Capitolo 2

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《Felix!》esclamai, non credendo ai miei occhi.
Doveva essere una visione, per forza, del resto era abbastanza normale visto che nei ultimi tempi avevo cominciato a dormire sempre di meno.
Mi avvicinai sospettosa vicino a lui e gli sfiorai le guance.
Erano così incredibilmente reali.
《Ehm, cosa stai facendo?》chiese, ridendo.
Balzai indietro sentendo la sua voce.
《Questa visione è così realistica...》farfugliai. 《devo farmi prescrivere qualcosa per quest'insonnia.》
《Sei matta? Io non sono una visione! E poi chi è che soffre d'insonnia?》
Scossi la testa e lo guardai meglio.
《Quindi non sei frutto della mia mente stanca?》
《Hm, direi proprio di no.》
Sorrise divertito. 《Allora? Hai intenzione di farmi restare qui fuori per sempre o sarai tanto gentile da farmi entrare?》
《Uhm, certo... entra.》mormorai. 《Maggie, abbiamo ospiti!》
《Ma cosa dici? Sono le undici, che razza di persona... Felix!》
Scattò in piedi dalla poltrona e andò ad abbracciarlo.
《L'hai invitato tu?》chiese
voltandosi verso di me.
《Credimi, sono sorpresa quanto te.》
Allora lo guardammo interrogative.
《È solo che mi mancavate e allora sono venuto a trovarvi.》disse, in un sorriso. 《E poi io amo Londra, l'avevo visitato una volta con i miei, quando avevo 8 anni, e mi era piaciuta un sacco, così da quel momento in poi avevo deciso di metterlo nella lista dei luoghi in cui dovevo assolutamente ritornare.》
《Non ci ho capito nulla, ma va bene.》
《Per quanto ti fermerai qui?》
《Non lo so a dir la verità, comunque ho affittato l'appartamento di fronte al vostro!》
Rimasi letteralmente senza parole.
Certo che quel sogno era proprio bizzarro, chissà quando mi sarei svegliata.
Maggie sicuramente non ci avrebbe creduto.
《Ma tu che concezione hai di "visita"?》
《All'inizio avevo prenotato i biglietti con l'intento di venirvi a trovare e basta, ma quando mio padre l'ha scoperto, ha pensato che sarebbe stata una buon'idea farmici restare un po' di più, tanto per vedere come me la cavo a vivere da solo, dato che dice che sono troppo abituato ad avere tutto preparato e pronto; abbiamo anche fatto una scommessa in proposito, secondo lui non resisterò nemmeno un mese.》
Ogni volta iniziava a parlare sembrava come un razzo impazzito e di tanto in tanto infilava anche qualche parola in francese qua e là.
《In poche parole tuo ti ha cacciato di casa perché gli sembravi troppo pigro?》
Alzò un dito e sembrò volesse contestarmi ma alla fine disse semplicemente :《Sei molto brava a riassumere.》
Risi.
《Quindi da ora in poi sarai il nostro vicino?》chiese Margareth, che sembrava ancora più confusa di me.
《Hm, direi proprio di sì.》
《Oh, fantastico.》
Continuai a credere che fosse solo uno stupido sogno ma non mi svegliai mai.

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