Capitolo 9.

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Apro lentamente gli occhi, sono accanto a Louis nel suo letto, entrambi nudi. Pelle contro pelle. Sorrido e penso che non ci sia cosa più bella di svegliarsi accanto a lui la mattina. Mi concedo un momento per guardarlo come si deve. Gli occhi azzurri sono coperti dalle palpebre mentre le ciglia nere gli sfiorano dolcemente le guance, ha la fronte leggermente aggrottata e ogni volta che lo guardo dormire lo fa, mi fa venir voglia di passargli la mano sulla fronte. Ha le labbra leggermente schiuse, più rosse del solito. Sorrido e gli lascio un bacio su di esse prima di alzarmi ed infilare l'intimo e una felpa di Louis con i leggins. Mi stiracchio e osservo la sveglia. Possibile mi sia svegliata alle otto? Non ci faccio caso e vado in cucina, spaventandomi quando noto la figura di Liam seduta al tavolo, la testa tra le mani.

-Liam?-

Lui non risponde. Mi da le spalle e non riesco a vedere il suo viso. Faccio il giro del tavolo e mi posiziono davanti a lui.

-Liam, che succede?-

Chiedo preoccupata, notando il ragazzo scuotere la testa per poi far incontrare i suoi occhi con i miei, sorridendo amaramente. Noto una tazza di tè ancora piena fare capolino tra le sue braccia e lui la sposta per non farla cadere.

-Tranquilla, che ci fai sveglia?-

Chiede sviando il discorso. Scrollo le spalle e lui porta lo sguardo fuori dalla finestra, perso in pensieri che solo lui capisce. Sospiro poggiando la mia mano sulla sua.

-Liam, sai bene che con me puoi parlare tranquillamente. Che ti succede?-

Chiedo ancora una volta, insistente. Liam si morde le labbra e noto i suoi pugni serrarsi.

-Non senti mai la sua mancanza, Madison?-

Chiede retoricamente facendomi sussultare. E vorrei rispondergli che si, la sento la sua mancanza, ogni giorno, ma lui mi precede.

-Lo senti anche tu quel vuoto nel petto, vero? O sono l'unico?-

Chiede e si porta di nuovo la testa tra le mani, sospirando.

-E si, mi manca ancora, Madison. Per quanto incomprensibile possa essere per alcuni, io sento ancora la sua mancanza, come il primo giorno. La sento soprattutto in questo tipo di situazioni, quando la normalità incalza, ed è in momenti come questi che mi chiedo cosa resto a fare, perché non me ne sono andato ancora. Quello che mangio non sa di niente, mi capisci? Di quello che dicono gli altri non mi interessa, rispondo per pura cortesia, sperando che se la bevano. Ma vedi, anche se non mi credono non fa niente perché anche quando inizio a rilassarmi lei torna, o meglio, ritornano gli stormi di ricordi a farmi ancora una volta male. Io.. mi sembra di aver lasciato la vita da qualche altra parte.-

Ammette tirando su col naso, mentre sento i miei occhi farsi lucidi alle sue parole.

-Non manca solo a te.-

Ammetto abbassando lo sguardo.

-Mi manca ogni giorno.-

Continuo quando Liam alza lo sguardo verso di me e sento il cuore sgretolarsi alla vista dei suoi occhi arrossati.

-Sembra che io sia rimasto con lei, non riesco ad andare avanti, ma c'è un problema.-

Aggrotto la fronte confusa, passandomi una mano tra i capelli.

-Cosa?-

-Holly, io non lo so, ma voglio vederla di nuovo. Ieri nella cabina della ruota, dannazione eravamo così vicini.-

Sbotta tirandosi leggermente le punte dei capelli, la voce leggermente incrinata.

-Cosa c'è di male Liam? Stai solo cercando di andare avanti.-

Wherever you are (Sequel 92 days)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora