Capitolo 12

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[Leggete lo spazio autrice perf]

Una settimana. Un'intera settimana senza Carrow e la scuola sembrava essere tornata quella di una volta. Anche il meteo era inspiegabilmente migliorato quasi come a volersi adattare a quell'atmosfera felice.

Un'altra nota positiva era che la cicatrice era davvero diventata meno evidente come detto da Madama Chips. Certo, era ancora nettamente visibile, ma pur sempre meno rispetto alla prima volta che l'avevo vista.

Inoltre, soprattutto grazie  a Draco, il mio ritorno in mezzo ai Serpeverde non era stato traumatico come mi aspettavo.
Sguardi velenosi e insulti sussurrati alle spalle erano all'ordine del giorno, ma considerato ciò che pensavo mi sarebbe accaduto, era stata una passeggiata.

Il problema più grande si era rivelato essere il mio incontro con Martha.
Quando ci rivedemmo in dormitorio nessuna delle due osò rivolgere alla parola all'altra. Non mi aspettavo di certo delle scuse da parte sua per non aver fatto niente per aiutarmi con Carrow, ma speravo almeno si interessasse a come stavo. Invece nulla, anzi, si era solo limitata a guardarmi male e sbuffare ogni due per tre. E avevamo continuato così per tutta la settimana, ignorandoci completamente.

Da una parte avrei voluto rimettere a posto la situazione, dirle che non mi importava ciò avesse o non avesse fatto, eppure non volevo dargliela vinta così facilmente. Era stata lei quella a comportarsi da insensibile egoista con me e avrei dovuto essere io quella a scusarsi e fare il primo passo? Ero fin troppo orgogliosa per fare una cosa del genere.
Il mio orgoglio però non bastava a farmi sentire meno in colpa quando la vedevo in giro, o a pranzo, completamente sola e distaccata da tutti. Pensavo che senza le ragazze si sarebbe convinta a fare amicizia con qualcun altro, ma era evidente che non ci fosse riuscita.

Nonostante non avessi ancora finito di studiare, richiusi il libro di incantesimi che avevo davanti con un grande sbuffo e lo riposi nella libreria della sala comune di Serpeverde: era una giornata troppo bella per sprecarla a studiare.

Il sole risplendeva alto, sebbene fossimo ormai ad ottobre inoltrato, e quasi tutti gli studenti erano fuori dalla scuola a godersi quella magnifica giornata. Inoltre, il fatto che i Carrow sarebbero presto ritornati aveva spronato tutti a godersi ogni istante di libertà prima del loro ritorno.

Recuperai la bacchetta dal tavolo e dopo essermi data una sistemata uscii dalla Sala comune per dirigermi in giardino. Man mano che mi avvicinavo alla meta, il volume degli schiamazzi e delle risate si faceva sempre più forte, mettendomi subito allegria.

Una volta fuori un ondata di calore mi colpì subito e mi complimentai con me stessa di aver scelto di non mettere il maglione. Mi guardai un po' intorno: avevo detto a tutti che sarei rimasta a studiare, quindi non avevo visto la necessità di dovermi informare su ciò che loro avrebbero fatto quel pomeriggio.

Mi portai la mano destra alla fronte a mo di visiera, per coprirmi dal sole e riuscire a vedere se effettivamente ci fosse qualcuno dei miei amici.

Quando tra i tanti studenti riuscii finalmente a scovare la testa platinata a me familiare mi diressi subito in quella direzione: ci avevo messo meno del previsto.

Se ne stava appoggiato con la spalla contro una delle colonne del porticato a passandosi una mano tra i capelli scombinati da vento.

Aumentai il passo, ma quando vidi chi c'era con lui mi bloccai sul posto.

Draco e Pansy faccia-da-carlino Parkinson se ne stavano lì, da soli a qualche decina di centimetri di distanza a scherzare amabilmente, scambiandosi un dolce buffetto di tanto in tanto.

Light || Draco Malfoy Where stories live. Discover now