Capitolo 26

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"Il vincitore del 70° Festival di Sanremo è..." iniziò il conduttore.

La tensione in sala era alle stelle. Sul palco c'erano gli stessi cantanti dell'anno precedente.

Era già stato annunciato che Mahmood era arrivato terzo.

Restavano Il Volo e Ultimo. I ragazzi erano stranamente calmi e rilassati convinti che anche quest'anno non avrebbero vinto nonostante il televoto fosse sempre stato dalla loro parte con numeri da record. Ultimo era teso come una corda di violino e ai ragazzi faceva tenerezza vederlo così.

Ignazio gli si avvicinò e gli sussurrò all'orecchio, "Stai tranquillo. La tua carriera non dipende da questo carrozzone pieno di cose che con la musica non c'entrano niente," e gli strizzò l'occhio.

Piero che era a pochissimi centimetri da Ignazio sorrise e pensò, E poi la gente si sorprende se lo amano tutti alla follia... come si fa a non amare un essere del genere?

"Il vincitore è..."

Tutti trattennero il fiato.

"IL VOLO CON "NOI"!!!!!"

E la bagarre iniziò. Coriadoli rossi e d'oro. Baci, abbracci, urla dei fotografi e i ragazzi tirati di qua e di là senza capire cosa stesse succedendo.

Senza neanche rendersene conto si ritrovarono in sala stampa davanti al solito plotone di giornalisti.

Iniziò la raffica di domande, ma i ragazzi si guardavano come inebetiti. Stavolta veramente non ci avevano neanche pensato alla vittoria. Le loro teste erano state troppo occupate in altri pensieri e il Festival non ne aveva fatto parte.

In quei giorni avevano cantato e fatto interviste con il pilota automatico e adesso non sapevano cosa dire.

"Scusate," sussurrò nel microfono Ignazio schiarendosi la voce. "Posso dire una cosa prima che iniziate a farci domande?"

Guardò Piero e Gianluca. "Noi quest'anno non volevamo tornare al Festival, soprattutto dopo quello che è successo l'anno scorso."

Si sentì un mormorio di protesta, ma lui non si fermò. "Veniamo da un periodo non facile per noi. Non vi racconteremo mai i dettagli perché sono molto personali, ma dovete perdonarci se questa sera siamo un po' sfasati. Abbiamo passato questi 5 giorni sanremesi con il pilota automatico e la vittoria ci ha presi completamente di sorpresa. Vogliamo solo ringraziare chi ci è stato veramente vicino in questi ultimi 2 mesi, Giovanni Allevi che ha scritto la musica insieme a me e grazie a Riccardo Cocciante che ci ha aiutato tantissimo nella stesura del testo di "Noi". Grazie alle persone del nostro staff che ci hanno aiutato al di là del loro lavoro... e... grazie a noi stessi per essere rimasti comunque uniti al di là di tutto." si girò a guardare Gianluca alla sua destra, e ricevette un grandissimo sorriso accompagnato da due occhi lucidi, poi guardò Piero alla sua sinistra e incontrò due occhi lucidi di lacrime che lo fissavano seri. Ignazio alzò le sopracciglia e un sorriso dolcissimo illuminò il viso di Piero.

"Bene," Ignazio prese fiato girandosi verso la sala stampa. "Prego... siamo tutti vostri!"

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Dopo la conferenza stampa arrivarono le foto ufficiali, un rinfresco pieno zeppo di gente e il Dopo Festival.

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Finalmente alle 3 di notte Ignazio, Piero e Gianluca riuscirono a tornare in hotel. Erano stravolti, esausti e affamati ma allo stesso tempo non avevano voglia di niente.

Salirono nelle loro rispettive camere. Fecero una doccia veloce e via a letto, perché la sveglia era già puntata sulle 7.30.

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Finalmente noiWhere stories live. Discover now