•tomorrow it passes to us...❎•

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Capii che avevamo bevuto leggermente più del dovuto, quando quella 'mattina' mi svegliai verso mezzogiorno, senza nessuno che fosse venuto a bussare alla porta della mia camera.
Ero più che sicura che stesse ancora dormendo, così scesi al bar dell'hotel e presi due caffè e qualche brioche, e dopo aver pagato salii in camera di Nick.
Bussai per circa 20 minuti prima che si alzasse dal letto e mi venisse ad aprire.
"Ma buongiorno!" dissi entrando in camera sua e appoggiando i cornetti sul tavolo.
"Buongiorno principessa" mi rispose mentre si stava stropicciano l'occhio.
"Che ore sono?" chiese ancora destabilizzato.
"Circa mezzogiorno e mezza, ti ho portato la colazione, così se ti va dopo usciamo, visto che è l'ultimo giorno che stiamo qui." dissi stendendomi sul letto.
"Ma io ho sonno..." disse come un bambino, per poi buttarsi al mio fianco sul letto.
"Visto che stasera andiamo alla SERATA DEI DJ INTERNAZIONALI..." dissi alzando appositamente la voce, in modo che se ne accorgesse.
"...facciamo che pomeriggio restiamo qua e ci risposiamo, in modo che stasera poi dopo il concerto riusciamo a partire?" proposi.
"Si va bene" rispose già con gli occhi chiusi.
"Aspetta" disse alzandosi dopo neanche due secondi "come fai a sapere che stasera dobbiamo andare lá?"
In risposta mi misi a ridere...
"Almeno se devi preparare le sorprese, evita di farlo proprio di fronte a me mentre parliamo"
Lui in risposta si diede uno schiaffo sulla fronte, rise, e si buttò di nuovo sul letto.
Dopo due minuti era già crollato.
Visto che non riuscivo a prendere sonno, mi girai sul fianco e iniziai a guardarlo... all'inizio pensai a tutte le cazzate che stavamo facendo insieme, e poi senza accorgermene, iniziai a toccargli i capelli...
senza rendermene conto, si fecero le sei, e visto che ci saremmo dovuti preparare, e avremmo dovuto almeno mangiare qualcosa, decisi di svegliarlo, ma visto che perenni scarsi risultati chiamandolo soltanto, lo buttai giù dal letto.
"Poorca..." disse quando 'atterrò' per terra.
Poi aprí gli occhi, e vedendomi piegata in due dalle risate, si alzò di fretta e mi mise sulle spalle.
"Ah si? Osi anche ridere? E va bene... te la sei cercata..." disse dirigendosi verso il bagno.
"Nonono, cosa vuoi fare?" risposi continuando a ridere.
"Ora vedrai" disse prima di buttarmi in doccia e aprire l'acqua, in un secondo mi trovai con tutti i capelli appicciati in faccia, con la bocca aperta perché non mi capacitavo che l'avesse fatto sul serio, e con tutti i vestiti fradici, mentre lui se la rideva, continuando a buttarmi il getto dell'acqua in faccia.
"Così è? Va bene..." dissi prima di tirarlo per un braccio, come faceva lui, e trascinarmelo addosso, così che anche lui diventò bagnato fradicio.
"No dai, ora oltre a raccogliere le mie cose devo lavarmi anche i capelli" disse 'piagnucolando'.
"Io che dovrei dire scusa? Me li asciughi tu i capelli così lunghi?" gli risposi.
"L'hai voluta tu la guerra." disse con un ghigno.
"Va bene, mi arrendo, vado ad asciugarmi in camera mia, quando sei pronto, vieni da me, così facciamo il check-out e usciamo." gli dissi mentre mi alzavo, dopo essermi strizzata i vestiti, mentre andavo verso la porta.
"Agli ordini" disse alzandosi e facendo il segno militare.
"Muoviti, cretino" dissi ridendo prima di chiudere la porta.
"Cretino non manca mai, vero principessa?" Lo sentii urlare dalla stanza.
"Come il tuo 'principessa', cretino" gli urlai a mia volta, sperando non uscisse nessuno a dirci che stavamo facendo troppo casino.
Entrata in camera presi i vestiti che mi sarei dovuta mettere quella sera stessa, e misi il resto nello zaino, in modo da dovermi solo vestire e truccare...
mentre ero in doccia, cantavo, e pensavo a tutto ciò che in quel periodo mi faceva stare bene, e ridendo continuai a ridere e a stare bene, perché stare lontano mi faceva stare bene...
Passai circa mezz'ora sotto la doccia, poi uscii lasciando i capelli sciolti, in modo che si asciugassero da soli, e andai a vestirmi e truccarmi...
Mentre mi stavo mettendo il mascara, sentii bussare alla porta, e ovviamente, mi sporcai tutta, così, consapevole che dovessi struccarmi e truccarmi di nuovo, andai ad aprire a Nick.
"Ma cos'hai fatto? Vuoi essere un panda?" disse Nick ridendo e buttandosi come a solito sul letto.
"Confido in te, arriverà un giorno in cui le tue battute mi faranno ridere." dissi mettendomi una mano sul cuore con fare teatrale.
"Ma smettila! piuttosto panda, muoviti che dobbiamo sbrigarci" disse indicandomi lo specchio.
Subito andai ad aggiustare il casino che avevo combinato...
appena ebbi finito, prendemmo i caschi e scendemmo, visto che eravamo in ritardo, facemmo il prima possibile per pagare e lasciare l'hotel, visto che dopo il concerto saremmo partiti per tornare a casa.
Mentre eravamo in viaggio, ripensavo a quanto fossero passati velocemente quei giorni, e che effettivamente, mi avevano fatto bene, per staccare da tutto, e tutto questo senza di nick non sarebbe potuto accadere.
più mi fermavo a pensare, più notavo che con nick avevamo un rapporto stranissimo, basato sul nulla.
"apri gli occhi, e guarda l'enorme meraviglia di fronte ai nostri occhi." sentii dire da nick, e solo in quel momento, mi resi conto di aver chiuso gli occhi, mentre mi distruggevo con i miei stessi pensieri.
Appena aprii gli occhi, restai a bocca aperta, e non potei fare altro se non abbracciare nick, e ringraziarlo come se non ci fosse un domani.
Parcheggiata la moto, entrammo e prendemmo da bere, per fortuna ci trovammo un bel posto, e solo dopo alcuni minuti, iniziò quello che molti avevano definito come la più grande serata del decennio.
Era da inizio serata che mentre le casse andavano, io e nick, ballavamo, cantavamo, e nel mentre ci guardavamo e ridevamo.
Eravamo spensierati.
Questo non si poteva negare.
E mentre lui faceva il cretino, con il suo bicchiere di vodka in mano, come diceva la canzone in sottofondo, 'domani ci passa', senza pensarci due volte, gli diedi un bacio sulla guancia... lui rimase sorpreso per un secondo, poi mi guardò, e continuò a cantare, ancora più sorridente di prima,se possibile, cosa che mi contagiò tantissimo.
"I just need to get it off my chest
Yeah, more than you know
Yeah, more than you know
You should know that baby you're the best
Yeah, more than you know
Yeah, more than you know"

Dopo alcune ore, il concerto si concluse, con noi che urlavamo gli ultimi versi di questa canzone, entrambi ormai senza voce.
Appena finita, facemmo il possibile per uscire presto.
"E se andassimo a farci un giro sul lungo mare prima di partire?" pregai nick in tutti i modi possibili.
"Certamente, e poi stanotte dormiamo sotto i ponti." disse nick, rifiutando la mia proposta, cercando di far partire la moto.
Cosa che non riuscì a fare.
"Mi sa che stanotte dormiremo lo stesso sotto i ponti" disse sul punto di urlare.
Mi avvicinai la moto e cercando invano di farla partire, mi accorsi che la batteria era scarica.
"Abbiamo perso la batteria" gli dissi.
"Eppure è stranissimo, la controllo sempre, non mi ha mai lasciato a piedi" disse cercando di trattenersi dal tirarle un calcio.
"Ora non possiamo farci niente, sarà stata una svista, chiamiamo un taxi e torniamo in hotel, domani mattina la aggiustiamo e partiamo immediatamente."
"Va bene, tanto non possiamo fare altro." disse prendendo il telefono per iniziare a chiamare.

Dopo circa 40 minuti eravamo in hotel, con la moto parcheggiata fuori, cercando di prendere una stanza.
"Signori, purtroppo è rimasta solo una stanza matrimoniale, sono spiacente ma sia le singole, che le doppie sono finite. Va bene lo stesso?"
Vidi nick che a queste parole si girò verso di me, sperando in una mia risposta positiva, che ovviamente arrivò, e dopo averlo confermato alla ragazza, si fece dare le chiavi e salimmo in camera.
"Dobbiamo fare come nei film?" chiese nick mentre ci stavamo mettendo a letto.
"Ovvero?" chiesi non capendo il suo discorso.
"Un muro di cuscini" disse ridendo e mettendosi sotto le coperte.
"Ma smettila" dissi mettendomi dall'altro lato.
In poco tempo ci addormentammo entrambi.
Quella notte, l'unica cosa che sentii, fu il braccio di nick, che si avvolse alla mia vita, mentre sussurrava: "ora sono veramente felice"
e questo bastò a farmi sorridere.







*spazio me*
chi se lo sarebbe mai detto che avrei continuato questa storia...
per un momento avevo deciso di mollare tutto, poi non so il perché, ma sono qui, e non intendo andarmene, anche se questo libro dovesse fare letteralmente schifo, ma farò del mio meglio per renderlo il MEGLIO.
dopo tutto questo, vi dico che è appena uscito il video su instagram: @/madisonferraari
eh niente, al prossimo capitolo✨

e se fosse il passato a tormentarmi?Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon