Capitolo diciassette. Incidente.

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Il cameriere arrivò con i piatti che avevamo ordinato, e ci versò del  preligiato champagne nei bicchieri, appena vidi questo non feci a meno di sorridere, pensando a voce alta..
"Ahahah Justin! Allora hai proprio intenzione di rovinarti!" Cercando di soffocare le mille risate.
"Si, sono pazzo che vuoi farci?" Sorrise, ed io abbassai lo sguardo imbarazzato pensando alla causa della sua pazzia. "Allora, brindiamo..al nostro amore!" Alzò il bicchiere, feci altrettanto per poi fare il famoso 'cin cin'.

La serata passò nel migliore dei modi, tra risate, battute, parole dolci e chi più ne ha, più ne metta! Uscimmo dal ristorante radicchiando, parlando del più e del meno. Lui mi aprì la porta come un gentleman per farmi entrare nella sua auto, fece il giro e si mise al posto del guidatore per poi accenderla e partire verso casa, avevamo la musica a basso volume, era tranquilla e classica. Aspettammo il verde davanti allo stop; la lampadina si accese e ci avviammo tranquillamente per attraversare l'incrocio lentamente, stando attenti a vedere se qualcuno passasse. Quel qualcuno passò ad una velocità oltre i limiti stradali, ci colpì in pieno causando un incidente quasi mortale, io svenni. Non ricordai più nulla di quell'avvenimento.

JUSTIN POV'S

"Cazzo, Angel! Svelgiati!!"
Implorai alla ragazza che era sotto il peso della dannata auto. Quella maledetta macchina che correva ad una velocità pazzesca era diretta al lato mio, ribaltando la nostra..io uscì da sopra, ma la mia ragazza è rimasta incastrata con una gamba sotto allo sportello dell'auto ed ha perso i sensi. Mi affrettai a chiamare il 118.
"Presto, correte la mia ragazza sta morendo! Muovetevi!!"

Urlai soffocando le lacrime che minacciavano di uscire. Mi inginocchiai accanto a lei, accarezzandole il viso con delicatezza, stando attento a non toccare i lividi ed i diversi tagli che avevano sfigurato il suo viso angelico. La baciai, come nella favola della bella addormentata nel bosco..ma questa non è una favola, purtroppo. Sentì un suono in lontananza ed alcuni bagliori sull'asfalto. Era la tanto attesa ambulanza.
"Presto! Prendete la ragazza prima che si stacchi del tutto dalla gamba!" Urlò un medico in preda al panico, io aiutai subito ad alzare la macchina, mentre gli altri preserero il marlidotto corpo di Angel. La posarono su una barella, entrai anche io con lei nella vettura.

"Dottore, la paziente è ancora viva, ma servirà l'ossigeno e un calmante al più presto!" Replicò una dottoressa dai capelli biondi e gli occhi azzurri, si poteva notare bene la paura sul suo volto. Il mio era terrorizzato e non accettavo l'idea di perderla per sempre.. "Lei si faccia curare i lividi.." Continuò cambiando argomento.
"Non mi tocchi. So curarmi da solo..provvedete a far riprendere Angel, piuttosto." Sbottai furioso dall'accaduto.

Arrivammo in poco tempo. I medici portarono subito la barella urlando "Codice rosso, codice rosso!!" Io ero con loro, la stavamo portando nella sala di rianimazione. "Mi dispiace, ma lei non può entrare. E' un intervento delicato e ci vorrà tempo..per favore torni domani, o aspetti in sala d'attesa." disse con tono freddo la ragazza che voleva curare i miei graffi.
"Lei non può capire..è la ragione della mia vita! Mi faccia entrare, la prego!" Ero nervoso, irritato e giuro, stavo per darle un ceffone quando insistì di farmi aspettare fuori.

Alla fine, mi arresi e aspettai con ansia la fine dell'intervento pregando che vada tutto bene, e che finisca al più presto questo maledetto incubo.

NO POINT OF VIEW

"Dottore, la gamba non ha linieamenti collegati al resto del corpo..che intenzioni ha?"
"Dovremmo..amputarla e registrare una seconda gamba bionica, è meglio fare come ho detto io, il corpo è troppo malridotto, potrebbe non reggere." Disse sicuro di sè. I medici cominciarono a tagliare la gamba della ragazza, tamponarono quanto sangue potevano, ma era troppo. Stava morendo di emorrargia..la stavano perdendo!
"Oh, no! La stiamo perdendo! Svelti, c'è bisgono di una sacca di sangue con gruppo 0!" Attaccarono subito la sacca sanguigna al fragile corpo di Angel. Si stava ristabilizzando poco a poco.
"Pericolo scampato..bene, ora fasciamola e portiamola nella 136." Disse sollevato il medico.
"Dottore, il ragazzo insiste di vederla..non fa parte della famiglia. Come devo rivolgermi?"
"Lo faccia attendere nella sua stanza. Ha fatto tanto per aiutarla..e se avesse atteso qualche secondo di più, questa ragazza non sarebbe qui ora. E' solo innamorato..spero solo che il loro amore superi quest'ostacolo."

La ragazza viziata.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora