22. Mi dispiace tanto

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Sono tornata a Milano. Io e Luna siamo diventate molto amiche.
Siamo a casa mia che chiacchieriamo in questo momento.
"Posso chiederti una cosa?"
Annuisco.
"Io e Valerio vogliamo fare una canzone insieme... Parla di una rottura e... Vorrei che mi spiegassi come ti sei sentivi, come ti sei sentita quando vi... Vi siete lasciati. Vorrei mettere le tue parole nel testo, ovviamente non dirò a Valerio di questo particolare ma metterò in segreto il tuo nome nella lista degli scrittori, sperando che nessuno se ne accorga..."
Sospiro.
"Va bene" annuisco.
Le spiego tutto, per filo e per segno.
"Cavolo... Mi spiace. Non pensavo ti sentissi così" dice sospirando.

Un mese, io Shawn stiamo insieme da più di un mese e lui mi ama, fin troppo.
Oggi uscirà la canzone di Valerio e Luna, inutile dire che la parte di Luna l'ho già sentita e la so a memoria.
Sono stata invitata a casa dei Q4 per sentirla... Non so se Valerio è ha conoscenza di questa cosa...
Busso alla porta e mi apre lui, che fortuna.
"Cosa ci fai qui?" Chiede stringendo un pugno.
"Mi hanno invitato gli altri" ammetto.
Mi fa entrare.
Ci guardiamo malissimo, se non lo amassi ancora probabilmente il sentimento che sto provando potrebbe chiamarsi odio.
Mi siedo sul divano insieme agli altri dopo averli salutati.
Luna e Valerio si alzano e fanno partire la canzone.

Non può andare bene tutti i giorni
Sono stanca adesso, chiudo gli occhi ché
Se li tengo aperti faccio solo brutti sogni, eh
Ed è sottile la linea che mi separa
Da essere come nessuna ad essere solo nessuna
E per proteggermi mi avevi costruito un altro mondo su misura
Che ora mi fa più paura
E volevamo solo superarci come i supereroi
I miei problemi non sono meno importanti dei tuoi
I cani in gabbia mi sembrano più felici di noi
Puoi dire quello che vuoi, ma
Lo capisco da come mi guardi
Ora che ho messo la tua felpa
E le tue scarpe grandi
E mi dispiace tanto
Perché il mio sorriso è più stretto di un taglio
Ed è da troppo tempo che
Per farti ridere mi strappo
La felicità dal corpo
Ogni volta che parlo
E poi divento triste, sì
Triste come un pagliaccio

Mentre la canzone va avanti muovo le labbra, conoscendo già le mie stesse parole.
Sento la voce di Valerio e alzo lo sguardo facendo incrociare i miei occhi con i suoi.

Ogni parola è una pistola senza la sicura
A forza di urlare ora sei diventata muta
Quando ti guardi allo specchio vedi una sconosciuta, sì
Che ha il cuore in gola da anni, ma non lo sputa
Abbiamo la stessa faccia della paura
Di chi si odia davvero ma si saluta
Tu che per me eri tutto, sì, come nessuna
È andato tutto storto e tu resti solo nessuna
Adesso che ti guardo
Con addosso la mia felpa ma in braccio ad un altro

Sospiro cercando di trattenere le lacrime.
Scrollo le spalle.
Mi alzo.
"Vado un attimo in bagno" dico.
Vado in bagno e mi siedo con la schiena contro la porta.
Sospiro sentendo le lacrime iniziare a scendere.
Non posso continuare a illudere Shawn, basta.
Lo devo lasciare.
Prendo il telefono e anche se so che è sbagliato e che gli spezzerò il cuore, lo lascio con un messaggio.
Esco dal bagno con le lacrime agli occhi.
"Tutto ok?" Chiede Lele.
"Ho lasciato Shawn" sospiro prendendo la borsa.
"Scusate ma devo andare." Sospiro uscendo.
Maledetto cuore.

Tutto si cancella dopo 24 ore|| Valerio MazzeiWhere stories live. Discover now