Questione di attrazione

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Non mi era dispiaciuto aver passato un giorno in più ad Austin considerato che con Lewis ci eravamo goduti un po' di sana quotidianità tra passeggiate con Roscoe, prove di piatti tipici e sane risate. Piano piano stavo scoprendo sempre un po' di più di Lewis e archiviavo il resto anche se il destino non collaborava visto che in aeroporto avevo incontrato Carlos e Lando. Mi sembrava di aver notato Lando molto stanco, aveva una brutta cera e gli occhi gonfi... chissà perché; oramai questo non mi riguardava più visto che la nostra amicizia era terminata e ora era solamente un collega qualsiasi a lavoro. Sfortunatamente io e Lew alloggiavamo in alberghi diversi e un pochino distanti, il solo lato positivo era la concentrazione... sicuro sarei stata più concentrata, ma ad ogni modo la mia paura più grande era la possibilità di incontrare Lando. Ne avevo paura perché io non ero brava a mentire, ero brava a fare la stronza e l'indifferente, questo era vero, però quel ragazzo dagli enormi occhi verdi e il viso da bambino metteva ogni mia capacità in profonda crisi. Solitamente si dice che nella vita ognuno di noi conosce una persona che nonostante tutto sarà sempre il nostro punto debole ed eccoci qui alla nota dolente : Lando sarà sempre il mio punto debole ; era difficile da ammettere a me stesso, ma purtroppo era così e io non potevo farci niente anche se cercavo in ogni modo di evitarlo, di far finta che non fosse così, di provare ad odiarlo, ma funzionava per poco.
Era un maledetto giovedì mattina, iniziato nel peggiore dei modi, visto la mia notte insonne... così ancora sbadigliando presi l'ascensore per scendere nella sala colazione ; presi il telefono dalla tasca dei pantaloni e cominciai a fare un giro su Instagram vedendo alcune foto che mi fecero sbuffare... perché la gente non si faceva gli affari propri ?? Ancora si parlava della probabile storia tra me e Lando finita male per terze persone... alcune sue fanpage parlavano di lui in aeroporto triste, con gli occhi da pianto mentre io ero dipinta come la cattiva che sorrideva e si baciava con Hamilton, ma non sapevano quanto io ci stessi male per la nostra amicizia ! Come si fa a giudicare senza conoscere ? Fui distratta dalle porte che si aprirono e da un tipo che mi venne addosso perché stava sul cellulare, ma diamine come si fa a camminare a testa bassa senza guardare dove si va ?
-"scusami" disse
Aveva una voce familiare in effetti... era proprio l'ultima persona che avrei voluto vedere : Lando.
Non risposi.
-"niente corsetta mattutina oggi?"
Alzai gli occhi al cielo.
-"no, non ho dormito"
-"io ho la testa che mi scoppia"
-"prendi una tachipirina" dissi fredda come il ghiaccio
-"grazie per il consiglio" sospirò e disse "come mai non hai dormito?"
-"non lo so"
-"effettivamente hai delle occhiaie che fanno paura, quasi tremo nel guardarti" disse abbozzando una risatina.
-"Norris non ho voglia di scherzare"
-"non mi piaci quando mi chiami così"
-"non cambia granché visto che non ti piaccio in generale" colpito e affondato direi
Ci pensò un po' su poi disse :
-"perdonami se ti dico una cosa, è una constatazione, cosa ti importa del fatto che tu mi piaccia oppure no? Visto che un ragazzo ce l'hai mi pare di vedere"
Okay, colpita e affondata...
-"infatti non mi importa"
-"non sembra veramente.."
-"ora te lo faccio capire bene" dissi avvicinandomi a lui che si appoggiò alla parete dell'ascensore. Continuai dicendogli all'orecchio "a me non importa quanto a te non importa di sapere se tu mi piaccia oppure no. Comunque non hai una bella cera nemmeno tu, l'ho notato ieri e ancora mi chiedo come mai, qualcuna ti ha fatto girare la testa, piccoletto ?"
A questa mia affermazione la situazione si capovolse, ora ero io addosso alla parete
-"ascolta" disse appoggiandosi a me "nessuna mi fa girare la testa e il perché di come mai io stia così non ti riguarda visto che non ci parliamo uno e due nemmeno tu mi fai girare la testa"
-"mhh se ne sei convinto" dissi mettendogli una mano dietro il collo e una alla base della schiena avvicinandolo ancora di più a me "il tuo amichetto non sembra essere d'accordo con te" gli sorrisi beffarda.
Stava per ribattere quando le porte dell'ascensore si aprirono e un uomo sulla sessantina con un giornale in mano entrò guardandoci male... beh la situazione era un po' complicata
-"potresti aspettare a muoverti" disse lui visibilmente imbarazzato per la situazione che si era creata.
-"tutto il tempo che vuoi bellezza" dissi sussurrandogli quest'ultima parola all'orecchio.
-"ti sto odiando in questo momento"
-"lo so tesoro , ricordati che con me non puoi vincere"
-"lo vedremo... comunque il discorso non finisce qui" disse spazientito.
In quel momento ci fu il trillo dell'ascensore arrivato al piano terra
-"hai sentito?"
-"si?!"
-"ecco questo era il suono che sancisce la fine di questo discorso tesoro e ora scusami, ma devo proprio andare ci si vede all'autodromo e un'altra cosa non fare tardi"
-"ahh che insopportabile"
-"facci l'abitudine e poi un'ultima cosa : la sera non si fa tardi con le signorine altrimenti poi non si sta in piedi il giorno dopo"
-"ma cosa... cosa... dici... parla quella con le occhiaie sotto ai piedi, ma per favore... di al tuo fidanzato di farti dormire la notte che non vorrei strategie sbagliate"
-"Norris fottiti, fottiti"
-"fottiti tu".
Quello stronzetto mi fece passare l'appetito per cui mangiai una cosa al volo, presi il mio solito caffè e me ne andai. Dovevo stare all'autodromo per l'ora di pranzo per dare una mano a preparare le cose, per cui andai a fare una passeggiata per riprendermi da quell'inizio traumatico. Quella sera avrei portato Lewis da Federica, la mia migliore amica. Lei si era trasferita qui, dove lavorava come veterinaria e viveva da sola visto che "odiava" il genere maschile. Mi ero decisamente fermata un po' troppo a guardare la bellezza della città messicana per cui chiamai un taxi, non troppo lontano da me e andai al circuito. L'unica cosa che mi faceva andare avanti quel giorno era la mia insalata che non vedevo l'ora di mangiare. Una cosa che mi piaceva dei weekend era stare con i miei colleghi, si era creato un bel rapporto anche fuori dalla pista, infatti la prossima settimana saremmo usciti tutti insieme e Nick si era offerto per darmi un passaggio visto che abitava difronte a me. A pranzo come sempre eravamo tutti insieme e qualcuno decise di venirci a disturbare :
-"Scusi ingegnere"
Lo stoppai con la mano
-"Norris hai notato che stiamo pranzando?"
-"si?"
-"Bene. Perché mi stai interrompendo ? Mi sembra che la nostra conversazione sia finita questa mattina"
-"No, tu l'hai fatta finire questa mattina , ma io non ho finito di parlare"
-"Norris non mi sfidare, non ti conviene..."
-"vedo che ti sei sistemata, hai eliminato le tracce della nottata insonne eh, ora sei decente o almeno riesco a guardarti senza spaventarmi"
-"facciamo così, se non riesci a guardarmi non lo fare, non sentirò la mancanza dei tuoi occhi su di me tranquillo. A proposito ti scoppia ancora la testa dopo aver passato la notte con quella tizia ?"
-"ancora con questa tizia, non ci sta nessuna ragazza, smettila"
-"se vuoi una tregua e vuoi scusarti prego, è il momento giusto"
-"oh no, non te la darò mai questa soddisfazione puoi giurarci"
-"e allora fammi finire il pranzo in santa pace, grazie"
-"sei assurda davvero, hai proprio la patente per fare la stronza?"
