Capitolo 14

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Un malinteso può sfociare in un litigio...e se un ex ci mette lo zampino...

Capitolo 14: ...Malintesi e Sorprese

Bulma atterrò nel giardino, entrò in casa e trovò un biglietto di sua madre in cucina.

"CIAO PASTICCINO MIO!
IO E PAPA' CI SIAMO DIMENTICATI DI AVVISARTI CHE SIAMO STATI INVIATI AD UNA FESTA DEL MINISTERO DELLA SCIENZA.
L'INVITO ERA ESTESO ANCHE A TE, MA SEI COSI' PRESA DALLA NUOVA STANZA PER VEGETA CHE ABBIAMO DECISO DI NON DIRTI NULLA.
IN OGNI CASO, NON C'E' NESSUNO SCAPOLO INTERESSANTE CHE AVRESTI POTUTO CONOSCERE.;)
NOI PARTIAMO STANOTTE PER NON TROVARE TRAFFICO E TORNEREMO TRA UN PAIO DI GIORNI CIRCA, SALVO DECISIONI DELL' ULTIMO MINUTO.
MI RACCOMANDO, PRENDITI CURA DELLA CASA, DELLE PIANTE E DEGLI ANIMALI OK?
PS: TI VOGLIAMO TANTO BENE
PS: VEGETA E' VOLATO FUORI DI CASA POCO PRIMA DI NOI, E NON SAPPIAMO DOVE SIA ANDATO, MA NON AGITARTI, LA SUA ROBA E' ANCORA NELLA SUA CAMERA (HO CONTROLLATO PERSONALMENTE!)
SALUTAMELO TANTO QUANDO RITORNA D'ACCORDO?
UN BACIO, MAMMA"

Bulma sorrise pensando:
'Wow, e brava mamma! Ho una spia eccellente e a costo zero! Ma dove diavolo sarà andato Vegeta nel cuore della notte, scappando come un ladro? Che si sia trovato un'amante? Può anche essere, dato che con me non ha ottenuto ciò che voleva..." pensò Bulma tristemente, togliendosi le scarpe e rannicchiandosi sul divano.
Si sciolse la treccia e rimase al buio, per tentare di tranquillizzarsi.
Cercava di scacciare dalla sua mente l'immagine di Vegeta avvinghiato ad una bionda tettona con le labbra rifatte. Si immaginava una donna facile e volgare, con cui lui avrebbe potuto sfogare tutti i suoi istinti. Pensare al SUO Vegeta preso dalla passione per un'altra, le attanagliò il cuore e le fece venire la nausea.
Scoppiò a piangere a diritto, non riuscendo a trattenere il dolore che provava alla sola idea che Vegeta potesse aver fatto una cosa simile in sua assenza.

"Che ti è successo? Perché stai piangendo? Almeno accendi la luce che cavolo!".
La voce di Vegeta la ridestò da quei pensieri tremendi.
Si trovava in piedi davanti a lei, e la ossevava accigliato.
Bulma si ricompose e si asciugò le lacrime.
"Niente! Non mi è successo niente, ok?" disse tristemente.
"Ha davvero? E si può sapere dove sei stata fino a quest'ora?" disse Vegeta irato.
Poi, osservandola meglio, la sua collera aumentò a vista d'occhio:
"E come mai sei vestita come una sgualdrina? Ti sei vista con un uomo? E' COSI'???" urlò Vegeta, accecato dalla gelosia, mentre tentava di controllarsi per non offenderla in modo ancora più brutale.
Bulma era confusa e non stava capendo il motivo di tanta rabbia.
"Cosa hai detto??? Questo è un vestito normalissimo e poi...che ti importa di quello che faccio? Non ti degni neanche più di salutarmi! Pensi che io voglia passare gli anni migliori della mia vita aspettando che te??!!! Bhé, rassegnati bello! Io ho altro da fare che stare ai tuoi comodi! Ficcatelo in quella testaccia che io non mi farò mai comandare da te! E poi, se qui c'è qualcuno che deve dare spiegazioni, quello sei tu! Dove sei andato nel cuore della notte, he?? Sei TU ad avere una sgualdrina a tua disposizione, non è vero?!!?" urlò Bulma, fuori di sé dalla rabbia.
Dopo i consigli di Chichi, si era rimpromessa di mettere da parte l'orgoglio e ogni possibile pretesa sul
sayan, ma convincersene era più facile che mettere in pratica quell'idea geniale.
In quel momento, non era disposta a subire tutto senza reagire.
Già una volta aveva permesso ad un uomo di tradirla e di prendersi gioco di lei, e non era intenzionata a ripetere l'errore.
Vegeta era furente d'ira. Non poteva credere alle accuse che quella donna osava rivolgergli.
Sentiva la rabbia ribollire violentemente dentro di lui, dopo tanto tempo di apparente calma nel suo animo da guerriero.
Per la prima volta, ebbe davvero paura di poter fare del male a Bulma, e, non essendo in grado di trattenersi del tutto, diede un violento pugno alla soggiorno, sfondandola completamente.
"MA SEI PAZZO??? CHE TI SALTA IN TESTA???" PUGNO NON FOSSE DIRETTO A TE!! NON SEI ALTRO CHE UNA STUPIDA! TI DETESTO! SAI CHE TI DICO DONNA? SE DAVVERO PENSI QUESTE COSE DI ME, ALLORA VATTENE AL DIAVOLO E LASCIAMI IN PACE!! SONO CONTENTO DI POTERMI LIBERARE DI TE, NON SEI ALTRO CHE UNA SECCATURA! PRESTO ME NE ANDRO' DA QUESTO STUPIDO PIANETA E NON SARO' PIU' COSTRETTO A VEDERE LA TUA FACCIA!" sbraitò Vegeta folle di rabbia.
Diede un calcio ad un'altra parete distruggendola, e uscì di casa volando chissà dove.
Bulma si accasciò a terra e pianse disperatamente per tutta la notte.

SEMPLICEMENTE...BULMA E VEGETA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora