Villa

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*Due giorni dopo*

Sono qui, negli uffici amministrativi della Juventus.

La sala d'attesa è abbastanza confortevole; le poltroncine sono bianche e nere come i colori della squadra e alle pareti sono appese gigantografie di tutti i giocatori che hanno fatto la storia della Vecchia Signora.

Ed è proprio mentre fisso Del Piero che mi sento chiamare da una segretaria con una voce da arpia, stretta in una minigonna di 2/3 taglie in meno rispetto alla sua e in una camicetta che lascia ben poco all'immaginazione.

'Signorina Valenti, prego!', ed entro nello studio del dirigente Fabio Paratici.

'Si accomodi, prego', mi dice.

'Buongiorno', l'unica cosa che riesco a spiaccicare. 

'Bene signorina, o forse dovrei dire dottoressa Valenti.'

Mi si gela il sangue nelle vene e non ho il coraggio per dirgli che non sono ancora una dottoressa, per cui mi limito ad osservarlo e ad aspettare il verdetto.

'Come ben lei saprà, è vietata dal regolamento l'instaurazione di rapporti interpersonali tra membri (inclusi i giocatori) di tutto lo staff della Juventus.'

'Si, ne sono a conoscenza.'

'E queste come me le spiega?'

E mi porge una cartellina; la apro ed escono le foto che ho già visto circa 300 volte, quelle scattate dal fotografo mentre eravamo al ristorante l'altra sera.

'C'è una spiegazione,  che è anche la verità, ma mi limito a dirle che accetto qualsiasi cosa mi dirà. Sono pronta a lasciare il tirocinio.'

'Sentiamo, non ho fretta...', mi dice.

Paratici mi sembra una persona stronza ma alla mano, pronta ad ascoltarti, quindi inizio.

'Il primo giorno di tirocinio ho aperto per errore la porta sbagliata, e da lì il vostro numero 33, il signor Bernardeschi, ha iniziato a ricattarmi e questo era l'unico modo che avevo per sbarazzarmi di lui. Ho contattato un fotografo affinché ci facesse delle foto, in modo da poter essere 'licenziata' e per farla pagare a lui con l'esonero.' 

Appena finisco mi sento un'idiota per questa storia che, nonostante sia la verità, sembra un racconto di un bambino delle scuole elementari.

'Interessante...quindi lei voleva essere licenziata?'

'In un certo senso sì, anche se questo è il mio sogno da quando sono bambina...ho sempre desiderato fare il medico e sono da sempre una tifosa sfegatata della squadra; quale modo migliore per mettere insieme le due cose?'

'In effetti, leggendo il suo curriculum e le relazioni del primario della struttura, ci tengo a farle i miei complimenti per l'ottimo lavoro svolto durante il suo periodo di tirocinio.'

'La ringrazio.'

'Però purtroppo, sono costretto a interrompere il suo periodo di prova.'

'Lo immaginavo.'

'E se vuole un'altra brutta notizia, il 33 non sarà esonerato, ma salterà semplicemente i prossimi tre incontri di serie A.'

Pur di stare lontana da lui, va benissimo. 

'Sono contenta per lui. Se non c'è altro...'

'No, signorina, a posto così.'

'Quindi da domani posso ritenermi libera?'

'Lavorativamente parlando sì, si senta invece libera di riprendere le sue cose quando vuole, senza fretta.'

'Perfetto. Grazie e arrivederci.'

Sami, la mia #vittoria più grandeWhere stories live. Discover now