Capitolo 1.

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Saltello sul posto cercando di infilare la scarpa destra e nel frattempo cercare di mangiare un toast al formaggio. Quasi lo lascio cadere sul pavimento quando il citofono suona per la decima volta in dieci minuti.

-Cazzo arrivo.-

Mormoro a me stessa mentre prendo la borsa e il cappotto, fa un freddo cane a dicembre a Londra. Scendo di corsa le scale del palazzo mentre esco quasi inciampando dal portone e apro la portiera dell'auto che mi sta aspettando.

-Finalmente!-

Sbotta l'autista mentre mi guarda e mette in moto. Io sospiro frustata e mi poggio al sedile, rilassandomi.

-Scusami Logan! Non mi ero ancora svegliata.-

-Come al solito bionda.-

Ghigna lui ingranando la marcia e partendo spedito verso l'agenzia di mia madre. Con un sorriso prendo a guardare fuori dal finestrino mentre mando il buongiorno a Louis. Logan ed io ci siamo conosciuti in aereo quando sono tornata da  Miami e parlando, abbiamo entrambi scoperto che avremmo lavorato all'agenzia di mia madre, la Fary's Angency. Posso quasi considerarlo il mio migliore amico, è dolce, intelligente, mi capisce al volo ed è dannatamente carino. Esiste soloun piccolo problema, Louis non sa della sua esistenza. So che dovrei dirglielo,ma sto aspettando il momento giusto dato che so quanto sia possessivo e geloso.

-Quando ti torna la macchina?-

Inizia Logan distogliendomi dai miei pensieri e cogliendomi un momento di sorpresa.

-Due giorni che mi dai passaggi e già ti sei scocciato? Che razza di amico sei?-

Ridacchio dandogli un pugno sulla spalla e facendolo ridere.

-Un amico normale, non è colpa mia se sei così irritante che fai finire di funzionare anche i freni.-

Aggiunge lui con un sorrisetto sornione mentre parcheggia l'auto nel parcheggio dell'enorme edificio dove lavoriamo, io come modella e lui come segretario di mia madre.

-Non è colpa mia se smettono di funzionare all'improvviso!-

Sbotto e gli faccio la linguaccia, facendolo ridere mentre esce dallauto e viene ad aprirmi la portiera.

-Uh, che gentiluomo.-

Lo schernico e ricevo solo una spintarella per fargli chiudere la portiera. Sbuffo e punzecchiandoci entriamo nell'edificio, prendendo ognuno le nostre strade. Prendo l'ascensore per raggiungere il quarto piano, dove si tengono i photoshoot e vi sono i camerini. Non appena metto piede nel corridoio una donna mi si avvicina.

-Madison! Eccoti, tua mamma mi ha chiesto di consegnarti il tuo programma per oggi.-

Prendo il fascicolo tra le mani storcendo la bocca e ringrazio Mrs. Jenkins con un cenno del capo. Lavoro con mia madre da metà ottobre, ed essendo sua figlia sono già parecchio conosciuta, cosa che non mi piace affatto. Mi sono trasferita in un mio appartamento per stare lontana dalla vita asfissiante dei miei genitori ed ogni tanto viene a dormire da me anche Chris, facendomi compagnia. L'unica cosa buona di questo edificio è probabilmente Holly Moore, mia migliore amica nonché mia fidata collega. Raggiungo il nostro camerino e la trovo seduta mentre finisce di passarsi un velo di fard, è bellissima anche senza trucco.

-Hei bellissima!-

Esclama voltandosi verso di me facendo muovere i capelli corvini. Le sorrido e mi siedo davanti alla mia postazione mentre una troupe di truccatori e parrucchieri comincia a lavorare su di me e sul mio viso. Non posso fare a meno di sbruffare ad ogni complimento che mi fanno e faccio fatica a restare calma, facendoli imprecare.

Wherever you are (Sequel 92 days)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora