Capitolo 5

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"Draco" sussurrai, senza parole.

La sua espressione era dura e il volto teso. "Che cazzo ci fa lui qui?!"

Con un unico grande passo entrò nella stanza, richiudendosi con violenza la porta alle spalle.

"I-io... noi..." esordii con voce incerta, ma non mi diede neanche il tempo di trovare qualcosa di sensato da dire che subito ricominciò a sbraitarmi contro.

"Spiegami per quale cazzo di motivo questo schifoso babbano del cazzo è nella tua cazzo di stanza, Jane!" urlò così forte che ebbi l'istinto di coprirmi le orecchie con le mani, ma non lo feci. "Hai ricominciato a fartela con lui?!"

Aprii e richiusi più volta la bocca, senza riuscire a pronunciare parola.

"Come mi hai chiamato, scusa?" proferì indignato Brian, che fino a quel momento si era tenuto in disparte, sentendosi chiamato in causa; il suo tono era un misto di sorpresa e fastidio.

"Tu non metterti in mezzo, capito?!" disse avvicinandosi a lui, puntandogli un dito contro il petto nudo così forte da costringerlo ad indietreggiare.

No, no, no. Devo fare qualcosa.

"Sei tu che mi hai messo in mezzo, maghetto psicopatico" dal canto suo, Brian non sembrava affatto curarsi dell'atteggiamento intimidatorio di Draco, anche perché era più alto è più grosso del biondo.

Quando, però, Draco sfoderò la sua bacchetta, puntandogliela dritto contro la gola, fui io a trasalire "Preferisci che ti zittisca io?"

"L'unico modo in cui puoi sentirti più forte di me è tirando fuori quella roba? Sei solo un bambino infantile. Torna dalla tua mammina, moccioso" continuò Brian, ignorando la bacchetta e spintonandolo.

Una scintilla di furia si accese negli occhi di Draco all'udire quelle parole "Cru..."

Il mio cuore perse un battito.

"Adesso basta!" gridai, avvolgendo la mia mano attorno al polso di Draco "Abbassala, Draco. Abbassala!"

Sembrò quasi come se non mi avesse sentito, dato che per un po' rimase immobile a guardare in cagnesco Brian che, a sua volta, gli rivolgeva uno sguardo carico d'odio.

Ma poi finalmente si decise ad ascoltarmi.

Quando la ripose nella tasca del cappotto tirai un sospiro di sollievo, passandomi una mano sul volto, come se avessi potuto eliminare il ricordo della paura di quello che sarebbe potuto succedere.

"Bene, bene. Adesso tu -presi Brian per un braccio, accompagnandolo verso il letto- ti siedi qui. Mentre tu, Draco... Be' tu starai in piedi." Presi un profondo respiro e mi voltai nella sua direzione evitando, però, di incrociare il suo sguardo. "Allora... eccoci qui... prego, parla pure."

"Parlare io?! Piuttosto tu dimmi che ci fa lui qui! Ti avevo detto di non farti vedere in gi... E poi perché hai addosso la sua camicia?!" riprese, più irritato di prima, squadrandomi dalla testa ai piedi. Il suo volto era rosso dalla rabbia e la vena sul suo collo pulsava come non mai; aveva le nocche bianche per quanto stringeva forte i pugni lungo le braccia.

Sentii le guance andarmi a fuoco e ebbi una gran voglia di buttarmi giù dalla finestra per evitare quella conversazione.

"Ci siamo incontrati per caso" decisi di rispondere solo una delle sue domande, evitando quella più sconveniente.

"Credi che io sia così stupido da crederci?!Abbi almeno il coraggio di dirmi la verità!"

Dopo quelle parole, però, la situazione mutò completamente. Tutto il senso di colpa che avevo provato fino a qualche istante prima per ciò che era successo con Brian era scomparso, e al suo posto era montata una forte e inarrestabile rabbia.

Light || Draco Malfoy Where stories live. Discover now