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Sbuffando per i pantaloni bagnati Saint si alzò e si allontanò dalla tavolata.

Senza pensarci Zee scattò in piedi e seguì il più giovane fino all'ingresso del bagno del ristorante.

Lo guardò attraverso il riflesso dello specchio, mentre Saint continuava a sfregarsi un pezzo di carta sui pantaloni intrisi di birra.

-Mi..mi hai visto?-

-Ovvio...non saresti capace di nasconderti neanche...neanche...- l'alcol iniziava ad annebbiargli i pensieri più di quanto gli facesse piacere e sentì la nausea salirgli fino in gola.

Continuò a sfregare energicamente cercando di trattenere un conato.

-Che cosa avrei dovuto fare?- esasperato dai suoi stessi sentimenti Zee lasciò andare tutti i pensieri. -Dovevo interrompervi? Saltare fuori dal nulla e chiedere di cosa stavate parlando?-

-Si! Avresti dovuto!- Gettò con cattiveria il pezzo di carta nel cestino e fissò il ragazzo di fronte a lui che ancora una volta era rimasto senza parole.

Erano uno di fronte all'altro, occhi negli occhi, Zee non aveva mai visto Saint così arrabbiato.

-Hai visto che stavo piangendo...poi...abbiamo passato insieme tutto il pomeriggio...e..e..- trovare le parole in quel momento era difficile.

-E cosa?- 

-E non hai nemmeno avuto il coraggio di chiedermi cosa fosse successo!- glielo urlò in faccia, con la voce troppo piena di rabbia perché si trattasse solo di una cosa così insignificante come quella.

Zee quella mattina aveva solo intuito che ci fosse qualcosa di strano e in quel momento ne aveva avuto la conferma.

-Saint..- mosse un passo avanti e cercò con la mano il suo braccio, ma con un rapido gesto venne respinto dal più giovane che barcollando sbattè contro la parete reggendosi a malapena.

Cercò di aiutarlo, ma ancora una volta fu respinto.

Per quanto sapesse di poter parlare con Saint di qualunque cosa capiva che in quel momento la persona davanti a lui non era nelle facoltà di intraprendere una discussione costruttiva.
Fece un respiro profondo e provò a calmarsi.

-Nong... Possiamo parlarne domani quando starai meglio?-

-Chi ti dice che domani starò meglio?- si girò, lo sguardo fermo dentro quello di Zee con gli occhi traboccanti di lacrime amare.

-Stai così per via dell'alcol,- parlò con il tono più dolce di cui fosse capace -ma fidati domani starai meglio..-

-Credimi.. fidati.. basta! Sapete dire solo questo...- affaticato dalle sue stesse parole si lasciò cadere a terra.

Zee gli si accovacciò accanto lasciando comunque dello spazio tra di loro.
Provò ancora una volta ad alzare lentamente una mano e ad accarezzargli i capelli.
Saint glielo permise, lasciando andare le lacrime che con tanta fatica stava cercando di trattenere.

Le ubriacature portano sempre a mostrarsi per quello che si è, ma soprattutto mostrano completamente i sentimenti che stiamo provando. Se siamo rilassati, felice e senza pensieri andremo a letto sorridendo. Se invece sfruttiamo l'alcol solo per nasconderci alla fine quei problemi verranno fuori, con lacrime, parole o vomito.

-Non posso nemmeno immaginare tutto quello che hai dovuto passare...- la mano leggera continuava a sfiorarli i morbidi capelli -...o quanto hai dovuto faticare per trovare la forza di rialzarti. Ho sempre sperato che un giorno ti saresti fidato abbastanza per parlarmene, ma evidentemente non è così. E' colpa mia che non sono capace di metterti a tuo agio?- Saint tirò su forte col naso incapace di guardarlo negli occhi. -Poi oggi, quando ti ho visto con P'Mew, ho come avuto la conferma...  che c'è ancora una barriera tra di noi...che ti impedisce di aprirti a me...- 

𝙎𝙖𝙮 𝙨𝙤𝙢𝙚𝙩𝙝𝙞𝙣𝙜Where stories live. Discover now