Capitolo 7

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Finisce il concerto, ma non finisce la magia.
Tornano dietro le quinte e si dirigono verso i loro camerini. Lauro inizia a togliersi i vestiti, lentamente, quasi in modo svogliato, lo stesso fa Edo.
Entrambi si mettono una tuta grigia, glele avevano regalate Fade e Vale, e si sdraiano sui due divani posti l'uno di fronte all'altro. Cercano di addormentarsi, ma l'adrenalina è troppa per riuscire a dormire. Decidono di giocare a carte, era un po insólito per loro due perché non avevano molto tempo per giocarci.
"conosci gobbo nero Lauré?"
"certo Edoá"
E iniziano a giocare, una, due, dieci partite, una dopo l'altra, finché Lauro non si blocca, come se qualcosa gli fosse ritornata in mente.
"Edo..."
"che c'è?"
"......."
"daje che voi"
Continuava a non dire nulla, alzò soltanto il viso che era puntato sul mazzo di carte, e cercò lo sguardo di Edoardo, lo stesso in cui si era incantato quattro o cinque ore prima. Il più grande alzò a sua volta la testa, e vide gli occhi lucidi del piccoletto, che in quelle condizioni sembrava veramente un dodicenne, fece una faccia un po' stranita vedendo le lacrime che iniziarono a rigargli le guance.
"Lauro? Che succede stellina?"
"n-niente f-figurati, laaascia sta.."
"no non lascio sta nulla, stai singhiozzando, che è successo ?? Non sarà stata mica la tu fidanzata vero? Guarda che se è stata lei... "
"no no, n-non è stata l-lei... M-ma stai tranq-quillo ora mi passa tutto"
Disse così e si diresse verso il divanetto, era ancora bagnato dalle lacrime. Edoardo rimase fermo per un paio di minuti nella stessa posizione, cosa poteva fare? Non sapeva perché il suo migliore amico stesse piangendo, ma sicuramente non poteva starsene lì impallato. Si diresse, lentamente e senza fare troppo rumore, verso il divano su cui Lauro stava ancora piangendo.
"Scricciolo, puoi dirmi cos' è successo?"
"niente, VAFFANCULO."
"ma... Lauro?"
"vattene"
"....."
"ho detto: VATTENE"
"no, io sto qui"
"TI BUTTO GIÙ SE NON TI TOGLI DA STO CAZZO DI DIVANO"
"no, Lauro, non mi tolgo, io resto fermo qui finché non mi dici perché sei in queste condizioni."
"AH, NON LO SAI? SEI PROPRIO UN PEZZO DI MERDA."
"no non lo so OKAY??"
"BASTARDO"
"Lauré te prego, spiegame tutto, un t'incazzà con me, sai che... Sì insomma non ti arrabbiare, te prego"
"cosa dovrei sapere?"
"e io cosa dovrei sapere scusa, è da un quarto d'ora che piangi.."
"STAI ZITTO"
"NO, NON STO ZITTO. DEVI SPIEGARMI CHE CAZZO TI STA SUCCEDENDO."
"SUCCEDE CHE TI AMO E TE NEANCHE TE NE RENDI CONTO, ANZI, SCAPPI, MI LASCI DA SOLO IN UNA CAZZO DI STANZA. SEI UN FIGLIO DI PUTTANA, TE LO HA MAI DETTO NESSUNO QUESTO?"
"CHE COSA HAI DETTO?!"
"NIENTE LASCIA PERDERE, TROIA"
"NON POSSO LASCIAR PERDERE"
"CERTO CHE PUOI, HAI LASCIATO PERDERE TANTE COSE, ADESSO LASCIA PERDERE PURE QUESTA E AMICI COME PRIMA"
"no Lauro AMICI COME PRIMA no, non mi va bene"
"FATTELO ANDÀ BENE..."
"NO, NON LO ACCETTO."
"SENTI SONO STANCO E...."
"AH, QUANDO SEI STANCO GRIDI 'TI AMO' AD OGNI PERSONA CHE PASSA?? È COSÌ CHE TI SEI MESSO CON FEDERICA QUINDI? VEDI CHI È IL FIGLIO DI PUTTANA QUI?"
"TI PREGO EDOÁ"
"COSA 'TI PREGO'? NON PUOI MOSTRARMI I TUOI SENTIMENTI E POI DIRMI DI DIMENTICARE QUEL CHE HAI DETTO, COME SE TU NON CONTASSI NULLA PER ME, come se non ti amassi anche io..."
"T-TU... COSA?!"
"uao incredibile, no? Siamo stati anni a cercare altre persone, ci siamo costruiti una famiglia entrambi, e adesso siamo qui, nel cuore della notte, a dirci che ci amiamo.. Incredibile"
"tu sei incredibile"
"anche il succhiotto sul collo e il bacio di stamani sono stati incredibili"
Erano tutti e due in piedi uno di fronte all'altro, si avvicinavano sempre di più...
"ti amo"
Disse Edoardo, guardandolo dritto negli occhi.
"sei comunque un bastardo"
Disse Lauro con voce dolce.
"a me va bene così"
Erano ormai con i petti attaccati, iniziarono a prendersi le mani, Edo portò le sue mani smaltate sulla faccia di Lauro. Iniziarono a baciarsi, ma stavolta lo volevano tutti e due, erano diventati entrambi parti l'uno dell'altro. Lauro iniziò a lasciare piccoli succhiotti sul collo di Edoardo, poi iniziò Edoardo a lasciarglieli sul petto, in mezzo al suo grande tatuaggio. Lauro proseguì con una scia di baci delicatissimi verso il tatuaggio a forma di croce che Edo aveva sotto l'ombellico. Era tutto così perfetto che andarono oltre ai baci e iniziarono a fare cose anche con i loro membri.
Finì così la serata, si dettero un ultimo bacio e andarono a sdraiarsi sui due divani.

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