Chapter 5

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"La polvere magica più potente che uccide l'uomo sono le delusioni, quelle che ti attaccano e ti sconfiggono, neanche il miglior guerriero riesce in tale impresa ad distruggerle tutte.
Ed io mi sentii così tanto distrutta, ero una nave che affondava e precipitava nel fondo dell'oceano senza la possibilità che questa avrebbe potuto rialzarsi e riprendere a navigare nei suoi mari.
Nonostante avessi fatto numerosi sacrifici, tutto questo sacrificio non era servito a niente .
Questo vortice di delusioni appartiene alla nostra vita che ci regala ogni giorno sorrisi e pianti, a maturare un rapporto e poi a distruggerlo, a farci in due per qualcuno e non essere apprezzati; è una fottuta catena di conseguenze, di beni e continui mali: sono una vera e propria catastrofe naturale.
E non possiamo parlare della fine del mondo, perché una delusione è la distruzione totale di noi stessi e non esiste cosa peggiore, cosa ne pensate?"

La professoressa era appena entrata dalla porta e teneva con se dei libri di lettura inglese probabilmente di narrazione; quindi dedussi subito che sarebbe stata lei la mia insegnante di lettere.
La sua espressione di rabbia non prometteva niente di buono, per non parlarne del suo modo in cui era entrata per salutarci.
Tutti gli alunni che prima facevano un chiedo assurdo, si decisero a mostrare rispetto facendo silenzio e sedendosi ai loro posti.
La donna si sedette e diede un'occhiata agli alunni che fossero tutti seduti in modo corretto, li conosceva probabilmente tutti e ad un certo punto si addolcì appena mi intravide: sperai davvero che fosse gentile con le nuove arrivate.
Lo sapevo benissimo che se avessi portato rispetto, avrei sicuramente ricevuto anch'io la stessa cosa.

"Quindi tu saresti Samantha Het Callin?" Il suo sguardo si spostò automaticamente sul registro di classe.

"Si professoressa" Risposi e vidi gli occhi di tutti quanti puntati verso di me, quanto mi sentii in imbarazzo.

"Benvenuta in questa classe signorina Callin, spero che questi ragazzi possano coinvolgerti" Fece un grazioso sorrise..

"Lo spero anch'io" Ricambiai  il sorriso cercando di essere me stessa negli atteggiamenti che mostravo.

"Da dove vieni Samantha?" riprese.

"Sono nata qui e già ho frequentato questa scuola in passato, però sono dovuta andar via in Canada per un trasferimento per cause di lavoro di mio papá e adesso eccomi qui" Spiegai mentre muovevo i pollici sul banco nervosamente. Sentii l'imbarazzo crearsi sulle mie guance, quella professoressa non era così male da come appariva.

"Ho capito piccina, io sono la tua insegnante di letteratura, oggi farai la tua prima lezione" Mostrai attenzione nel suo discorso mentre Ash provava continuamente a distrarmi anche se non riuscii nemmeno a capire cosa volesse.

"Tra una spiegazione ed un'altra introduttiva per me..."

"Ti aspettavi che fosse cattiva?" Sentii un piccolo sibilo fischiarmi nelle orecchie e mi spaventai a quel gesto improvviso.

Annuii cercando di riprendere a seguire, anche se avevo perso completamente il filo del discorso della lezione e speravo tanto che la donna non se ne fosse accorta.

"Bene ragazzi, dopo questa piccola rinfrescata di argomenti per Samantha, possiamo riprendere e andare avanti col programma.
Oggi parleremo di Pirandello, qualcuno di voi l'ha mai sentito?" Conoscevo molto bene Pirandello, l'avevo studiato l'anno prima nella scuola che frequentavo in Canada.

Mi sarebbe tanto piaciuto alzare la mano, ma avrebbero cominciato tutti a fissarmi ed io odiavo stare al centro dell'attenzione.

"Comunque sia Luigi Pirandello nasce ad Agrigento il 28 giugno 1867 è stato un drammaturgo, scrittore e poeta italiano" Amavo gli autori, sopratutto le opere perché mi ispiravano tantissimo e non mi annoiava per niente studiarle.

The Mask (Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora