Capitolo 3: The Bathroom.

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*Kristen Pov.*

Finito l’intervallo mi dirigo verso l’aula di chimica, ma data la mia goffaggine, vado contro qualcuno. “Oddio, scusami, ero distratta!” alzo lo sguardo e vedo quei occhi azzurri incastonarsi nei miei. “Hey Kristen! Stai andando a chimica?” mi chiede sorridente “Sì, anche tu?” rispondo timida “Sì, allora andiamo.” Ci incamminiamo verso l’aula e una volta entrati ci mettiamo nei banchi in fondo. “Come ti trovi in questa scuola?” mi chiede curioso “Siete tutti simpatici e la struttura della scuola è eccellente: ottime aule, corridoi spaziosi, armadietti, poche scale. Poi è molto rig-“ mi interrompe “No, scusa, mi sono perso a ‘scuola è eccellente’!” mostro un sorriso radioso mentre il prof entra.

Scherziamo quasi tutta l’ora e il prof di chimica ci spiega il programma di quest’anno. Finita la lezione cerco il bagno. Una volta trovato i corridoi sono vuoti, entro nel bagno e mi dò una sistemata ai capelli. Quando esco trovo un ragazzo appoggiato alla parete, è il ragazzo che Diana mi ha mostrato. “Hey zuccherino!” mi rivolge un sorriso beffardo e si avvicina “Non chiamarmi zuccherino, graziepregociao!” mi giro ma lui mi afferra il polso e mi sbatte violentemente al muro. “Qual è il tuo nome?” chiede avvicinando la sua lurida faccia alla mia, girata da un lato.

Non rispondo alla sua domanda, sento che la stretta ai polsi aumenta e il suo bacino è attaccato al mio. “Rispondi puttanella!” ringhia facendomi sbattere la testa sul muro, mi scende una lacrima di dolore lungo la guancia “K-Kristen…” sussurro, ho tanta paura di questo ragazzo “Bene Kristen, ora noi andiamo in bagno a fare un lavoretto.”

Cerca di portarmi in bagno ma io pianto i piedi al pavimento, mi dimeno dalla sua presa e comincio ad urlare “Aiuto! Vi prego!” mi tira uno schiaffo “Non ti sentirà nessuno!” mi ringhia contro e mi tappa la bocca. “KRISTEN!” sento gridare ma le lacrime non riescono a farmi focalizzare chi è.

Jack mi viene tirato via e pulisco le lacrime, solo ora vedo che Louis sta picchiando Jack. “Louis!” urlo disperata “Louis, per favore, lascialo.” Si volta verso di me, i suoi occhi sono grigi e le sue sottili labbra sono una linea dura.

Non appena mi vede i suoi occhi diventano azzurri e si scosta da Jack. “Stalle lontano Jack!” sputa Louis rialzandosi, Jack ridacchia e prima che Louis gli si scagli contro ancora, lo faccio girare e usciamo da scuola. “Stai bene?” chiede allarmato “Si, un po’ scossa.” Gli sorrido “Dove vivi? Ti accompagno.” Mi mostra la sua auto, una Lamborghini nera “Abito nella nuova casa della Springfield Road” un ampio sorriso gli si crea in volto “Allora sei tu la nuova vicina, dai sali in macchina!”

Sex with Louis TomlinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora