Capitolo 11

9 0 0
                                    




Mi sto occupando dei feriti che ho curato il giorno prima, volevo almeno controllare come stanno, ma devo ammettere che va meglio, almeno nessuno di loro è in pericolo di vita. Sulla nave tutti questi uomini sono insolitamente gentili, non so se è semplice riconoscenza o se hanno paura che Peter possa dirgli qualcosa, ma fatto sta che tutti non fanno che ringraziarmi e propormi il loro aiuto. Ok forse non sono tutti così cattivi come me li ero immaginati, lo ammetto, ma c'è qualcosa che mi dice che non devo fidarmi, non lo so forse è solo la paura di sapere che tra poco Peter partirà con loro e non so cosa potrebbe succedere.

Quando ormai è passato il tramonto, la scialuppa che usano per scendere a terra fa ritorno alla nave e i quattro uomini si chiudono con Peter e Will, nella cabina del comandante a discutere. Dopo quella che a me sembra un eternità escono tutti e Will chiama a raccolta gli uomini sul ponte. Non passano nemmeno due minuti che sono tutti li riuniti.

Vedo Peter che mi fa cenno di raggiungerlo e mi chiede di aspettarlo nella sua cabina.

Non faccio obbiezioni, tanto sa benissimo che origlierò il suo discorso e non potrà impedirmelo, la curiosità è una parte integrante del mio essere. Richiudo la porta alle mie spalle, ma subito dopo la riapro lasciando solo un sottilissimo spiraglio.

"Uomini, quei furfanti hanno rapito le fate e devono essere liberate, li seguiremo, dalle nostre spie sappiamo che solo 3 di loro sono ancora sull'isola, mentre gli altri si nascondono a Londra, come ci siano arrivati resta un mistero per il momento, ma dobbimo inseguirli e liberare tutte le fate prigioniere, se volete ucciderli o solo liberare le fate questo sta a voi, loro hanno ucciso molti dei nostri uomini e non sarò io a fermarvi se vorrete vendetta"

Mentre sta parlando uno dei suoi uomini urla "Capitano guarda! Da quella parte!"

Tutti gli sguardi si voltano nella direzione indicata dall'uomo, ma io non riesco a vedere da dove sono in questo momento. Sto per uscire, quando Peter si gira apre la porta, mi da un bacio e dice "Non uscire! Ti prego! Qualsiasi cosa succeda non uscire!" lo sguardo che ha mi preoccupa e non mi da nemmeno il tempo di ribattere o di sapere cosa sta succedendo che si chiude la porta alle spalle lasciandomi sola.

Cerco di sbirciare dalla fessura della porta ma non vedo nulla. Sulla nave è calato un silenzio irreale, poi una voce soprannaturale riecheggia nell'aria, una voce che potrei riconoscere tra mille "Peter, che una volta eri Pan, fatti avanti!" la regina delle fate è venuta fino a qui con la sua scorta.

"Alcune fate hanno fatto ritorno, e mi hanno riferito che tu e i tuoi uomini avete attaccato la nave che le teneva intrappolate, e di questo ti ringrazio, ma resta il fatto che 47 fate mancano all'appello e la colpa di tutto questo è solamente tua."

Sento Peter urlare così forte che lo posso sentire chiaramente anche chiusa qui dentro "Io sono Peter Pan e mi faccio carico delle mie colpe, seguirò gli uomini rimasti della Fury e porterò in salvo le fate che sono in ostaggio!"

"Da questo momento tu non sei più Pan, con i poteri e la magia dell'isola dalla mia parte ti rimuovo dall'incarico, troveremo qualcuno che meriti quel titolo che tu hai infangato!"

Non è vero! Perchè non vogliono capire?

"Vi assicuro che riporterò indietro le fate e saprete che quel titolo e mio e di nessun altro!"

"Farai tornare le fate e fino a che anche l'ultima di loro non sarà al sicuro tu e i tuoi uomini sarete banditi dall'Isola che non c'è! Un vecchio amico dei pitati verrà messo a sorveglianza dei confini!"

Sento gli uomini gridare "Il coccodrillo!"

Il mio cuore va in pezzi non possono bandirlo! Non lo vedrò più! Non può succedere questo! Devo fare qualcosa.

"Un'ultima cosa, tra le 47 fate scomparse c'è una tua conoscenza, la fata Tinkerbell dovrà tornare da noi come le altre fate e rispondere anche lei delle sue azioni"

"Cosa volete da lei?"

"Non sono affari tuoi ex Pan, lei ha disobbedito ad un ordine della sua regina e dovrà giustificarsi. Sempre che lei e tutte le fate scomparse non muoiano, in quel caso sappi che impiegherò ogni mezzo magico per trovarti e farti pagare la giusta pena! Tu Pan traditore hai messo in pericolo la vita di tutte loro e con la vita pagherai!"

