𝑩𝑶𝑵𝑼𝑺 #𝟒

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Dopo aver parcheggiato, arrivò alla struttura. Sorrise alla sua ginecologa e dopo essersi salutate, la fece stendere sul lettino «Come stai cara?»

«Molto bene, grazie. Lei?»

La dottoressa ridacchiò alla risposta di Ji-eun, quando le era stata assegnata aveva subito capito che fosse davvero una brava ragazza che stonava con l'immagine del marito, freddo e distaccato.

Ma gli opposti si attraggono.

La donna le massaggiò la pancia per poi spalmare il gel «Vorresti una femmina o un maschietto?» chiese curiosa la donna.

Ji-eun si morse le labbra, «Non lo so» ridacchiò «Mi piacerebbe sia maschio che femmina»

«Tuo marito?»

Ji-eun sorrise pensando alla loro conversazione di quasi una settimana prima.

Ji-eun si sdraiò sul letto, dopo una lunga giornata. Quel momento era il suo preferito. Sentire il caldo materasso pronto ad accoglierla e coccolarla tutta la notte.

Trafficò a caso con il cellulare, aspettando che Jungkook finisse di fare la doccia, quando vide la porta aprirsi. Tolse il cellulare dal davanti per vedere un piccolo Jong-ho, con il pigiama. Ji-eun si alzò su, appoggiando le mani sul materasso «Cosa ci fai ancora sveglio?» chiese dolcemente, guardando poi l'orario. Mezzanotte. Lei e Jungkook, avevano ormai preso questo ritmo, soprattutto quando Jungkook chiudeva tardi il locale «Non riesco a dormire» sussurrò Jong-ho, stropicciandosi gli occhi. Ji-eun lo guardò sorridendo, aveva ormai nove anni ma per lei sarebbe stato sempre un bambino piccolo.

Jungkook in quel momento uscì dal bagno, con solo dei boxer «Cosa ci fai sveglio?» chiese subito vedendo il bimbo appoggiato sullo stipite della porta «Non riesce a dormire» disse la ragazza, spostandosi i capelli dalla faccia. Il corvino rimase a fissarlo «Avevamo deciso che non saresti più rimasto nel lettone con noi, ormai sei grande» gli disse appoggiando i vestiti sulla scrivania. Ji-eun lo guardò male, okay, era grande ma c'era modo e modo di dirglielo. Jong-ho si morse il labbro nervoso, giocando con le dita. Era nervoso e si vedeva da un miglio.

«Amore, cos'hai?» chiese la ragazza, appoggiando le piante del piede sul pavimento e sorridendogli, facendo segno di andare da lei. Jong-ho non se lo fece ripetere due volte, si fiondò nelle braccia della sua, ormai, mamma «Mi vorrai ancora bene, quando nascerà?» sussurrò Jong-ho puntando un dito sulla pancia della ragazza, Jungkook a quella domanda smise di sistemare i vestiti per poi girarsi, guardando la schiena di Ji-eun, che aveva strabuzzato gli occhi sorpresa. Gli prese il viso «Ma certo! Cosa vai a pensare? Jong-ho io ti voglio un mondo di bene e questo non cambierà mai!»

Il bambino la guardò con gli occhioni lucidi «Non devi neanche pensarlo, va bene?» gli disse nuovamente Ji-eun preoccupata. Giorni prima, lei e Jungkook, gli avevano comunicato della gravidanza e il bambino, per quel che sembrava, lo aveva preso benissimo, iniziando ad urlare tutto contento.

«Scusa» sussurrò Jong-ho infilando la testa nell'incavo del collo della ragazza. Ji-eun sorrise, abbracciandolo forte «Posso stare qua?» chiese il bimbo, staccandosi e guardando Jungkook, che era rimasto immobile e in religioso silenzio. Il corvino annuì e Jong-ho si butto letteralmente nel mezzo del lettone, Ji-eun rise quando le si attaccò come una piovra. La ragazza dolcemente gli accarezzò la testa, cantando una canzoncina tipica dell'asilo mentre Jong-ho chiuse subito gli occhi inspirando il profumo di quella che vorrebbe che fosse la sua vera mamma.

Jungkook si sdraiò, mettendo le mani sotto la nuca, «Ha paura» sussurrò Ji-eun facendolo accigliare «Di cosa dovrebbe avere paura?»

𝑰𝒕'𝒔 𝒀𝒐𝒖 | 𝒋𝒋𝒌Where stories live. Discover now