What if I grow up?

Capitolo 7

Sono passati due giorni e io sono ancora sola, non ho notizie, Peter non è tornato, nascosta qui non so nemmeno se le fate sono state liberate, inizio ad agitarmi ad ogni momento di più, ho bisogno di sapere, decido di uscire dal mio nascondiglio, non posso più aspettare. Tutto in torno c'è silenzio, si sente solo il rumore del vento, non c'è nessuno nei paraggi. Inizio a volare in alto, più alto che posso, sopra gli alberi e sopra le nuvole, per poter vedere dall'alto l'intera isola. La mia attenzione viene attirata da un denso fumo nero che si alza dalla baia e il mio cervello va in tilt. Non posso guardare oltre e torno tra gli alberi.

Ho bisogno di sapere cosa è successo, ma ho promesso che non mi sarei mossa e così farò.

È quasi sera e torno al mio nascondiglio, vorrei cercare di dormire, ma dopo aver visto tutto quel fumo salire dalla baia, dormire è fuori questione, quindi mi metto ad armeggiare per passare il tempo.

É ormai notte fonda quando sento un rumore e un secondo dopo qualcuno apre la porta della casa di Wendy, mi immobilizzo, che sia Peter? Sto per uscire dal mio nascondiglio, ma mi blocco poco dopo: e se non fossse lui? Devo controllare prima di mettermi nei guai, sento ancora un rumore quando la porta si richiude, qualcuno è entrato, ancora un tonfo poi più nulla.

Poi la curiosità prende il sopravvendo e decido con molta cautela di andare a vedere, cerco di non fare rumore ed esco dal mio nascondiglio la scena che mi ritrovo davanti mi fa andare nel panico, non so cosa fare e resto bloccata a mezz'aria senza nemmeno respirare.

Peter è a terra in una pozza di sangue, non si muove. Non riesco a ragionare non riesco nemmeno a muovermi, devo cercare di controllarmi. Non posso aiutarlo io sono troppo piccola, non so come fare a prendermi cura di lui, potrei chiedere aiuto alle altre fate, ma poi mi rendo conto che le cose sono cambiate e loro non aiuterebbro Peter, anzi, devo farcela da sola, ma come? Un solo pensiero mi passa per le testa e un secondo dopo sto pronunciando l'incantesimo per diventare grande, sento l'energia che mi abbandona, ma devo riuscire a controllarmi e non perdere i sensi, devo aiutare Peter! Mi avvicino e cerco di capire da dove arriva tutto quel sangue, è ferito alla schiena, un taglio lungo in diagonale che parte da una spalla e arriva quasi al fianco opposto, è per questo che odio i pirati, sono sleali e cercano di fregarti, un'altra prova è davanti ai miei occhi, l'hanno colpito alle spalle! Sembra non aver altre ferite gravi, certo non è ridotto bene, ma a parte quella sulla schiena niente di serio, non ho abbastanza forze per portarlo da qualche altra parte, lo giro e cerco di torgliergli la casacca ormai a brandelli, prendo il coltello che ancora gli pende attaccato alla cintura per riuscire a toglergli la casacca, la taglio direttamente.

Per fortuna qui c'è un sacco di roba tutta abbandonata da tempo ma potrà essermi utile, prendo un secchio e corro al fiume per prendere dell'acqua, la scaldo con la magia e inizio a pulire la ferita, quando lo tocco vicino al taglio lo sento lamentarsi "Mi dispiace Peter ma è necessario! Cerca di resistere!" non so se le parole di incoraggiamento sono per lui che è privo di sensi o più per me stessa.

Fortuna che negli ultimi tempi ho imparato un sacco di cose sulle piante e su come usarle, corro fuori e inizio a cercare quello che mi serve per preparare un unguento per la sua ferita, trovo anche dei papaveri, mi serviranno da anestetico, torno più veloce che posso alla casetta e inizio a preparare tutto quello che mi serve. Prendo un vecchio pezzo di stoffa e inizio a tagliarlo a strisce, che immergo nell'acqua calda, quando anche l'unguento è pronto mi avvicino a Peter e mi accorgo che sta riprendendo conoscenza, ma appena si sveglia inizia a urlare per il dolore, prendo l'infuso di papavero e cerco di farglielo bene.

Lui si ribella non sembra nemmeno riconoscermi.

"Peter ascolta, sono io! Devi lasciarti aiutare, ti prego!"