-"se ti interessa ho anche la laurea in stronzaggine mio caro e ora Buon pranzo"
-"fottiti"
-"anche tu tesoro bye".
Dopo un po' di chiacchiere con i miei colleghi salimmo nella stanza adibita al briefing.
Ero più stralunata del solito, entrai nella stanza e spostai la sedia cercando di fare meno rumore possibile.
-"Ele ciao! Tu hai già pensato a qualcosa??" Mi chiese Tom
-"si e no, diciamo che è una giornata un po' così, ho dormito poco e non riesco a concentrarmi a dir la verità... tu?"
-"diciamo che ho avuto un po' di problemi a casa quindi ci sono stato poco dietro... sono stato continuamente al telefono"
-"per come è iniziato questo weekend credo che non sarà granché"
-"già, non lo vedo molto proficuo..."
-"buongiorno a tutti" disse Zack "vogliamo cominciare ??"
-"si" rispondemmo tutti in coro.
Secondi i dati esposti dai nostri collaboratori sarebbe stato un gran premio abbastanza complicato per tutti noi...
-"Tom, Eleonora, avete pensato a qualcosa ?" Tom rimase in silenzio per cui decisi di parlare io...
-"ehm un'idea ce l'avrei"
-"e allora esponicela forza"
-"certamente.." mi girai verso Lando e gli chiesi di mettere la schermata dati sulla lim della stanza e lui senza troppe storie stranamente lo fece... probabilmente perché Zack non era di buon umore e dunque non propenso ad ascoltare uno dei nostri teatrini.
-"allora io avevo pensato : dato le temperature e l'alto carico aerodinamico, che trovo sia la soluzione migliore, di optare per una strategia a un pitstop soft-media... anche perché con l'area rarefatta a causa dell'altitudine le curve lente del tracciato, che sono nove all'incirca se non sbaglio, le gomme potrebbero facilmente uscire fuori dalla finestra delle temperature per cui la soft è più facile da far scaldare rispetto alla medium o alla hard. Nonostante ciò bisogna dire che, a mio parere, toccherà aspettare i long run di domani... non sono sicura che un pit basti. Ad ogni modo la durata della gomma dipenderà anche dalla guida del pilota per cui la strategia potrebbe anche invertirsi cioè diventare una medium-soft. Che ne dici Tom?"
-"mi sembra tutto giusto quello che dici, anche perché i freni soffrono molto e durante il tracciato la farfalla è sempre aperta intorno al 47% ; poi dobbiamo considerare che la partenza sarà il punto chiave per cui dobbiamo cercare una strategia che ci possa aiutare, poi i sorpassi sono possibili e possiamo anche rifarci ad alcuni dati di sochi per il tratto dello stadio visto che lo riprende"
-"Bene, allora domani partiamo così, strategie differenziate Tom?"
-"si, al solito no ?"
-"se per Lando non ci sono problemi si"
-"no, tranquilla andrà benissimo... mi fido di te"
-"anche io di te".
All'uscita dal briefing incontrai Bono che mi diede qualche consiglio come mi aveva promesso.
Dopo aver parlato con Bono del tracciato e della difficoltà nello scegliere uno o due pit stop mi stavo incamminando verso il box, quando qualcuno mi tirò per il braccio. Eravamo tra il box McLaren e Racing point :
-"ma che diamine fai! Sei impazzito per caso ?"
-"non ci vedrà nessuno qui"
-"ti sei fottuto il cervello oggi?"
-"no, devo finire di parlarti e non mi interessa nient'altro"
-"che cosa vuoi da me?"
-"voglio sapere perché il tuo cuore batte così forte ora"
-"perché mi hai spaventato, mi sembra ovvio"
Lando si avvicinò come stamattina dicendomi all'orecchio:
-"ti sento un po' agitata"
-"non è assolutamente vero"
-"insomma stamattina mi stavi dicendo che di me non ti importa nulla" disse prendendomi la mani con cui cinse la sua vita
-"no infatti"
-"per cui non ti farebbe alcun effetto se io ora cominciassi a fare così" disse baciandomi il collo fino all'angolo della bocca
-"no, non mi fa effetto e ora smettila che se arriva..."
