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Elizabeth

Il mio vestito per il ballo era splendido, di un azzurrino chiaro, simile alle divise della Beauxbatons. Mi lasciava le spalle scoperte, ricandendo in una balza e una decorazione di punti luce lo stringeva in vita.

Io e Zoey eravamo rimaste da sole, stava finendo di sistemarmi i capelli. Lei adorava questo genere di cose, forse per quello andava molto d'accordo con mia madre.

Non ero abituata ad essere elegante, quindi per me era strano metterci così tanto a prepararmi. Questo mi lasciava molto tempo per rimuginare.

In quei giorni il mio rapporto con James non era affatto migliorato. Era sempre distante o irritato, anche se non c'era Alex nei paraggi. Sembrava che fosse cambiato qualcosa in ciò che pensava di me.

Avevo cercato di staccarmi dall'altro ragazzo, nonostante adesso fosse ormai diventato una parte stabile nel nostro gruppo di amici. Sembrava quasi che avesse preso il posto di Robert e per la reazione del mio ragazzo sembrava addirittura peggio.

Alex non capiva questo mio problema. Diceva che "Potter dovrebbe imparare a controllare la gelosia, ho già fatto tutto il possibile". Non era affatto vero, ma sembrava quasi che si divertisse a vederlo fumare.

Avevo anche provato a chiedergli di dire la verità, ma lui mi aveva risposto dicendo che sarebbe diventato un caso diplomatico se fosse venuto fuori e poi non fosse stato vero.

Questa era la mia paura più grande. Mancava così poco alla fine della fermentazione della Pozione, se l'esito fosse stato negativo? Come avrei potuto spiegarlo a James? Alex avrebbe continuato a stare con noi fino a sgretolare definitivamente la nostra relazione?

Rabbrividii al pensiero.

«Che espressione incazzata, a cosa pensi?» chiede Zoey, guardandomi dal riflesso dello specchio.

Sospirai: «Penso che odio i maschi. Soprattutto i maschi che si fanno la guerra tra di loro. Andiamo, non erano sufficienti gli eventi dell'anno scorso?»

Lei sorrise: «Sei la ragazza più bella della scuola, Liz, i maschi si faranno sempre la guerra tra di loro per te.»

«Primo, non è affatto vero e secondo, io nemmeno piaccio ad Alex, te lo assicuro. E poi non mi importa degli altri maschi, mi importa dell'unico che in questo momento sembra odiarmi a morte...» suonava più lagnoso di quanto avrebbe dovuto.

Capivo che poteva sembrare che Alexandre ci stesse provando con me, ma sapendo che era probabilmente mio fratello il suo comportamento aveva molto più senso. Avrei solo voluto dirlo ai miei amici senza causare nessun problema.

«Almeno puoi andare al Ballo del Ceppo con la persona che vuoi davvero...» mormorò Zoey, probabilmente pensando ad alta voce.

La realizzazione mi colpì, facendomi sentire estremamente in colpa. Io ero lì, con lei, a lamentarmi dei miei stupidi problemi amorosi mentre lei nemmeno poteva vedere Roxanne.

Mi voltai verso di lei appoggiando la mano sulla sua: «Per Merlino, mi dispiace tanto... Sono una pessima amica, non ti ho nemmeno chiesto come stai, talmente ero concentrata sui miei problemi...»

Lei mi sorrise: «Non ti preoccupare, mi piace qui ed Alex è un bravo amico con cui uscire solo che... Beh, non è con lui che ci volevo andare.»

«Sono sicura che manchi a lei tanto quanto manca a te.» la rassicurai.

Lei annuì e il suo sguardo si rischiarò un pochino, quando tirò fuori qualcosa dai suoi capelli: «Questo me l'ha mandato ieri con un gufo, l'ha incantato in modo che non si appassisca mai!»

Era un fiore di giglio bianco, con alcuni spruzzi di rosa nel mezzo, un bellissimo regalo.

