"Sua figlia è in questo stato da due settimane."
Mio padre si gratta il mento, lo fa sempre quando è nervoso.
"Non posso lasciarla morire."
"Ma non può stare così in eterno, non c'è nessun segno di ripresa."
"Lo so." Scoppia a piangere. "Lo so."Lo avevo visto piangere una sola volta, al funerale del nonno, ma così come adesso, mai.
Le lacrime gli rigano il viso, le mani gli tremano. Papà.
"La mia bambina..."Mia madre guarda la scena in silenzio, a tratti tira su col naso, piange silenziosamente e non dice nulla.
Sono devastati dal mio gesto e lo sono anch'io.Ci sono tanti ragazzi qui come me, ragazzi che guardano in silenzio i loro genitori piangere, alcuni di loro lottano per la vita, altri, proprio come me, vorrebbero mettere fine allo scempio in cui si sono cacciati.
Nessuno parla con nessuno, ognuno di noi veglia sui propri parenti in attesa di qualcosa, in attesa di ritornare nel proprio corpo o di sparire per sempre.
È così, è una costante attesa.
Ho visto solo morte e sofferenza fra queste mura. Le mie passeggiate notturne mi hanno arrecato solo dolore... Ho visto più persone spegnersi in una sola settimana che in tutta la mia vita.
Mio padre guarda il mio corpo steso sul letto e sorride.
"È ancora viva, la guardi, guardi quanto è bella. Lei è ancora viva e io non la ucciderò."
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Apri gli occhi.
Short StoryAbbiamo paura della morte, tendiamo a scansarla per tutta la vita, la sola idea della fine della nostra esistenza come la conosciamo ci tortura. Eppure, per alcuni, la stessa esistenza rappresenta la vera tortura. 29 Dicembre 2015, la storia entra...