Mi interruppe.
-"se arriva Lewis? Digli che è un chiacchierata tra colleghi no ?"
-"i colleghi non stanno così"
-"nessuno ti vieta di spostarti tesoro... non te ne frega niente di me, ma non ti scansi se ti sono così vicino"
-"Lando ascolta chiariamo questo discorso... non provo niente per te se non attrazione fisica, non ci posso fare nulla, non la posso controllare"
-"beh già hai ammesso una cosa e per me è lo stesso per cui non farti illusioni"
-"bene, allora chiarita questa cosa possiamo andare via".
Me ne andai nella confusione più totale, ero nel pallone, cosa... cosa provavo io in quel momento ? Perché ogni parola era una coltellata ? Io ero quasi sicura lui provasse qualcosa per me anche se lo nascondeva, ma io ?
Decisi di andare via dal paddok, tanto il mio lavoro era finito, mi dovevo cambiare e fare una doccia perché Lewis mi sarebbe passato a prendere per le 19:30.

In hotel

Ero in accappatoio, ero appena uscita dal bagno per prendere i vestiti e qualcuno bussò alla porta... oddio non potevo aver fatto tardi cavolo, così di corsa andai ad aprire la porta :
-"Ehy, scusa il ritar... tu che ci fai qui ?" Chiesi perplessa
-"ciao ingegnere del mio cuore,  stai uscendo ?"
-"si"
-"allora ho una cosa che mi ronza nella testa e vorrei tu me la chiarissi"
-"cosa vuoi ?"
-"innanzitutto perché non provi ad essere più gentile con me ?"
-"va bene, cosa vuoi che ti chiarisca caro?"
-"ora va meglio"
-"senti, accomodati sul letto, chiudi la porta a chiave e aspettami un attimo"
-"va bene".
Mi cambiai e uscì dal bagno, mi avvicinai a lui che mi prese e mi mise a cavalcioni su di lui
-"insomma sembra che qui ci sia un'attrazione fatale"
-"Norris che stai facendo ?"
-"nulla"
Disse accarezzandomi i capelli e lasciandomi una scia di baci fino alla base del collo.
-"ti va di giocare bimbo ? E allora giochiamo"
Dissi facendolo sdraiare, la realtà era che in quel momento desideravo un suo bacio, ma non gliel'avrei data vinta.
Diciamo che oramai avevo imparato come mettere un ragazzo a cui piaci fuori gioco e non fu nemmeno troppo difficile ; gli restituì tutti i baci che mi aveva dato e la passione era innegabile certo, tanto che lui aveva le mani alla base della mia schiena mentre giocherellava con il bordo dei miei jeans e io avevo le mani sotto la sua maglietta che non fu difficile sfilargli . A questo punto la situazione si capovolse, avvicinai il suo volto al mio e potevo giurare che aveva una gran voglia di baciarmi.. proprio sulle sue labbra gli sussurrai :
-"vedi ? Non devi giocare con me, potresti diventare matto" mi avvicinai ancora di più quasi a lasciargli un bacio "so che muori dalla voglia di baciarmi"
-"ammettilo che muori dalla voglia anche tu"
-"non ti darò mai questa soddisfazione Norris"
Bussarono di nuovo alla porta doveva essere Lewis...
-"nasconditi nel bagno e quando andiamo via esci"
Aprì la porta ed uscì.
-"amore" disse Lewis baciandomi
-"amore mio mi sei mancato"
-"anche tu tantissimo"
-"allora ti sei ripresa da stamattina ?"
-"si anche se Norris mi ha tormentato tutto il giorno ..."
-"ora cosa c'è che non gli va bene?"
-"ahh solo lui lo sa, ma vabbè, godiamoci questa serata e basta, solo io e te"
-"certo amore, guarda spengo anche il telefono così non ci saranno interruzioni"
-"io l'ho lasciato proprio in camera così non mi disturba. Ora andiamo che la mia amica ci sta aspettando"

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