Capitolo 24

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Ci sono novità importanti all'orizzonte...

CAPITOLO 24:  Good News and Bad News.

"Lo sai quel tuo amico di cui mi hai parlato...Ghinta, è proprio carino! Ci siamo conosciuti all'inaugurazione del locale in centro di settimana scorsa...Usciamo insieme questa sera!" disse Launch, accendendosi una sigaretta.
"Si, ero sicura che ti sarebbe piaciuto ma...Launch...siamo in una clinica, non puoi fumare...dai spegnila!" rispose Bulma.
Stava aspettando di essere visitata dalla ginecologa, e si sentiva piuttosto tesa.
Chichi aveva avuto un imprevisto e non aveva potuto accompagnarla, così, per non essere completamente sola, Bulma aveva chiesto a Launch di sostenerla in quel giorno decisivo.
Ma, come accompagnatrice di una possibile futura madre, non stava rivelando una grande sensibilità.
"Signorina Brief?" la chiamò un'infermiera, affacciandosi sulla sala d'aspetto.
Bulma si alzò e la segui, dopo aver preso un bel respiro.

"Signorina Brief...Lei è incinta" disse la ginecologa, dopo averla visitata.
"...Se iniziamo a contare dal suo ultimo ciclo, ora dovrebbe essere di sei settimane..." prosegui la dottoressa, che prese l'ecografia, la mostrò a Bulma e aggiunse:
"Quel cerchio nero è la sacca che contiene il Suo bambino, e il puntino che che vede esattamente al centro è il Suo bambino...Se desidera portare avanti la gravidanza, allora prenda un appuntamento per la prossima settimana...nel caso in cui invece desiderasse abortire, allora Le consiglio di farlo al più presto possibile, anche per il Suo bene..."
Bulma si senti morire.
Se, fino a quel momento, l'aborto avrebbe potuto rappresentare quantomeno una scelta, vedere quel piccolo puntino sull'ecografia le aveva provocato qualcosa di inspiegabile dentro.
'Quello è il mio bambino...il mio bambino' questo pensiero continuava a rimbombarle nella mente e nel cuore.

Quella settimana era stata a dir poco atroce.
Aveva evitato Vegeta, e lui non ne sembrava troppo dispiaciuto.
Aveva fatto altri test, tutti positivi.
Aveva scritto pagine e pagine del suo diario, piene di dubbi, di incertezze, di colonne di pro e contro.
Tutte congetture inutuli perché, fino a quel momento, non si era mai fermata a riflettere sul fatto che un essere umano esisteva davvero nel suo ventre, ed era lì, ad aspettare pazientemente che Bulma prendesse coscienza, che si accorgesse di lui/lei.
E la vita di lui/lei dipendeva esclusivamente da una decisione di Bulma.

E, all'improvviso, la ragazza venne travolta da uno strano sollievo.
La verità le apparve come una luce luminosa in mezzo alle tenebre: non c'era proprio nulla da decidere.
Quel piccolo puntino le aveva già riempito il cuore di un amore puro e incontrollabile.
Bulma sarebbe diventata madre.

Le nausee erano molto fastidiose, ma Bulma si sentiva meglio grazie ad un rimedio che la dottoressa Nazuko le aveva prescritto.
Ora che aveva assolutamente chiaro cosa sarebbe successo di lì a otto mesi, restava da affrontare il problema più grave: Vegeta.
Bulma aveva deciso di parlagli al più presto. Era una faccenda troppo importarte per giocare a nascondino come al loro solito.
Aspettò che i suoi genitori uscissero per un cinema, e andò a cercare Vegeta.
Ma fu lui a trovarla per primo.
"Bulma, puoi venire in camera mia? Devo parlarti..." le disse, con tono che non ammetteva repliche.
Bulma annui e lo seguì.

Bulma era seduta sul letto di Vegeta, mentre lui stava appoggiato alla parete della stanza, a braccia conserte.
"Prima che inizi, voglio che tu sappia che ti stavo cercando perché ho anch'io qualcosa di molto importante da dirti..." disse Bulma.
Vegeta annui e rispose:
"Comincia tu allora..."
"No...prima voglio ascoltarti..." disse Bulma.
"Ci ho pensato parecchio in questi mesi e...tra noi non può funzionare" disse Vegeta.
Non era certo il tipo da girare intorno alle cose, gli piaceva andare dritto al sodo.
Per Bulma fu come venire travolta da un camion dei trasporti eccezionali. Guardò il saiyan confusa.
"Mi...mi stai lasciando?" chiese, tentando di trattenere le lacrime.
"Si...Tra qualche giorno abbandonerò la Terra...e tornerò solo il prossimo 12 maggio, per quando è previsto l'arrivo dei cyborg..." disse Vegeta, fissando un punto davanti a sé.
Pronunciare quelle parole con freddezza gli era costato davvero molto, ma voleva risultare il più distaccato possibile.
Bulma si stava sforzando per non scoppiare a piangere...non voleva dargli quella soddisfazione.
"E posso sapere come mai hai preso questa decisione?" chiese, fingendosi forte.
"Come mai?!" disse Vegeta, che la fulminò con lo sguardo e poi continuò:
"Se non ci arrivi da sola, allora te lo spiego io! Me ne vado perché non sono ancora riuscito a diventare un super saiyan e inizio a sentirmi un fallito, ecco perché!"
"Cioè...te ne vai solo perché i tuoi capelli non diventano biondo ossigenato????" disse Bulma incredula.
"NO! Bulma per favore, non farlo..." disse Vegeta, che iniziava a perdere le staffe.
"COSA? NON FARE COSA?" urlò Bulma.
"Non iniziare a prendermi in giro, non lo sopporto! E non strillare sempre come una pescivendola!" rispose Vegeta, che tornò a fissare il muro.
"NO! Mi spiace ma questa non mi va giù! Che razza di motivazione è? Io...io non capisco..." iniziò a balbettare Bulma.
"Bè, quello che dovevo dire l'ho detto perciò...per me possiamo anche finirla qui!" disse Vegeta risoluto.
"D'ACCORDO! PER ME VA BENE! NON SEI ALTRO CHE UN VERME, ECCO COSA SEI! TI DETESTO! VATTENE PURE DOVE DIAVOLO VUOI, NON MI IMPORTA!!" urlò Bulma esasperata, e si diresse verso la porta.
Vegeta la bloccò per un braccio e disse:
"Non c'era qualcosa che dovevi dirmi?"

Bulma lo guardò tristemente.
"No....ormai non ha più importanza..." disse, uscendo di fretta dalla camera.

SEMPLICEMENTE...BULMA E VEGETA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora