Sunflower

14 3 2
                                    

Io sono un girasole. Un girasole, non una rosa, non un tulipano. Un girasole. Il girasole è sempre quello sottovalutato, non è una rosa. È un girasole, non è complicato, non è affascinante, non ha carisma, non si sa difendere, non è una rosa. Lo trovo un fiore dannatamente triste, troppo diverso per essere perfetto. Sono un girasole, non una rosa. Avete mai sentito quelle frasi tipo "in un campo che fiori raccogli" "quelli più belli" "esatto" solitamente si usano questo tipo di frasi per pagine tumbler su instangram, tutte così dannatamente uguali, pensandosi diverse, per questa frase ho sempre pensato alle rose, quelle che vengo raccolte perché affascinati, carismatiche e che non ti stancheresti mai di guardare, che sono spettacolari anche quando appasiscono, che sono cosi belle anche mentre crollano sapendo che qualcuno verrà a salvarle, per consevare la loro infinita bellezza. Le rose, non i girasoli. I girasoli sono belli, ma non troppo, sono quel tipo di cose che guardi per un po' e poi deventa monotono, quelle che tutti conoscono ma nessuno apprezza veramente, perché sono girasoli non rose. I girasoli non sono belli quando appasiscono, abbassano la testa, consapevoli di avere perso, i loro petali non sono più gialli, rimangono solo un ricordo di quel che erano, ma che non sono più. E diventano sempre più cupi, tristi, monotoni. Non sono spettacolari quando appasiscono, non ti fanno rimanere a bocca aperta come le rose, dove i petali rossi danzano lentamente in aria prima di appogiarsi al suolo delicatamente, facendo cadere parte di loro, che verrà raccolta da qualcuno che ricorderà con aria maliconica una bellezza che è scomparsa. Una delle tante. I girasoli dansano in silenzio godendosi quella lenta caduta verso il basso, consapevoli che nessuno raccoglierà quelle parti di se per ricordale, ora sono solo frammenti di un ricordo felice. Frammenti distrutti che nessuno vuole ricordare, magari che hanno rimosso dalla propria menoria, ma che il girasole converva minuziosamente, attento a non farseli fuggire, rimanendo ancorato al passato, non vivendo il presente troppo complicato, non pensando ad un futuro che li spaventa. Rimango nel passato, al sicuro da loro stessi. E semplicemente nessuno si ricorda più di loro, loro che erano anonimi, loro che si sentivano soli in mezzo a troppe persone, loro che senza saperlo erano dannatamente complicati. E ora ci si crogiola nelle lacrime per una finta bellezza, troppo sopravvalutata, la rosa, lasciano cadere nel dimenticatoio il piccolo girasole che aveva tanto da dare, tanto da esprimere, ma non sicuro abbastanza per mostrarsi. Ora sono qui, che scrivo queste parole vuote, pensieri che si accavallano lasciandomi confusa, castelli che si crustruisco nella mia testa per poi cadere quando li prendo in considerazione, sono qui che scrivo perché queste cose non so dirle a voce, perché io sono un girasole, non una rosa.















Salve, questa è la prima volta che pubblico le poesie che scrivo ed è veramente importante per me ciò che sto facendo, soprattutto quando queste sono state scritte in momenti di debolezza o di estremo amore, di sentimenti contrastanti che mi hanno fatto riflettere molto, spero che voi possiate ritrovarvi in quello che scrivo e che vi piaccia leggerle come a me e piaciuto scriverle.
La pubblicazione non ha giorni e ci potranno essere più aggiornamenti nello stesso giorno.

Vorrei dedicare questo capitolo a due persone GiuliaNoir che è stata fantastica, alla fine le ho pubblicate lol, @CharlieWhitebloom che è la mia migliore amica e prima sostenitrice, grazie ragazze vi adoro.

Con questo è tutto, buonanotte
Love, malachai

Stjerneklar Uranus Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