossava quasi sempre. Mi raggiunse con il respiro affannato:" Possiamo andare!" disse dopo aver ripreso fiato. Girammo un sacco di negozi con tantissima roba vintage che lei adorava. Avevo provato ogni sorta di vestito possibile e immaginabile, ma dopo quasi due ore di ricerca non trovammo nulla che potesse soddisfare i criteri di abbigliamento di Janet.

Love DrunkWhere stories live. Discover now