Sentire queste parole mi fa scattare, nemmeno mi rendo conto che un secondo dopo sono fuori alla cabina sul ponte esterno pronta a difendere Peter, non penso, agisco e non potrei aver fatto errore più grande.

Appena mi vedono la regina e le altre fate rimangono scioccate.

"Non è colpa di Peter, non è stato lui a rapire le fate, ha rischiato la vita per liberarle e molti dei suoi uomini sono morti per questo! Non potete bandirlo! Lui è l'unico Pan!" sto urlando, quando sento Peter che mi afferra la mano.

"Tinkerbell!" la regina sembra non sapere bene cosa dire, ma si riprende subito, si allontana dalla sua scorta facendo segno di non seguirla e si piazza davanti a noi "Come avete potuto fare una cosa del genere?" chiede sconvolta.

"Maestà non abbiamo fatto niente di male, Peter ha cercato di liberare le fate ed è quasi rimasto ucciso, io dovevo aiutar..." lei mi interrompe bruscamente.

"Non mi riferivo a quello! Voi due vi siete uniti!"

Io e Peter ci guardiamo senza rispondere "Non c'è bisogno che cerchiate di nascondermelo, perchè posso avvertirlo chiaramente! Tinkerbell, sei sempre stata ribelle, ma non credevo che fossi così sconsiderata, sei intelligente e hai studiato la magia più di ogni altra fata, e lo dimostrano le sembianze che hai assunto in questo momento, ma quello che hai fatto è sbagliato sotto ogni punto di vista. Per non parlare del fatto che hai disobbedito al mio ordine diretto. Sapevo che dovevo fermarti, ma adesso è troppo tardi. Se tu non sei in grado di prendere delle decisioni per il bene del tuo popolo, lo farò io come è mio dovere" un secondo dopo la sua mano si muove davanti a me e io sento la magia abbandonare il mio corpo, e in un attimo sono tornata delle mie solite dimensioni e sono così debole che le mie ali non riescono a reggermi e finisco ai piedi di Peter, che cerca di afferrarmi al volo, ma la regina lo intercetta e lo blocca con la magia, lui è completamente immobilizzato e lei fa cenno a due guardie che si avvicinano e afferrandomi per le braccia mi portano via. Io mi dimeno più che posso, non possono separarmi da lui non adesso, non così!

"Peter!!!" Urlo con tutta la voce che ho in corpo, ma non lasciano la presa.

"Tink! Lasciatela!!! Dove la portate?"

"Lei tornerà al suo popolo e tu non la vedrai più! Mi sono spiegata? Per colpa tua il suo destino è segnato e non potrà prendere il posto che le spettava di diritto. Vai Peter, ritrova le fate se puoi, ma non tornare, non sarai più il benvenuto sull'isola che non c'è. Hai due giorni per andartene, poi farò affondare la tua nave" Così dicendo mi trascinano via e la regina fa segno alla sua scorta di allontanarsi.

Intanto vedo Will che cerca di aiutare Peter che è ancora immobilizzato dalla magia della regina.

"Peter!!!" urlo con quanto fiato ho in gola, ma sono tornata piccola e per quanto possa urlare la mia voce non potrà mai raggiungerlo.

"Tink! Io tornerò! Ti giuro che troverò il modo di tornare da te!"

L'urlo di Peter è così forte da farmi tremare le ali, cerco di ribellarmi ancora una volta, ma senza successo e ormai le lacrime mi stanno annebbiando la vista, mi arrendo e mi trascinano via, siamo ormai lontani dalla Jolly Roger e in poco tempo siamo nella foresta diretti alla radura incantata.

Arrivati alla radura io sono ormai senza forze e mi sento debole, come se mi avessero prosciugato tutta l'energia. Sento la voce della regina vicino a me, ma per me è come un eco lontano "Non commetterò lo stesso errore due volte, sta volta la terrò personalmente sotto controllo, rinchiudetela nella stanza senza finestre, così non avrà modo di uscire." Poi si avvicina e si rivolge direttamente a me "Starai male, starai male per giorni, dopo quello che hai fatto separarti da lui ti farà questo effetto, sentirai un dolore fisico per giorni e ancora di più sarà il dolore del tuo cuore, ma imparerai a gestirlo e prima o poi riuscirai anche a dimenticarlo, il potere dell'isola ti aiuterà in questo" non riesco a cogliere il significato delle sue parole, sono completamente stordita, poi mi rinchiudono in una stanza buia e non ho la forza di alzarmi dal punto del pavimento in cui le guardie mi hanno lasciata. Mi lascio andare sul pavimento e non posso fare altro che piangere.

What if I grow up?Where stories live. Discover now