capitolo 4

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Cloe non è mai stata una ragazza che le piaceva stare al centro delľattenzione.
Tutte le volte che parlava in qualsiasi luogo, con tante persone, tutte le volte che  spicciava parola, nello stesso momento la folla smetteva di parlare. Quindi di conseguenza, lei si rinchiudeva sempre di più in se stessa.

Un altra causa è stata, quando da piccina all' età di 10/13 anni, tutte le volte che doveva andare a scuola, nel suo cammino, incrociava sempre dei ragazzi molto più grandi di lei, che la insultavano dicendo《Ciao reginetta dei ghiacci, come sta la tua stupidissima caviglia???》 Le parti più sensibili di lei, erano le caviglie e la pancia.

Detto così sembra che lei in quelle parti soffra di solletico ma... Di certo i ragazzi non le facevano il solletico.

Giorno dopo giorno,gli insulti,le minacce,i pugni, i calci,gli sgambetti,i lividi, il sangue, inziavano a pesare, e non poco.

Solo lei poteva sapere come ci si sentiva quando alla sera, sotto le coperte appena si sdragliava nel suo comodissimo letto, tutti i lividi, graffi,ferite, tagli si aprivano e iniziavano a bruciare come il fuoco.

Di conseguenza iniziò ad odiare follemente ľora di andare a dormire.

Anche essendo piccola, iniziava a sperare che il mattino successivo, invece che alzarsi con i raggi del sole che passano dalla finestra per poi accarezzare il suo viso, sperava di non riuscire proprio ad aprire gli occhi, e vivere per sempre nei suoi sogni.

Ma questo non successe.

Gli anni passavo, gli insulti aumentavano anch'esse le botte, ma lei restava sempre muta.

I suoi genitori non seppero niente di tutto quello che passò loro figlia dall'elementari alle medie.

Il motivo? Non voleva farli preoccupare.
Avevano già tanti problemi per la testa.

Uno dei tanti avvenimenti della sua infanzia, la cambiò drasticamente.

Aveva 8 anni, in quel giorno doveva fare la sua prima verifica/dettato.
Dovete sapere che Cloe è sempre stata fin da piccola una ragazza molto calma e tranquilla, faceva sempre tutte le cose lentamente.  La maggior parte delle volte che la sua maestra(Paola) di italiano dettava qualcosa, rimaneva sempre indietro, oppure era una delle ultime a scrivere.

La maestra la rimproverava continuamente, dicendo che le faceva venire "il latte alle ginocchia ", che leggeva come uno zombi, che scriveva come un nonnino, perché le tremavano sempre le mani, e di conseguenza la scrittura era tutta ondulata.
Ma le sgridate più insistenti, erano perché non stava mai al "passo" con la classe.

FLASHBACK

Oggi ho il mio primo dettato da fare.
Ho molta paura, ma non per sbagliare a scrivere la "a" senza "h" o quelle cose li, ma ho paura di non rimanere al "passo con la classe" come dice la mia maestra di italiano.

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Inizio a scrivere il mio nome e cognome, e le prime tre frasi che ha appena detto la maestra, quando a un certo punto il mio compagno di banco mi tira una gomitata alla mia mano, facendomi così fare una bella riga su metà foglio.

Fortunatamente è cancellabile, ma mi rendo conto che ormai è troppo tardi per recuperare.

La prima cosa che mi viene in mente di fare è iniziare a copiare dalľartefice del mio problema, non che il mio compagno di banco.

Dopo un po che stavo copiando, non sentì più la maestra parlare ma in quel momento presa dalľansia ero solamente in tenta a recuperare.

Quando a un certo pento sentì gridare
Il mio nome.《CLOE!!!!!!》 sobbalzi sulla mia stessa sedia, formando un altro lungo segno sulla pagina del dettato incompleto.

La paura mista all' ansia iniziò a prendere possesso di me, iniziai a tremare come una foglia ďautunno.

《Ti avevo detto che se rimanevi in dietro con la dettatura oggi, ti avrei requisito il foglio! Tu ovviamente che fai?!?! Fai tutto il contrario di ciò!》
Iniziai a sentire gli occhi pizzicare,le orecchie e la faccia intera andare a fuoco.

《Paola... io...per sbaglio Andrea mi ha dato un-》 non mi fece finire di parlare che mi parlò sopra.《 BASTA! MI SONO STANCATA DELLE TUE GIUSTIFIICHE!
OGNI VOLTA TIRI FUORI DELLE SCUSE.MA NON CI CASCO PIÙ DELLE TUE PAROLE! Se devi dire delle stupidaggini fai prima a stare in silenzio! Invece che dare  aria alla bocca!》

Detto ciò mi prese il foglio e me lo strappo in due, davanti hai miei occhi.

Andò a sedersi alla cattedra per poi continuare a dettare la verifica.

《FINE FLASHBACK 》

Da quel momento li, Cloe iniziò a parlare pochissimo,  ogni volta che voleva parlare o dire qualcosa, gli ritornavano in mente sempre le stesse parole della maestra.

"SE DEVI DIRE DELLE STUPIDAGGINI FAI PRIMA A STARE IN SILENZIO"

Ciao ragazzuoli!!
Spero vi sia piaciuto questo capitolo!
Comunque la parte dove la maestra rimprovera sempre Cloe per tutto, mi è successo a me. Vi giuro volevo prenderle la testa a quella li espaccargliela in due!

Va be vado
Ci sentiamo presto

☆Sara 💫🖤

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