18. Kirishima

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È passato un altro giorno.

Un noioso lunedì di videolezioni e compiti, ma rallegrato dalla presenza di Blasty e soprattuto Bakugo.

E anche da una videochiamata con la Bakusquad, quella è stata fantastica.

Stasera io e Bakugo eravamo stanchi, così ci siamo addormentati nel mio letto, o almeno io l'ho fatto.



















Qualcosa mi sfiora le labbra e sono costretto a svegliarmi dal mio tanto amato sonno.

Quel qualcosa si rivela essere una mano di Bakugo, ma dalla tale delicatezza non riesco a crederci senza aprire anche solo di uno spiraglio gli occhi.

Non volevo che lo notasse, ma lo fa e ritira immediatamente la mano quando mi vede sveglio.

Lo guardo in viso.

Non ha la faccia di uno che ha dormito, lo dicono le bozze di occhiaie sotto i suoi occhi scarlatti.
In più ha le guance rosse, per l'imbarazzo, immagino.

- Ehi... - sussurro con la voce ancora impastata dal sonno.

- Ohi... - mi risponde un po' malinconico.

- Che ore sono?

Guarda l'orologio sul mio comodino e risponde rammaricato:
- Quasi le 2... Scusa se ti ho svegliato a quest'ora...

Per un momento ho pensato di fargli notare il fatto che non è per nulla da lui scusarsi con qualcuno, ma ascoltando il tono debole della sua voce ho immediatamente cambiato idea.

- Amore, che succede? - chiedo improvvisamente serio.

Lui sospira e si passa una mano tra i capelli rossi tinti.
- Dopodomani mia madre mi viene a prendere... Lascio il dormitorio... Ti lascio da solo... Non voglio, cazzo...

Bakugo è addolorato, si capisce da tutto.
Ma quello che ha orgogliosamente promesso, cioè di non piangere, lo sta temporaneamente mantenendo.

Io non so se riuscirò a fare lo stesso.

Sapevo che lui avrebbe dovuto andarsene, ma non ricordavo che il giorno fosse dopodomani.

- Non è un problema grave - provo a tranquillizzarlo mentre lui inizia a passarsi i miei capelli tra le mani - Quando anche io sarò uscito, allora ci potremo rivedere!

- Temo di no - mi interrompe - O almeno non finché non avrò parlato con la vecchia...

Posso leggere lo sconforto sul suo volto, i suoi occhi che preferiscono guardare le coperte mimetiche piuttosto che incrociare i miei.

- Ce la farai. Puoi farcela. Ti conosco. E so che se credi in te stesso e hai coraggio ce la farai. Dopotutto... Plus Ultra, no?!

- Plus Ultra un cazzo, è assolutamente ovvio che ci proverò - mi spiega ora squadrando il mio petto - Ma non so se ci riuscirò, il problema non sono io ma lei. Spero che capisca una volta per tutte, merda...

- Beh, troveremo il modo di vederci comunque - continuo ad essere ottimista - Come Romeo e Giulietta, Paolo e Francesca, Afrodite e Ares...

- Okay, rosso, smettila di sognare e ritorna il fottuto uomo che sei - mi stronca secco.
Ma ancora il suo sguardo è sui miei zigomi.

- Sei sicuro di avermi detto tutto ciò che ti turba?

Fa una faccia sorpresa, ma non eccessivamente, sa che lo conosco bene.

《Quarantena con Te》Kiribaku♡Where stories live. Discover now