Capitolo 12

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Volevamo avvertirvi che questo capitolo forse dovrebbe essere riservato ad un pubblico adulto.

A noi piace molto perché è la giusta conclusione di quello che abbiamo scritto fin qui e l'inizio di quello che verrà dopo, ma se decideste di non leggerlo, vi possiamo assicurare che il proseguo della storia non ne risentirà, perché abbiamo fatto la precisa scelta di scrivere questo tipo di capitoli come una sorta di storia a sé.

Detto questo, un consiglio spassionato: leggetevelo e godetevelo! 


E' noto che gli uomini hanno più di un'erezione involontaria durante il sonno.

Nel bel mezzo della notte Piero si svegliò sentendo il suo piacere indurirsi, ma aveva troppo sonno e si stava troppo bene accoccolati tra le braccia di Ignazio per dargli bado. Quindi si voltò di fianco affondando il viso nel petto di Ignazio, prese alcuni profondi respiri e si rilassò pronto a riprendere sonno.

Ma un pensiero gli fece spalancare gli occhi. Si tirò sù appoggiandosi al gomito, scostò leggermente le coperte e Oh, mamma! pensò.

La sottile luce della luna che brillava attraverso la finestra illuminava il pene di Ignazio disteso sul ventre. Era in piena erezione, ma dormiva tranquillo come un bambino.

Questo contrasto eccitò Piero a tal punto che anche il suo piacere si risvegliò.

Usando un po' di entrambi i loro sperma e un po' di saliva come lubrificante, Piero prese in mano il pene di Ignazio e lo massaggiò dolcemente.

Il giovane mugugnò e sorrise ma non si svegliò.

Piero ridacchiò e si mise a cavalcioni di Ignazio.

Si alzò in ginocchio e lentamente guidò il pene di Ignazio dentro di sé svegliandolo.

Ignazio lo guardò da prima un po' confuso convinto di essere nel bel mezzo di un sogno.

Piero baciò e gli mordicchiò il petto prima di leccare uno dei suoi capezzoli.

Ignazio gli prese il viso tra le mani e lo attirò a sé per poterlo baciare.

"Stavo cominciando a chiedermi se avresti dormito tutto il tempo," sussurrò Piero.

"Pensavo di sognare," sorrise Ignazio.

"No, è tutto vero."

"Meglio," ansimò il giovane marsalese sentendo il suo pene stimolato dai movimenti ritmici di Piero.

Dal canto suo Piero stava massaggiandosi il pene, quando Ignazio gli scostò la mano dicendo, "No, Piero jr è mio. Giù le mani."

"E' tutto tuo. Prego," sorrise Piero spingendo il bacino in avanti.

"Ciao, Piero jr," scherzò Ignazio. "Vieni che giochiamo un po'," lo prese in mani e lo pompò un paio di volte prima di strizzarlo e torcerlo un po'.

Piero urlò di piacere e quasi collassò all'indietro tra le gambe di Ignazio che le piegò per dargli un po' di sostegno. "Troppo?" chiese.

Piero scosse il capo. "Sei bravissimo," deglutì.

"Anni e anni di pratica... notti e notti con te in testa," disse dolcemente Ignazio.

"Quanto tempo sprecato," si rammaricò Piero, riprendendo fiato e ricominciando a muovere i fianchi.

"No," scosse la testa Ignazio, mentre massaggiava languidamente il membro dell'amato. "Dovevamo crescere e capire. Ci serviva tempo per capire cosa volevamo. Fosse successo prima, avremmo rovinato tutto."

"Che saggio," sorrise Piero baciandolo. "Dovresti mostrare di più questo tuo lato serio, sai amore," gli disse guardandolo dritto negli occhi.

"Nah! La gente vuole altro da me. Io sono il buffo..."

"No!" disse Piero fermo. "Non osare più dirlo. Tu sei un uomo intelligente e maturo. Il buffone è solo una maschera. E' il tuo stupido modo per mostrarti al mondo perché credi sia l'unica via per farti accettare, ma non è così."

"Piè..."

"Io amo infinitamente di più il vero Ignazio."

"Sei di parte. Non vale," sorrise.

"No, sono obiettivo," lo baciò prima dolcemente e poi appassionatamente. "Ti amo, Bosco."

"Piè... promettimi una cosa," lo guardò serio Ignazio con gli occhi lucidi e lo vide annuire. "Promettimi che ci diremo sempre la verità anche se sarà dolorosa... ho avuto fin troppe bugie nella mia vita."

"Te lo giuro," rispose serio Piero. Sfregò il suo naso contro quello di Ignazio e sussurrò, "Te lo giuro, amore."

Quella promessa così sincera fu come una scossa che attraversò tutto il corpo di Ignazio che sentì il suo pene indurirsi incredibilmente.

Gemettero di piacere mentre entrambi spingevano ritmicamente i loro bacini.

"Igna..." ansimò Piero.

"Mmmmm..." rispose Ignazio cercando di non perdere il controllo.

"La punta... fai come... pri... prima..."

Ignazio prese a massaggiare sempre più intensamente la punta ormai gonfia e rossa del pene di Piero e tirandola ogni tanto.

"Sì.. sì... così... così... co..." si interruppe quando sentì il bacino di Ignazio bloccarsi e la sua mano stringergli forte la base del pene. "Co... cosa fai?"

"Prolungo il piacere," sorrise sornione, ricominciando e massaggiare la punta ma molto lentamente.

"Ma così mi torturi," fece il broncio Piero.

"Lo so," ghignò Ignazio facendogli l'occhiolino e leccandosi le labbra.

Con un movimento inaspettato girò entrambi così che Piero finì sotto e cominciò a spingere dentro al suo ano prima lentamente e poi sempre più forte.

Ma ogni volta che si rendeva conto che uno dei due o entrambi stavano per venire, si fermava e ricominciava d'accapo.

Ignazio mantenne questo ritmo per più di un'ora e mezza. Piero ormai era allo stremo delle forze. Era come creta nelle sue mani e sorrideva beato come non mai.

"Piè ci sei ancora?" chiese Ignazio, baciandolo.

"Sì," sussurrò l'altro con le braccia sopra la testa e le mani che stringevano la testiera del letto. "Igna... o mi lasci venire o scoppio," sorrise.

"Troppo?"

"Sì... troppo perfetto," sussurrò Piero sentendo Ignazio che gli leccava prima un capezzolo e poi l'altro. "Gna..." disse con un filo di voce.

Ignazio spostò leggermente il bacino e andò a colpire direttamente la prostata di Piero mandando scariche di piacere anche a se stesso.

Aumentò il ritmo mentre Piero si prendeva cura del suo stesso membro.

"Igna, io..."

"Insieme, Piè," ansimò Ignazio dando un'ultima spinta che fece esplodere entrambi come non era mai successo in vita loro.

Collassarono l'uno nelle braccia dell'altro ormai esausti e senza neanche la forza di muoversi.

Si addormentarono in pochi minuti con Ignazio ancora dentro a Piero.



Spazio autrici

Grazie per averci lette fino a qui. Speriamo di rivedervi nel prossimo capitolo.

Ci teniamo a ringraziare la nostra amica mary1798  per aver realizzato questo meraviglioso collage di foto che potete vedere all'inizio di questo primo capitolo!

To be continued...

Serena e Alessandra AlexSandry2

Finalmente noiOù les histoires vivent. Découvrez maintenant