Capitolo 11

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《...e la vincitrice della terza edizione del concorso di scrittura indetto dalla rivista di moda The Way è Melanie Fisher!》annunciò Mrs Foster, leggendo dalla busta che le era arrivata quella mattina da Andrew Reed, uno degli imprenditori più giovani e invidiabili del momento.
In classe calò il silenzio per un millesimo di secondo, poi, tutti gli studenti cominciarono ad applaudire, qualcuno fischiò anche, ma di certo non ero io. Non posso negare che, nonostante fossi felice per quella mia compagna, che, a dir la tutta nemmeno conoscevo, ero rimasta piuttosto delusa dai risultati. Avevo presuntuosamente creduto di poter vincere, e ora, a sentir Mrs Foster pronunciare un nome che non era il mio, era come vedersi spaccare uno specchio in faccia.
Non penso che questo paragone renda bene l'idea, ma ci si avvicina molto. Inoltre, avevo bisogno di soldi, non per affari miei, certamente, ma per bisogni quotidiani.
Maggie aveva anticipato la mia parte dell'affitto già due volte, e io mi sentivo a disagio sia con lei, sia a chiederli sempre a mio padre. Volevo rendermi più indipendente, ma la vita in Inghilterra si stava rivelando piuttosto costosa.
Ero così immersa nei miei pensieri, che non mi accorsi nemmeno che Mrs Foster stava ancora parlando.
《Prima che la lezione giunga a termine, vorrei congratularmi con tutti voi per i vostri articoli, che mi hanno dimostrato quanto siate migliorati dall'inizio del corso. Anche il signor Reed è rimasto sinceramente colpito dai vostri lavori, e li ha trovati così meritevoli che ha deciso di pubblicarli in una sezione dedicata al concorso nel primo numero dell'imminente nuovo anno.》
In quell'esatto istante, suonò il campanello di fine lezione. Gli studenti si alzarono e uscirono, svuotando man mano tutta l'aula.
Fui l'ultima ad andarmene.
Mentre stavo finendo di riporre i libri nella borsa, tra borbottii e sbuffi, Mrs Foster mi si avvicinò.
《Speravo proprio di riuscire a trovare un momento per poterle parlare in privato, signorina Harrison.》disse, in un sorriso.
Almeno c'è qualcuno dei due che sembra felice, pensai, oppure è solo un sorriso di consolazione quello. L'ultima cosa che avrei voluto, era che Mrs Foster provasse compassione per me.
《C'è qualche problema?》chiesi, preparandomi al peggio.
《Oh, no, stia tranquilla.》《Devo consegnarle solo una lettera da parte del signor Reed.》
《Per me?》chiesi, stupita.
Magari è una lettera in cui ha voluto deridermi per aver perso il concorso, pensai, guardando diffidente la busta. Stupido Reed.
《Se non ho capito male io, proprio a lei.》ripeté Mrs Foster.
《Da Reed?》
Perché sto continuando a fare domande stupide?
《Da lui in persona.》
《Sta scherzando?》mi scappò da dire, e quasi non mi misi a ridere.
Alzò un sopracciglio. 《Le pare che io mi stia prendendo gioco di lei?》
《Oh, no, assolutamente, Mrs Foster.》
Abbassò leggermente gli occhiali, scrutandomi da dietro le lenti. Piegò leggermente le labbra e mi diede una busta bianca.  La presi e la misi in fondo alla borsa. L'avrei letto una volta a casa. Sicuramente non poteva essere nulla di importante. E se fosse stato qualcosa di spiacevole, almeno lo avrei letto a fine giornata, quando la mia mente non avrebbe più connesso le parole e avrebbe fatto più fatica a rispondere agli insulti. Nel frattempo, avevo ancora tutta una giornata da superare. Incredibile! Eravamo solo alla seconda ora. [...]
《Com'è andata all'università?》chiese Maggie, raccogliendosi i capelli in uno chignon.
《Disastrosamente.》proferii, buttandomi sul divano 《Ho perso la competizione.》
《Chi ha vinto?》disse, mentre si metteva il rossetto.
《Melanie Fisher.》risposi a denti stretti《Senti, ma perché ti stai truccando?》
《Stasera esco.》disse, come se fosse la cosa più naturale al mondo.
《 Cosa?!》
《Stasera esco.》ripeté, mettendosi il mascara.
《Molto divertente, ma era una domanda che non si aspettava risposta.》《Ma si può sapere con chi esci?》
《Un compagno d'università.》
《Aspetta un momento, quindi mi stai dicendo che mi lascerai sola, e te ne andrai a divertirti senza la minima preoccupazione per il mio stato d'animo, in balia delle idee più pessimistiche che mi siano mai passate per la testa?》
Mi guardò per un istante, e rispose semplicemente:《Sì.》
《Stronza.》
《Lo so.》《Andiamo Effy, è da una vita che non esco con qualcuno... Non farmi quella faccia.》
《Vai pure a divertirti, starò bene.》replicai, senza però troppa convinzione.
《Mi farò perdonare.》
《Allora comprami della cioccolata al ritorno.》
《Lo farò, ci vediamo dopo》disse, afferrando la maniglia della porta 《o domani mattina.》aggiunse, in tono malizioso.
Presi un cuscinetto e glielo lanciai, ma la porta si era già chiusa.
Sbuffai, alzai lo sguardo al soffitto e sbattei le palpebre.
E ora? Mi sarei girata i pollici per tutta la serata? Di andare da Felix non ne avevo proprio voglia. Potevo magari guardarmi un film...  Al ché presi il telecomando e accesi la Tv. Indovinate chi c'era sullo schermo? Andrew Reed! Era il colmo. Cambiai subito canale, ma in quell'esatto momento, squillò il cellulare.
Era un numero che non avevo registrato in rubrica.
《Pronto?》
《Ciao!》disse una voce maschile, dall'altra parte. Una voce familiare. Odiosa. Non potevo proprio sentirla in quel momento. 《Sono Andrew, sai, della rivista di The Way...
《Ma tu sei ovunque! Esci dalla mia vita.》
Rise, piuttosto divertito《Perché?》
《Sta mattina la Foster ci ha parlato di lei e del concorso, accendo la Tv e ci sei tu, cambio canale e mi telefoni.》
《Ti disturba la mia presenza?》
《Francamente, mi urta parecchio.》
《Almeno sei stata sincera, lo apprezzo molto.》《Comunque, per tua disgrazia, ti sto telefonando perché, siccome non ho ancora ricevuto tue notizie, vorrei farti una proposta.》
《Sentiamo.》
《So e si sente che sei arrabbiata per non aver vinto il concorso, ma c'è un motivo, che ti spiegherò più in là...》《In ogni caso, ti stavo dicendo, appunto, che vorrei offrirti un posto di lavoro alla mia rivista, come giornalista per una nuova sezione che abbiamo creato.》
《Stai scherzando? Se è uno scherzo, allora non è divertente.》
《Sono serio, Effy.》《Ho letto il tuo articolo, e lo trovato molto ispirante.》
《Peccato che non abbia vinto.》
《Allora, sei interessata o no?》
《Aspetta, ma quindi fai sul serio?》
《Allora, insomma, credevo fossi una ragazza sveglia, e mi stai dimostrando esattamente il contrario.》
《Quant'è lo stipendio?》
《1300 sterline al mese, più gli eventuali extra.》
《Fammi pensare...》《Okay, quando si inizia?》
《Vieni al mio ufficio, la mia segretaria ti spiegherà tutto.》
《Grazie, ma dov'è il tuo ufficio?》
《Ti farò mandare l'indirizzo via email.》
《Va bene.》
《Allora ci vediamo presto, ora devo andare ad una riunione. Buona serata.》
《Va bene. Anche a te.》dissi, sforzandomi di contenere l'entusiasmo.
No. Non poteva essere vero. Non ero io, quella a cui avevano appena offerto un lavoro da giornalista.

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