Istintivamente portai la mano alla mia collanina e mi resi conto della data. Era il 24 dicembre, il che significava che tra poche ore sarebbe stato il nostro anniversario.

Ciò non fece altro che farmi disperare ancora di più, data la situazione attuale.

Non mi era mai importato molto di mio padre e non mi ero mai nemmeno posta la domanda di come fosse la sua vita. Da quando avevo scoperto la possibilità di averne uno, però, mi si era aperto un vuoto nel cuore che non sapevo nemmeno di avere. Ci sarei rimasta male se il risultato del test fosse stato negativo.

D'altra parte, però, questa mia nuova curiosità non poteva mettere a repentaglio il resto della mia vita. Specialmente la parte più importante.

Decisi che, almeno per quella sera, avrei dedicato le mie complete attenzioni a James. Chiesi a Zoey di tenere Alex il più lontano possibile e mi preparai ad affrontare il broncio del mio ragazzo.

«Che dici, raggiungiamo gli altri?» propose la mia amica.

Annuii: «Comincia la festa.»

James

Quando Elizabeth entrò nella Sala Comune, dovetti richiamare tutto il mio autocontrollo per non esclamare "woah" ad alta voce.

Non potevo lasciarmi andare ai sentimenti. La amavo troppo e sapevo che prima o poi mi avrebbe spezzato il cuore definitivamente, la vedevo che si allontanava da me ogni giorno di più.

Strinsi i pugni, aspettandomi di vedere Dubois da qualche parte, ma invece tenne gli occhi fissi su di me e mi sorrise. A quel punto, nonostante la paura, non potei fare altro che ricambiarlo.

I capelli le ricadevano sulle spalle, come una principessa, in boccoli scuri ed erano decorati con dei piccoli punti luce. I suoi occhi sembravano ancora più azzurri del solito e il suo sorriso ancora più luminoso.

Era molto tempo che non la guardavo bene. Non mi ricordavo quanto fosse mozzafiato.

Una fitta al cuore mi ricordò che non ero l'unico che la pensasse così. Mi sforzai di non lasciarmi andare ai pensieri negativi, era quasi il nostro anniversario dopotutto.

Liz giocherellava con la sua catenina mentre si avvicinava. Aveva cominciato a farlo sempre più spesso, come se fosse nervosa. Magari stava nascondendo qualcosa.

«Ehi, James.» mi sfiorò un polso con le dita.

Il suo tocco mi rilassò. Magari erano solo paranoie dopotutto. Magari, solo per quella sera, avrei potuto stare tranquillo.

«Ehi-» esitai, poi presi un bel respiro «Ehi, Ellie...»

Lei sorrise ancora di più, mentre le sue guance si arrossavano. Avevo fatto la cosa giusta.

Come per chiedere il permesso, fece sfiorare le nostre mani. Io le sorrisi e lei le incrociò. Mi sembrò quasi di essere tornato all'anno prima, sul balcone di casa mia, quando mi aveva baciato per la seconda volta.

Il momento magico fu interrotto dalla McGranitt, che ci chiese di seguirla.

Avvicinai la bocca all'orecchio di Ellie: «È il momento dell'entrata drammatica...»

Lei rise e pensai che non avevo mai sentito un suono più bello.

A/N:
Pubblicare a quasi mezzanotte cheeeeck! Mi è venuto un lampo di ispirazione, quindi beccateve sto capitolo! Tutto idilliaco, vero? Godetevelo, godetevelo, finché potete... (Muhahaha!) Pronostici? Come andrà questo Ballo del Ceppo? Disastro di proporzioni cosmiche o calma prima della vera tempesta?  Fatemi sapere le vostre previsioni e stay tuned per scoprirlo!
Au revoir!

P.S.: prima l'ho accidentalmente pubblicato mentre scrivevo, scusate per la falsa notifica! :)

Legacy - James Sirius PotterWhere stories live. Discover now