Capitolo 18

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I genitori di Ali entrano. "Ciao mamma" dice Alison alla signora DiLaurentis correndole incontro per stringerla in un abbraccio, non mi sembrava un abbraccio sincero ma ho sorvolato su questa cosa. "Salve Signora DiLaurentis" le dico io un po' intimidita "Ciao Emily, a cosa devo la tua presenza?" mi domanda lei con fare incuriosito "Ehm io sono venuta a fare compagnia ad Ali visto che era da sola, ora credo che andrò a casa, mia madre mi aspetta" le dico sbrigativa, la sua presenza mi mette sotto pressione. Il padre di Alison mi accenna un saluto. La madre di Alison mi abbraccia, cosa che non aveva mai fatto, e mi saluta dolcemente. "Em, ti accompagno io a casa in macchina" all'affermazione di Alison non faccio altro che annuire, sembrava più un ordine che un invito. Mi accompagna alla portiera della sua macchina , me la apre e mi fa accomodare, poi va al posto di guida. "Non so che impressione ti abbia dato ma preferisco che i miei non sappiano di noi, loro pensano che io stia ancora con Noel e in parte è vero" cerca di spiegarmi Alison con tono ragionevole ma anche spaventato, evidentemente era spaventata della mia reazione. In questo momento mi sento chiusa in gabbia, come se fossi io quella sbagliata, quella diversa, quella che non deve manifestare i propri sentimenti per paura di quello che gli altri possano pensare, quella che deve vivere nell'ombra, nelle bugie, quella che è una delusione, per tutti. "Beh non importa, l'importante è che ci sia tu nella mia vita" e mento, mento spudoratamente, mi da davvero fastidio il fatto di non poterle dare un bacio davanti a tutti o non poter dire a tutti quanto io la ami o dover nascondermi da qualche parte per passare del tempo con lei. Sono mortalmente gelosa di Noel. "Grazie Em" risponde solamente Alison dandomi un bacio. Finito quel contatto scendo dalla macchina, visto che é parcheggiata di fronte a casa mia, cammino senza voltarmi, apro la porta e vado diretta in camera mia buttandomi sul letto. Spero di addormentarmi e di non pensare a quel che è successo prima. Fortunatamente mi addormento.

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