Capitolo 16: Bed.

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*Kristen Pov.* Il letto rettangolare accoglie i nostri corpi. Louis mi toglie i pantaloni e gli slip. Bacia la parte in mezzo al seno fino all’ombelico, alza la testa e mi guarda malizioso. Continua a baciarmi fino alle mie labbra, mi stimola proprio lì con baci umidi finché non mi allarga le gambe e fa entrare la lingua. Gemo dal piacere mentre tocca il mio clitoride, la sua lingua si muove dentro di me in modo lento ed erotico. “Louis” gemo in un sussurro. “Sì? Piccola dimmi cosa vuoi” mi sfida “T-Te..” sussurro mentre lui rimette la lingua, sento un bruciore di piacevole nel basso ventre ma lui subito si stacca. “Non ancora..” si toglie i boxer e prende il preservativo dai pantaloni, se lo infila e si rimette sopra di me “Dovrai prendere la pillola, voglio sentirti per bene.” E con una mossa violenta entra in me, gemiamo tutti e due. Si muove dentro di me e fa sprofondare la sua testa sul mio collo, che morde e succhia. Io cerco di attaccarmi a qualcosa ma il letto ricoperto di velluto mi impedisce di aggrapparmi, allora faccio sprofondare le unghie sulla schiena di Louis. Continua con spinte violente e decise finché il bruciore si fa ancora spazio nel mio basso ventre “Louis…” dico in un affanno “Sto per-“ non finisco nemmeno la frase che veniamo insieme gemendo. Louis si mette sul mio lato destro. “È stato bello..” esclama Louis con affanno, annuisco baciandogli la fronte. “Che ore sono?” chiedo vestendomi, controlla il Samsung “Le sei e mezza.” Dice mettendosi la maglia “Stasera ci sono i tuoi?” chiede “No” rispondo con indefferenza “E… che fai?” “Penso che inviterò le ragazze a dormire” lasciamo la stanza e ci dirigiamo verso l’uscita. “Magari io invito i ragazzi” propone Lou. “Sì bella idea.” Sorride e mi dà un bacio a stampo che mi fa ridacchiare “Penso che la tua risata sia il più bel suono di tutto sto mondo.” Dice strofinando i nostri nasi. Arrossisco di botto e gli bacio il naso affettuosamente “Vuol dire che non hai mai sentito la tua risata se dici questo.” Mi sorride e mi stringe in un abbraccio. Saliamo in macchina e quei pochi minuti per arrivare a casa li passiamo a fare battute sceme. Sulla soglia di casa urla “Ciao bellissima” “Ciao bellissimo” ed entro in casa. Entrata in casa chiamo le ragazze e gli dico di venire a casa mia per un pigiama party.

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